Sono ore molto calde per quanto riguarda i rapporti fra la WWE e l’Arabia Saudita. Vi abbiamo raccontato di come un lottatore recentemente licenziato abbia fornito la sue versione sull’incidente accaduto dopo Crown Jewel, quando le superstar sono rimaste bloccate in aeroporto a Riyad per tutta la notte dopo lo show. A gettare benzina sul fuoco arriva una nuova causa legale intentata nei confronti della compagnia di Vince McMahon direttamente dalla terra degli sceicchi.

Come riportato durante la Wrestling Observer Radio, la denuncia arriva da un dipendente della Middle-east Broadcasting Center, la più grande compagnia televisiva satellitare del Medio Oriente. L’impiegato era responsabile della trattativa con la WWE per i diritti televisivi e ha parlato di un’impossibilità di trovare un accordo a causa delle “aspettative insensatamente irragionevoli sulle entrate” della federazione di Stamford. La WWE avrebbe chiesto $80 milioni per i diritti TV, basandosi su una proiezione di 100 milioni di abbonati dopo i grandissimi ascolti ottenuti sul canale OSN. Il dipendente di MBC ha parlato di previsioni fin troppo ottimiste e la sua proposta iniziale è stata di $6.5 milioni. La WWE avrebbe rifiutato e, vista la sua insistenza, l’offerta è stata aumentata a $10 milioni e poi a $15 milioni. La WWE avrebbe rilanciato chiedendo $50 milioni e la trattativa si sarebbe conclusa a causa dell’enorme differenza fra domanda e offerta.

La WWE ha già una causa legale in corso, dopo che un gruppo di azionisti hanno accusato la compagnia di aver rilasciato delle dichiarazioni false e svianti su alcune operazioni finanziarie, oltre ad aver nascosto le tensioni dei rapporti con l’Arabia Saudita, probabilmente a causa della vicenda sopra citata.