La scorsa settimana abbiamo visto l’evoluzione del personaggio Damian Priest, abbandonata la gimmick dell’Archer of Infamy adesso siamo di fronte ad un campione dalla doppia personalità, metà demone metà angelo, il tutto legato al suo nome con Damian in contrapposizione a Priest. Dopo il duro pestaggio nei confronti di T-Bar di sette giorni fa, questa settimana è andato in scena un altro match tra i due, un NO DQ match senza esclusione di colpi.

Serve il lato demoniaco

Sfida tra due giganti, match inevitabilmente durissimo con la possibilità di usare qualsiasi arma senza il rischio di incorrere in squalifiche. Ben presto l’azione si è spostata fuori ring, con l’utilizzo delle barricate del tavolo di commento. Priest ha sistemato un tavolo fuori dal ring e per diversi minuti i due hanno provato delle mosse per distruggere il tavolo con il corpo dell’avversario riuscendo però a resistere ad ogni attacco. T-Bar ha preso il sopravvento quando è riuscito ad intrappolare con l’utilizzo delle corde lo US Champion, che indifeso ha dovuto incassare diversi colpi con la kendo stick e la sedia. Proprio la sedia ha però riacceso la furia nel campione, una volta riuscitosi a liberare dalle corde il suo atteggiamento è radicalmente cambiato, come se il demone prendesse il sopravvento, occhi fuori dalle orbite, denti digrignati e sediate su sediate su T-Bar ridotto a minimi termini, a quel punto il tavolo è stato finalmente utilizzato con una Powerbomb dall’apron. Ancora furioso Priest ha riportato sul ring l’ex mebro della Retribution e ha chiuso l’incontro con la Final Reckoning. Nel post match è giunto sullo stage Apollo Crews accompagnato dal Commander Azeez per lanciare la sua personale sfida al campione degli Stati Uniti, non passerà molto tempo prima che i due si incontrino sul ring.