Sono molte le opinioni che riguardano la nuova e pericolosa stable che messo a totale soqquadro le ultime settimane di programmazione WWE, Retribution. Mentre una buona parte dei fan (e del backstage, secondo le speculazioni) si dimostra confusa e non del tutto convinta di questo nuovo progetto, altri hanno fede in esso, ma tutti noi ci stiamo chiedendo chi mai si possa celare dietro le numerose maschere che formano questi gruppo anarchico e ribelle e quando arriverà il fatidico momento in cui scopriremo tutto. Attraverso il podcast Dropkick DiSKussions, Tom Colohue e Korey Gunz ci dicono la loro in merito.

La grande rivelazione

Ecco le parole di Tom sul potenziale “quando”: “Penso che ci vorrà ancora un po’ di tempo, potremmo dover aspettare al periodo di Survivor Series, almeno durante o dopo il Draft. Una volta smascherati i membri di Retribution, infatti, si potrà magari ricorrere al loro smistamento nei roster, dato che, a livello visivo, non si vorrebbe attuare il Draft a Raw o Smackdown su un gruppo di persone mascherate”.

Tuttavia, secondo Tom, ci sono ancora dei grossi dubbi, da parte della WWE, sullo sviluppo della stable e della storyline ad essa correlata: “Se dobbiamo, tuttavia, parlare di Retribution in sé e per sé al momento, i piani e le idee sono confusionari e disordinati, venendo rifatti praticamente ogni settimana. Nulla è stato riscritto in passato quanto a riguardo del ‘dove’ e ‘quando’ Retribution si manifesta. Spesso alcune delle persone che interpretano i membri di Retribution sono rimasti seduti nel backstage aspettando per dei piani che hanno subito revisioni su revisioni, oppure altri, che avrebbero dovuto inserirsi, se ne sono andati, portando la WWE a dover cercare altre persone per interpretare i membri della stable”.