Un ppv tira l’altro, così a soli sette giorni da Summerslam è già arrivato Payback. Riviviamo la serata con la nostra review, evento promosso o bocciato?
(Kick Off) Tag Team match: The Riott Squad (Liv Morgan & Ruby Riott) vs The IIconics (Billie Kay & Peyton Royce)
Match di coppia dimenticabile, con il classico schema delle heel in controllo e hot tag in arrivo. Finale un po’ più frizzante ma non salva un incontro deludente.
Winners: The Riott Squad (Liv Morgan & Ruby Riott) in 9’. Voto: (5 / 10)
United States Championship match: Bobby Lashley (MVP & Shelton Benjamin) vs Apollo Crew (c)
Scelta sbagliata quella di collocarlo come opener, essendo un match dai ritmi non particolarmente alti e in generale malriuscito. Ci prova Apollo con le sue mosse più acrobatiche a dare brio all’incontro, ma tra i due la chimica non sembra delle migliori per un andamento della contesa poco organico che fatica a decollare. Il finale netto se non altro ci dà dei verdetti su cui ragionare: la bocciatura di Apollo e il non affossamento definitivo di Lashely. Bobby avrebbe pagato duramente un nuovo fallimento, la stessa stable di MVP non avrebbe più avuto molto da dire con due insuccessi consecutivi. Allo stesso tempo Crew nonostante qualche piccolo passo in avanti come personalità non ha dato vita a un regno molto convincente, il cambio titolo non mi dispiace. Lashley grazie soprattutto a MVP credo possa mostrare qualcosa di più interessante.
Winner and NEW United States Champion: Bobby Lashely in 9’30. Voto: (5 / 10)
Sheamus vs Big E
Incontro che in linea generale mi è piaciuto, ma che si porta dietro un problema. I due si trovano bene l’uno con l’altro e hanno disputato un buon match, con Sheamus che fin dalle prime fasi insiste molto sulle gambe del rivale. Il problema è come questo danno agli arti inferiori sia stato venduto durante l’incontro dal membro del New Day. Big E a volte coerentemente si batte dei colpi sulla stessa gamba come per farsi forza, ma poi ogni volta che attacca il rivale si comporta come se avesse le gambe sanissime. Questo per tutto il match, compreso il finale in cui esegue due mosse consecutivamente all’irlandese senza lamentare alcun problema. Perché far inscenare a Sheamus una strategia i cui effetti che all’interno del match passano come un dettaglio quasi insignificante? Come dicevo il match è stato più che positivo, ma questa dimenticanza mi ha infastidito e non posso non contarla in sede di voto. Big E comunque porta a casa un’altra vittoria utilissima nel suo cammino in singolo, ma l’incontro è guidato soprattutto dal suo avversario.
Winner: Big E in 12’20. Voto: (6,5 / 10)
Corbin vs Matt Riddle
Incontro che paga la prima fase un po’ moscia di assoluto dominio di Corbin (che approfitta dell’attacco a tradimento prima del match), ma che si riprende quando la contesa torna equlibrata. Pur con un buon ritmo il livello di lottato è da episodio settimanale, con un finale che giustamente premia Riddle ma che nelle modalità non mi ha convinto troppo. Detto questo l’incontro ha avuto una buona vivacità (tolta la citata prima fase) e sarebbe stato da collocare come opener al posto del match per il titolo degli Stati Uniti. Riddle porta a casa una discreta vittoria, essendo da poco nel main roster male non fa, mentre Corbin in questo periodo va sfruttato per jobbare ai volti nuovi.
Winner: Matt Riddle in 10’55. Voto: (6 / 10)
Women’s Tag Team Championship match: Sasha Banks & Bayley (c) vs Nia Jax & Shayna Baszler
Incontro che mi è piaciuto sotto diversi profili. Da una parte le campionesse hanno cercato di sfruttare la loro scaltrezza e maggior complicità, dall’altra le sfidanti avevano più forza (Baszler) e stazza (Nia Jax). Durante la contesa queste qualità sono emerse evitando lo stantio cliché della wrestler messa in mezzo dalle avversarie fino a che non ottiene l’hot tag, inoltre è stato mantenuto un bel ritmo. Il finale dell’incontro era prevedibile nella sostanza, ma ho apprezzato tanto anche la modalità in cui è avvenuto. La doppia sottomissione, sfruttando per giunta il braccio di una delle due avversarie è stata una bella trovata, inoltre il fatto che a cedere sia stata Bayley mette ancora più pepe alla storyline che coinvolge lei e Sasha. Poco importa se le nuove campionesse dureranno molto o se torneranno a breve a lottare tra loro, contava che le due Role Model perdessero i titoli sviluppando la trama che presto o tardi le vedrà l’una contro l’altra.
