La WWE propone un PLE di transizione, privo di molte delle sue stelle di maggior lucentezza dopo una decina di giorni davvero bui, in termine di dolorose dipartite. Sarà riuscito Payback a divertire, distrarre, intrattenere? Ci sono stati dei risvolti importanti derivanti da questo PLE oppure possiamo archiviarlo come “Super Houseshow”? Brace yourselves guys, let’s begin!

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ONE ON ONE MATCH

Becky Lynch vs Trish Stratus in a Steel Cage Match (20:00)

Abbiamo assistito al culmine di una faida lunghissima, articolata, multistrato. E’ abbastanza raro che il picco, la fine di un percorso corrisponda con il suo climax in termini di storia e qualità del lottato: beccare il momento giusto è come cogliere un frutto senza poterlo tastare, sperando di potersi rifare la bocca con dolcezza e succulenza facendo affidamento solo sulla vista. E boy oh boy, possiamo tranquillamente dire che l’obiettivo sia stato centrato a pieno: l’incontro è stato intenso, violento, pulito, con uno storytelling perfetto (la Widow’s Peak di Trish è stata una vera e propria chicca, ben sottolineata in sede di commento) e dotato di un epilogo giusto e soddisfacente. La stessa interferenza di Stark nel finale non ha costituito un esempio di overbooking, piuttosto un elemento funzionale in grado di creare maggior pathos con il falso finale, far uscire Lynch ancora più forte e, alla luce di quanto avvenuto nel post match, porre fine ad una parte di percorso per iniziarne, forse, un altro. Lode a Becky, capace di ritornare il babyface brillante di qualche anno fa e lode soprattutto a Trish, che a quasi 48 anni non è mai stata una performer migliore di quanto non lo sia ora. Uno degli incontri femminili meglio riusciti di questo 2023 tra WWE ed AEW,nonchè match della serata a mani basse. Anzi, #senzamani. Winner: Becky Lynch 8.5 out of 10 stars (8,5 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

The Miz vs LA Knight withh John Cena As Special Guest Referee (15:45)

Miz nel corso di questa faida ha ricordato come mai fosse stato scelto, anni fa, per occupare il ME di Wrestlemania, e quanto il suo status possa essere rinvigorito con due o tre settimane di esposizione televisiva corretta. LA Knight, dal canto suo, sta vivendo una fase di grandissimo successo ed apprezzamento del pubblico, che tuttavia ha un non so che di crepuscolare e nostalgico. Per chi ha seguito la TNA/Impact, ricorderà come nel 2015/2016 (a 32 anni, un’età giusta per essere lanciato) questo performer esprimesse già molte delle caratteristiche che lo stanno rendendo celebre a 40 anni suonati: fisicità da action figure, grandissima abilità microfonica e innato carisma. Francamente di LA Knight non stupisce il successo attuale, ma la maturazione tardiva, nella mente dei decisori, dell’idea che questo performer potesse esprimere tutto ciò che sta proponendo oggi. L’incontro, in se per se, è stato buono soprattutto nel finale, con LAK che riesce a sventare l’offensiva e la finisher di The Miz. Tutto ciò che è stato proposto avrebbe avuto un valore assoluto differente se solo il buon Mizanin fosse stato minimamente protetto nel corso di questi mesi/anni, abbassando anche se di poco il suo livello di jobbing. Buono è stato, infine, anche l’inserimento di Cena come arbitro speciale, funzionale all’endorsement finale ricevuto dal Cavaliere Metal. A tal proposito, che futuro vediamo per lui? Credo che un domani LA potrebbe esser proposto come Campione IC, Campione Tag Team o al massimo come sfidante di transizione: dubito che possa andare oltre per una mera prospettiva anagrafica. Ed è un pochino triste constatare come il “nuovo che avanza” in grado di funzionare davvero siano Knight e Priest, entrambi 40enni. Winner: LA Knight 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Rey Mysterio (c) vs Austin Theory for the WWE United States Championship (09:45)

John Cena che fornisce il suo endorsement a LA Knight probabilmente, rientrando ne backstage, avrà incrociato Austin Theory: pochi ricorderanno che, solo qualche mese fa, il primo generosamente regalava un pin al secondo in quel di Wrestlemania. Da quell pin, poco o nulla è stato ottenuto: Theory vagabonda nel midcard in cerca sia di una collocazione che di un’identità, mentre Rey Mysterio a quasi 50 anni continua a ridefinire il concetto stesso di età applicata al wrestling. Il match è stato di livello televisivo e poco più, percepito come pausa emotiva anche dal pubblico, che ha reagito solo ai main spot dell’amato luchador. Che siano dunque già maturi i tempi per il turn di Santos Escobar ai danni del suo mentore? E, soprattutto, di questo turn fregherà davvero qualcosa a qualcuno? Staremo a vedere. Winner and Still WWE United States Champion: Rey Mysterio 6 out of 10 stars (6 / 10)

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TAG TEAM MATCH

Kevin Owens & Sami Zayn (c) vs Finn Balor & Damian Priest in a Steel City Street Fight Match for the Undisputed WWE Tag Team Championship (20:45)

