La WWE e il suo fondatore, Vince McMahon, hanno dovuto affrontare diverse accuse gravi negli ultimi 2 anni. A fare scalpore sono state soprattutto le accuse rivolte da ex dipendenti donne che avrebbero avuto rapporti sessuali col chairman, costrette poi a tacere in cambio di soldi. Neanche il tempo di arrivare ad una sentenza che, poco dopo, una ex writer della WWE ha accusato la compagnia di razzismo nei confronti degli atleti di colore, e di essere stata licenziata dopo aver espresso le sue riserve al riguardo, senza un motivo valido . Tale dipendente risponde al nome di Britney Abrahams, ed è notizia recente che la sua denuncia per “immotivato licenziamento” e per comportamento discriminatorio è stata ritirata “senza pregiudizio”, che nel diritto americano significa che non può essere impugnata nuovamente in futuro.
Nel dettaglio
Secondo la Abrahams, la compagnia l’avrebbe licenziata per aver portato a casa una sedia commemorativa di Wrestlemania. La donna ha dichiarato tuttavia di aver chiesto ed ottenuto il permesso di farlo, e che anche altri dipendenti avrebbero fatto lo stesso senza subire ripercussioni. Per quanto concerne le accuse di razzismo, la Abrahams ha dichiarato che la dirigenza avrebbe dato dei “promo” a Bianca Belair che, come ammesso dalla stessa lottatrice, l’avrebbero fatta sentire a disagio. Inoltre era in programma una storyline per Mansoor che l’avrebbe presentato al pubblico come la “mente” dietro gli attentati dell’11 Settembre (sfruttando le origini mediorientali dell’atleta). Infine, sempre secondo l’ex writer, anche Apollo Crews sarebbe stato vittima di atti discriminatori perché, sempre nelle intenzioni della WWE, sarebbe stato profilato come l’Afroamericano da “cacciare”.