Emergono clamorosi sviluppi dopo le prime rivelazioni del Wall Strett Journal riguardanti Vince McMahon. Il prestigioso giornale finanziario americano aveva raccontato, infatti, che sarebbe in corso un’indagine del consiglio di amministrazione sulla condotta dell’ex presidente WWE Vince McMahon. Il patron della WWE aveva stipulato un accordo di non divulgazione con una ex dipendente per non rivelare i dettagli della loro relazione. L’indagine era motivata dal fatto che ci sarebbero stati altri accordi segreti con altre donne ed in effetti sembra proprio questo il caso.

Vince McMahon, il leader di lunga data della World Wrestling Entertainment Inc., ha accettato di pagare più di 12 milioni di dollari negli ultimi 16 anni per sopprimere le accuse di cattiva condotta sessuale e infedeltà, una somma molto più grande di quanto si sapesse in precedenza.

I pagamenti sono andati a quattro donne, tutte ex affiliate alla WWE, che hanno firmato accordi con McMahon che vietano loro di parlare di potenziali richieste legali contro il 76enne dirigente o dei loro rapporti con lui, secondo quanto riferito da persone che hanno familiarità con gli accordi e da documenti esaminati dal Wall Street Journal.

Tra questi accordi c’è un enorme pagamento a un ex talent (quindi probabilmente una wrestler) che sostiene che Vince McMahon l’ha costretta a fare sesso orale, poi l’ha retrocessa e non le ha rinnovato il contratto quando ha rifiutato ulteriori avances. Si parla di 7,5 milioni di dollari accordati lei in un accordo risalente al 2018. Un’altro accordo riguarda presunti nudi non richiesti da Vince McMahon a un talent. Per quest’ultimo caso ci sarebbe stato un pagamento di un milione di dollari. Ci sarebbe -in fine- un caso risalente al 2006 in cui una manager che ha lavorato per oltre 10 anni con la WWE sarebbe stata pagata per mantenere il silenzio su una relazione sessuale intercorsa con il signor McMahon. Anche per lei c’è stato un accordo da circa un milione di dollari.

Si tratta di accuse molto gravi che, sebbene potrebbero non sfociare nell’ambito penale, in virtù degli accordi privati presi con le vittime, potrebbero mettere in serissima difficoltà lo storico dirigente della WWE, che si troverebbe di fatto costretto ad allontanarsi dalla sua creatura per evitare conseguenze nefaste dall’opinione pubblica. Uno scenario che -ovviamente- al momento non possiamo delineare con certezza ma che rischia davvero di rivoluzionare l’asset societario della WWE e probabilmente anche la direzione creativa.