Kevin Owens e Sami Zayn, archiviata la faida con gli Usos, di fatto hanno smesso di essere impiegati in storyline di rilievo. Questo cambio di titolo, che forse ha sorpreso leggermente i più, consente invece di poter iniziare un nuovo percorso verso la riconquista delle cinture, considerato come il break up tra Bàlor e il Judgement Day sia solo una questione di tempo. Il match in se, nonostante forse un eccessivo utilizzo delle interferenze (Dominik, Rhea e JD), è stato comunque estremamente godibile, pieno di spot accattivanti e divertenti e con quell quid in più fornito da una cosa “banale” ma eccezionale come la maschera cremisi di Owens: sarà il condizionamento mentale attuato da anni e anni di visione interessata del prodotto, ma i match no DQ/Street Fight/No Holds Barred etc etc senza bladejob hanno sempre un briciolo di credibilità in meno, ma mi rendo conto perfettamente di come la mia percezione sia non opportunamente calibrata. Bene dunque il cambio di titolo, bene il match ed ora sarà interessante assistere alla rincorsa degli ex campioni oggi sfidanti: il Judgement Day è pian piano divenuta una stable fenomenale, non cadere nel rischio della stasi è un’ottima mossa in tal senso. Winners and New Undisputed WWE Tag Team Champions: Finn Balor & Damian Priest 7.5 out of 10 stars (7,5 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Rhea Ripley (c) vs Raquel Rodriguez for the WWE Women’s World Championship (17:20)

Questa faida, se proposta con la volontà di creare una bella storia, potrebbe tranquillamente occupare due o tre mesi di storyline. Amiche, reduci da NXT e fisicamente dominanti come poche altre donne prima di loro, Rhea e Raquel hanno due persorsi paralleli e nel contempo speculari, e siedono su una storia personale che, se raccontata con la piena volontà di farlo, potrebbe regalare belle soddisfazioni. Diverso, invece, il discorso se parliamo di come è stato sviluppato questo match: Rhea è, seppur cattiva, amatissima un pò come Maleficent, mentre lo spettatore ancora non ha ben chiaro perchè dovrebbe tifare per Raquel. Chi è costei? Sosa la contraddistingue dalle sue colleghe se non la stazza e una paresi ad intermittenza? Perchè io spettatore dovrei tifare per lei e non per qualcun altro? La sua bidimensionalità non è stata ancora superata e, inevitabilmente, ha finito con l’essere schiacchiata dalla diversa caratura della Campionessa, sia in termini di carisma che di scontatezza circa l’esito finale. Incontro dunque piuttosto anonimo, colpevole di aver avuto una durata eccessiva alla luce della storia raccontata. Winner and Still WWE Women’s World Champion: Rhea Ripley 6 out of 10 stars (6 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Seth Rollins (c) vs Shinsuke Nakamura for the WWE World Heavyweight Championship (26:05)

Chiunque abbia deciso di proporre Nakamura come sfidante di transizione credibile, ha deciso di porre lo stress decisamente sull’ultimo aggettivo. Partendo dal video pre registrato, più efficace di qualsiasi promo Nakamura possa aver fatto negli anni precedenti, ed arrivando con la grafica iniziale più stile fumetto anni ’90 che manga, Shinsuke è stato presentato come una minaccia seria, ferina, spietata. Credibile appunto. Il match in se è stato anche qui, come sopra, forse un po’ troppo lunghetto tuttavia la storia era stata ben presentata nel corso delle precedenti settimane: Rollins ha un punto debole che Nakamura ha deciso di sfruttare, e proprio il rispetto delle regole del Bushido che Seth ha inciso sulla pelle, coprendo la sua debolezza, lo hanno messo in una situazione di iniziale svantaggio rispetto allo spietato rivale. Integrità, Coraggio, Rispetto, Onore, Compassione, Onestà e Lealtà: nessuno di questi principi è stato rispettato dal demone nipponico che tuttavia, nonostante il ricorso a espedienti e mezzi poco corretti, è stato sopraffatto dal Campione in un match solido, ma poco memorabile. Sono sicuro, tuttavia, che l’attacco post match subito da Seth non fosse preventivato sin dall’inizio: la WWE si è resa conto di poter cavare ben altro da questa faida, che proseguirà dunque almeno per un altro mesetto. Winner and Still WWE World Heavyweight Champion: Seth Rollis 7 out of 10 stars (7 / 10)


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LIVE EVENT

Nonostante l’assenza in termini di match di molte stelle di prima grandezza, su tutte Cody e Roman, questo PLE è riuscito nell’intento di proporsi come divertente e intrattenente. Anche gli intermezzi con Cena, lo stesso Cody e Main Event Jay Uso sono stati molto funzionali: accade raramente, ma probabilmente un match in più di una decina di minuti sarebbe stato utile per diminuire il minutaggio forse sin troppo elevato di alcuni incontri. in ogni caso, il risultato finale è stato uno show fruibile e godibile, di più era difficile fare viste le premesse. 7 out of 10 stars (7 / 10)