Al Weels Fargo Center di Filadelfia si è fatta la storia: per la prima volta abbiamo assistito ad uno special event con ben due royal rumble match, tra cui il primo tutto al femminile. La serata ha rispettato le alte aspettative? Quale rumble ha soddisfatto di più? Scopriamolo insieme.

 

(Kick-off) 6-Men Tag Team Match: Gran Metalik & Kalisto & Lince Dorato vs Drew Gulak & Gentleman Jack Gallagher & TJP
Partire con i cruiser sembra una buona mossa. Rapidi, spettacolari, l’ideale per scaldare il pubblico; peccato non sia stato così. L’inizio lento e l’arena ancora mezza vuota non hanno creato l’atmosfera giusta, con tante fughe dal ring e poco wrestling. L’incontro prosegue senza particolari fiammate, eccezion fatta per il triplo moonsault e fortunatamente per la buona parte finale che permette di raggiungere la sufficienza.
Winners: Gran Metalik & Kalisto & Lince Dorato in 13’20. Voto:  (6 / 10)

(Kick off) Tag team match: The Revival vs The Club
Visti i partecipanti direi che si siano ridotti al compitino: dominio heel di inizio match con l’avversario che non riesce a ottenere il cambio, hot tag di Gallows e interferenze sleali degli heel che garantiscono loro la vittoria. Così classico. Vittoria in meno di dieci minuti come rivincita dopo quel che era successo al venticinquesimo anniversario di Raw.
Winners: The Revival in 9’10. Voto:  (5,5 / 10)

(Kick off) United States Championship match: Bobby Roode (c) vs Mojo Rawley
Come previsto dal nostro GiovY2JPitz è stato Mojo l’avversario a rispondere all’open challenge. Il pubblico finalmente giunto per intero all’arena con il suo entusiasmo ha dato un’atmosfera migliore a quel che il match ha dimostrato di meritare. Con il minutaggio scarso che hanno avuto dovevano dare il massimo, ma il risultato è stato modesto con pure un mezzo botch nel finale. Niente di orribile, ma per me non è sufficiente.
Winner and STILL US’Champion: Bobby Roode in 7,45. Voto: (5,5 / 10)

Handicap match for the WWE Championship: AJ Styles (c) vs Sami Zayn & Kevin Owens
Finito il preshow si parte con il titolo WWE in palio. L’handicap match è iniziato con i furbi continui cambi dei Ke-Mi (cit. AJ Styles) che hanno spezzato un po’ il ritmo, per poi diventare piacevole regalando alcune chicche, come il moonsault combinato con la reverse ddt e il modo in cui il campione subendo un monkey flip è riuscito ad agganciare Zayn in un headscissior. Il finale con l’errore dell’arbitro permette al duo heel di salvare la faccia dal non aver sfruttato la superiorità numerica, facendoli di nuovo passare come vittime della dirigenza. Se solo ci fosse stato il Var anche nel wrestling…Visto anche quello che è successo durante la rumble c’è già aria di split tra i due?
Winner and STILL WWE Champion: AJ Styles in 15’55. Voto: (6,5 / 10)

2 out of 3 Falls match for the Smackdown Tag Team Championship: The Usos (c) vs Shelton Benjamin & Chad Gable
Se devo essere sincero speravo meglio. Non è stato un brutto match, con gli sfidanti che partono bene lavorando alle gambe degli avversari. Il ritmo poi sale, vediamo moonsault e alcune belle mosse combinate dei due team (tra cui il primo schienamento arrivato dopo una serie di superkick), ma quando sembrava che si potesse far salire di livello l’incontro è arrivato quel finale anticlimatico che abbassa il giudizio finale. Sembra quasi che abbiano ricevuto l’ordine di chiudere la contesa prima del previsto, lo stesso pubblico nell’arena sembrava disorientato. Magari si tengono qualche cartuccia per un’eventuale rivincita.
Winners and STILL Smackdown Tag Team Champions: The Usos in 13’55. Voto: (6,5 / 10)

