A Money In The Bank abbiamo assistito ad un grandissimo match tra Rhea Ripley e Charlotte Flair, una battaglia di oltre un quarto d’ora che ha visto trionfare The Queen che si è laureata per l’undicesima volta campionessa femminile, la quinta con il titolo di Raw. Tra le due però non è finita e infatti stanotte Rhea Ripley ha subito reclamato un re-match.

“Ti posso battere ogni giorno”

Queste parole pronunciate da Charlotte in un bel promo le si sono ritorte contro, Rhea è apparsa sullo stage e ha chiesto di combattere subito, Charlotte ha provato a rifiutare ma sono giunti sullo stage Adam Pearce e Sonya Deville che sfruttando le parole della campionessa hanno decretato il match titolato per il main event di Raw. Strategia ben chiara per la campionessa, lavorare al ginocchio già conciato male di Ripley per poi chiudere ancora una volta in match con la figure eight. L’australiana ha però dato del filo da torcere nonostante i problemi fisici e alla fine Charlotte contrariata ha preso la cintura e ha provato a lasciare il match, fermata a bordo ring da Rhea allora l’ha colpita con la cintura costringendo l’arbitro a chiamare la squalifica.

È già tempo di incassare!

Dopo il match Charlotte è tornata sul ring per festeggiare, mai scelta fu più incauta, Rhea nonostante il vistoso problema al ginocchio si è ripresa e ha assalito la campionessa andando a segno con il Riptide prima di lasciare il ring. Proprio mentre l’australiana se ne andava è risuonata la musica di Miss Money In The Bank, Almost a SuperHero Nikki Cross, la quale arrivata di corsa sul ring ha consegnato la valigetta all’arbitro ed è passata all’incasso. Una mossa pericolosa che però si è rivelata azzeccata, Charlotte ancora stordita dall’attacco di Ripley, si è alzata dopo il suono della campanella e ha incassato un cross body dal paletto senza uscire dal conto di tre, con un momento davvero scioccante Nikki A.S.H è quindi diventata subito campionessa di Raw, incassando con successo la valigetta conquistata meno di 24 ore prima. Per Charlotte Flair l’ennesimo regno brevissimo, ancora una volta interrotto da un incasso della valigetta.