La WWE ha pubblicato i risultati finanziari del primo quarto del 2019 e i dati non sembrano per niente buoni.

Malgrado -infatti- i recenti bilanci abbiano mostrato un fatturato mai visto nella storia della compagnia, in questi primi mesi si è registrata comunque una perdita netta di circa 8 milioni di dollari, con un calo dei ricavi di circa 5 milioni. Lo scorso anno, probabilmente a causa di voci di bilancio negative inferiori, si erano registrati profitti per ben 14 milioni, con una differenza -quindi- di circa 18-20 milioni. Spese che comunque dovrebbero rientrare ampiamente nel lungo periodo, considerando che dal quarto quarto dell’anno partiranno i contratti televisivi con Fox ed US Network che porteranno un afflusso di denaro senza precedenti alla compagnia.

Numeri in calo anche per il WWE Network, con 2 milioni di iscritti in totale registrati il giorno dopo WrestleMania 35, in calo del 6% rispetto ai 2,124,000 dello stesso periodo dello scorso anno, che rimane il picco di iscritti storico alla piattaforma di streaming della WWE.

Dei 2 milioni, 1.767.000 sono paganti mentre 233.000 erano in prova gratuita e quindi non tutti rimarranno al termine del loro periodo di trial. Il numero dei paganti è in calo del 2% mentre preoccupa di più il calo degli utenti in prova: circa il 26% in meno rispetto all’anno precedente, quando erano 316.000. Questo dato non sarebbe negativo se ci fosse stato un aumento degli iscritti paganti ma essendo in calo anche quelli, si può evidenziare un certo disinteresse nell’alimentare l’interesse per la WrestleMania di quest’anno.

In generale durante l’intero quarto la WWE ha avuto una media di 1.584.000 iscritti paganti, dato abbatanza positivo dato che lo scorso anno erano invece 1.558.000.

La compagnia prevede una media di 1.7 milioni di iscritti paganti in media durante il secondo quarto (che rientra nel periodo di WrestleMania)

La divisione media ha avuto un aumento di un paio di milioni di dollari, passando da 133,4 a 135,4 milioni di dollari

Un altro dato molto negativo è quello dei biglietti venduti, con un fatturato totale che è passato da 30,8 a 26,2 milioni di dollari. Se è vero che durante il primo quarto del 2018 gli house show sono stati di più (99 contro i 90 di quest’anno), è significativo che le presenze medie sono passate da 5400 a 4800 spettatori. Dato che diventa ancora più grave considerando che quest’anno la Royal Rumble si è tenuta in uno stadio e non in un’arena tradizionale. Per meglio comprendere il calo di biglietti venduti si può meglio fare un paragone con il 2017, in cui la media era di 6.000 presenze per evento.

Migliorano i dati di vendita dei biglietti di NXT, che a fronte di un ribasso dei biglietti medi (da circa 40 dollari a 35) hanno migliorato i numeri di presenze totali per lo stesso numero di show: da 34.100 a 36.200 per i 51 live event disputati, tra cui TakeOver

Altre notizie negative arrivano dagli ascolti televisivi, con un calo del 14% di Raw e del 13% di SmackDown. Va detto che tutto USA Network è calato del 12% in totale e che il pacchetto dei 25 principali canali via cavo è in discesa del 5% rispetto al primo quarto dello scorso anno e che quindi questo dato va visto in un quadro più generale.

Inoltre sembra che negli Stati Uniti si stia assistendo ad un progressivo taglio dei cavi nelle case degli americani, con USA Network che nel 2019 può contare solo su 90 milioni di case raggiunte, contro i 91 dell’anno precedente.

La compagnia comunque stima ancora che alla fine dell’anno raggiungeranno il miliardo di fatturato, con l’influenza positiva dei nuovi accorti delevisivi con Fox e USA Network.

Inoltre la WWE sta investendo molto in alcuni settori:
– Crescita e miglioramento della base di wrestler
– Una nuova versione del WWE Network (che sarà lanciata quest’anno)
– Contenuti sempre più localizzati
– Raccolta di dati dai fan per migliorare il prodotto

Vince McMahon ha parlato inoltre di un nuovo grande inizio a partire dalla fine di settembre, quando cominceranno i nuovi contratti, con possibilità promozionali mai viste prima grazie a Fox Sports ed NBC Universal.

Le azioni hanno subito una forte perdita dopo queste comunicazioni, con un calo dell’11%.