Winners and NEW Women’s Tag Team Champions: Nia Jax & Shayna Baszler in 10’20. Voto: (7 / 10)
Kaith Lee vs Randy Orton
Sorpresa della serata, per vincitore e per tempistiche. Poco più di cinque minuti sono bastati al nuovo arrivo da NXT per battere in modo netto l’heel WWE più in forma degli ultimi mesi. I due non avevano gran tempo a disposizione e hanno cercato di sfruttarlo al meglio con un paio di bump e mostrando un po’ del loro repertorio. Non mi è piaciuto veder perdere Orton in questo momento e modo, se proprio si vuole far schienare un atleta così importante di sti tempi per Raw allora che almeno avvenga dopo un lungo scontro. Non hanno dato possibilità agli spettatori di godersi il match, tutto finisce decisamente troppo presto. Il Legend Killer ha uno status tale che si riprenderà facilmente, ma a questo compitino avrei preferito sfruttassero l’occasione per far mostrare a Lee di cosa è capace al grande pubblico che non lo seguiva a NXT. La sorpresa per il vincitore proiettato subito in alto nelle gerarchie di Raw non giustifica del tutto questa scelta.
Winner: Kaith Lee in 6’40. Voto: (6 / 10)
Tag Team match: Seth Rollins & Murphy vs Rey & Dominick Mysterio
Continua il praticantato di lusso di Dominick, che si toglie anche lo sfizio di effettuare lo schienamento finale. L’incontro è combattuto su buoni ritmi con il duo heel in controllo per la maggior parte del tempo, mentre padre e figlio hanno ribattuto puntando sulle loro manovre acrobatiche. Dominick è ancora acerbo, ma in un tag team match la sua prestazione è stata abbastanza protetta. Arriva dunque la riscossa dei Mysterio in una faida che ormai ha poco da dire. Finale con errore di Murphy che tornerà utile per mettere le basi di un eventuale split tra lui e il messia di Raw. Minutaggio alto che avrei concesso più volentieri ad altri match (ad esempio in quello precedente).
Winners: Rey & Dominick Mysterio in 16’. Voto: (7 / 10)
No Holdes Barred Triple Threat match for the Universal Championship: The Fiend Bray Wyatt (c) vs Braun Strowman vs Roman Reigns (with Paul Heyman)
Un bel passo in avanti rispetto all’obrobrio di sette giorni fa. La sfida è stata combattuta quasi interamente da The Fiend e Strowman che si sono trovati meglio rispetto a Summerslam, con un miglior storytelling e qualche momento “d’ignoranza” come mi aspetto in una contesa tra mostri (vedi l’utilizzo del martellone, il volo sul bordo dello stage e quello che ha distrutto il ring). L’arrivo poi di Reigns certifica il suo turn heel (i più scettici hanno ancora dubbi?) e si porta via il titolo, con The Fiend che fa la parte del leone (arresosi solo dopo un low blow e non venendo schienato) e Strowman come vittima sacrificale (comunque protetto). A questo aggiungiamo le brevi apparizioni della Bliss sempre più verso un’evoluzione del suo personaggio. Un main event quindi che decreta un nuovo campione, non annoia e porta avanti le storyline: rispetto a sette giorni fa non mi lamento.
Winner and NEW Universal Champion: Roman Reigns in 12’46. Voto: (6,5 / 10)
Special Event
Se Summerslam l’andamento dei voti proseguiva tra alti e bassi come sulle montagne russe, a Payback c’è stato più equilibrio. Niente di gravemente insufficiente, nessun match superlativo. L’incontro che ho preferito miglior è stato quello per i titoli di coppia femminili, che in un crescendo continuo porta ad un finale ad effetto che ci regala non solo due nuove campionesse, ma manda anche avanti la storyline dell’amicizia tra Sasha e Bayley (cosa che immagino avrà grosse conseguenze nel prossimo episodio di Smackdown). Buone prove anche da Sheamus contro Big E, il tag team match che ha visto trionfare i Mysterio e curiosamente ho trovato riuscito il main event, a sette giorni da una prova negativa degli stessi protagonisti. Sorprende la vittoria netta di Lee avvenuta però a mio avviso con un compitino di cui avrei fatto a meno, mentre Corbin e Riddle occupano una decina di minuti in modo indolore. La bocciatura arriva prevedibilmente per il kick off, così come per il match per il titolo degli Stati Uniti su cui avevo qualche leggera aspettativa in più. Nel complesso un ppv non memorabile, su una media poco più che sufficiente.
Voto: (6,5 / 10)
Sergedge – EH4L