30-Men Royal Rumble match
Giusto mettere in partenza Rusev (mai così in over in tutta la carriera) insieme a Balor, il pubblico si è così caricato fin dalle prime battute. Mi è piaciuta anche la scelta di Corbin subito eliminato che si fa giustizia da solo, dando anche il via alle tragiche avventure di Slater che si fa malmenare un po’ da tutti prima ancora di metter piede sul ring (prendendosi però alla fine un momento di gloria eliminando in un secondo Sheamus). Il roster di NXT ha avuto l’orgoglio di presentare al grosso del pubblico il proprio campione che è rimasto abbastanza sul ring pur senza strafare, ma comunque meglio del compagno di show Adam Cole. L’ingresso rubato di Zayn poi ci ricorda i vecchi tempi quando si subentrava con le cattive ad altri partecipanti, anche se nella rumble non fa una gran figura. Il New Day come ormai è tradizione ci regala il momento Kofi, in cui Kingston in qualche modo riesce miracolosamente ad evitare l’eliminazione. Le star del passato sono ridotte al minimo, con The Hurricane che fa giusto una comparsata e Rey Mysterio che si mostra invece in forma smagliante. Bello anche il momento in cui i sei finalisti si schierano “generazionalmente” in un tre contro tre, scelta che ha reso ancora più sorprendente il tradimento di Reigns contro il suo compagno di stable. Mettere infine lo stesso Roman come ultimo avversario di Nakamura è stata un’ottima mossa: il membro dello Shield era uno dei favoriti, così l’esito è stato molto incerto, inoltre così il tifo è andato quasi tutto verso il giapponese. In definitiva si può essere molto soddisfatti di questa rumble. Si può obiettare che quasi non ci siano stati i classici ritorni-nostalgia con vecchie glorie, così come è criticabile la gestione del povero Ziggler, come il non aver lanciato rivalità che prendano il via verso Wrestlemania, ma nonostante questi nei direi che il risultato sia ottimo, a maggior ragione per come eravamo (male) abituati negli ultimi anni di risse reali. L’ora di durata è passata via senza pesantezze, seguendo una certa logica nelle eliminazioni e con una parte finale emozionante.
Winner: Shinsuke Nakamura in 1 05’35. Voto: (8,5 / 10)

Raw Tag Team Championship match: Sheamus & Cesaro vs Seth Rollins & Jason Jordan (c)
Handicap match travestito da incontro due contro due. Mi sta piacendo molto la gestione del figlio di Angle, sempre più mal sopportato da Seth e dal pubblico ma che finora sta dando solo alcuni sprazzi del prossimo turn heel. La sua voglia di approfittare di essere il figlio del general manager, l’esuberanza giovanile mista arroganza nel voler dimostrare di essere alla sua altezza, tutte componenti che rendono la coppia con Rollins molto interessante. Purtroppo però per fare andare avanti la storyline in un certo modo ci siamo dovuti accontentare di un incontro sufficiente, senza particolari picchi e di cui ci si dimentica appena dopo la visione. E’ stato fatto il compitino schiacciato da incontri più importanti e per ragioni di storyline, per sta volta va bene così.
Winners and NEW Raw Tag Team Champions Sheaums & Cesaro in 12’49. Voto: (6 / 10)

Universal Championship match: Brock Lesnar (c) vs Kane vs Braun Strowman
Match caotico a cui è difficile trovare un senso logico nelle dinamiche degli avvenimenti, rozzo ma divertente. Fin da subito compaiono sedie e gradoni d’acciaio, puntando chiaramente sulla parte più umorale dei combattimenti più che sulle finezze tecniche. Strowman si fa prendere la mano da questo clima ignorante e gli scappa una ginocchiata troppo vera a Lesnar, il quale risponde con cazzotti altrettanto reali. Il tutto mi è sembrato una versione minore del fatal four way di Summerslam, una trasposizione che non incanta ma che raggiunge i suoi obiettivi, con tempi morti quasi assenti e tre mostri che fanno uso di tutto quello che trovano per avere la meglio. Come direbbe il milanista Donato nella celebre interpretazione di Abatantuono: viulenza!!!
Winner and Still Universal Champion: Brock Lesnar in 10’55. Voto: (6,5 / 10)

30-Women Royal Rumble match
Credo che il modo giusto per interpretare questa prima rumble al femminile sia quello di festa, di celebrazione. Mettere in scena una rissa reale di sole donne e metterla pure nel main event sembrava anni fa un’utopia. Per questo alla giusta critica sulle tante divas del passato richiamate penso sia giusto rispondere che almeno per questa prima volta fossero necessarie. Era giusto che ognuna di esse ricevesse un tributo, un applauso, un’esultanza. A vincere oggi non erano solo le ragazze attive negli show settimanali, ma tutta la categoria. Così come se ci fosse un errore nella dimensione spazio-temporale ci siamo trovati sul ring Lita (forse la mia preferita), Trish (non poteva che entrare lei con il numero trenta, ottimo poi il momento vintage con Mickey James), Molly Holly (bel moonsault!) e tante altre. Detto questo è anche vero che una volta sul ring la loro presenza non doveva necessariamente mettere troppo in ombra le altre. Mi riferisco ad esempio alla prestazione di Michelle McCool: la signora Callaway (chissà, forse grazie a un po’ di pressione del marito) ha messo a segno ben cinque eliminazioni, francamente evitabili. Far arrivare poi le Bellas in finale non è stata una scelta troppo felice; già Asuka era data per strafavorita, una volta rimasta con le gemelle la sua vittoria è divenuta scontata, nonostante la chiusura non sia stata così male con il tradimento di Nikki e la scivolata finale. Oltre le vecchie glorie abbiamo avuto un assaggio della vincitrice del Mae Young Classic Kairi Sane e di Ember Moon da NXT (pochissimo minutaggio per entrambe). Simpatico il siparietto di Vickie Guerrero che è sempre un piacere risentire strillare. Abbiamo avuto anche il momento Kofi con Naomi che gioca a fare l’equilibrista, ma inutilmente a conti fatti. La sequenza “tutti contro Nia Jax” è un classico contro i giganti, ci stava il riproporlo anche qui. Interessante qualche spunto vagamente heel della Banks che tradisce l’amica Bayley (pure nel Raw del giorno dopo l’ho vista particolarmente aggressiva nei promo) Insomma, certe critiche sulla gestione (ma non sulla presenza) di tante vecchie glorie sono giustificate, ma il risultato finale di questa prima rumble femminile è davvero positivo, le ragazze hanno saputo divertire dimostrando di meritare questa opportunità. E ora vedremo cosa combineranno ad Elimination Chamber. Piccola nota a margine: togliete Stephanie dal commento che è inascoltabile.
Winner: Asuka in 59’10. Voto: (7,5 / 10)

Ronda Rousey is here!
Anche se non è un match qualche parola sull’atteso arrivo della fighter in WWE è doverosa. Detto francamente, non mi sono piaciute le modalità in cui l’hanno presentata. Arrivata poco dopo la vittoria di Asuka le ha rubato il momento, inoltre qualche sganassone avrebbe reso più epico il suo esordio. Così come è avvenuto è stato banale e con un pessimo tempismo. Il giorno dopo a Raw sarebbe stata una scelta migliore.

Special event
Dopo un inizio bruttino nel pre-show direi che ci si è rifatti con gli interessi. I match “di contorno” sono stati sulla sufficienza o sopra, ma è la possibilità di poter assistere a due Royal Rumble match nella stessa serata la vera chicca. Un’occasione del genere non è stata buttata, mettendo in scena due risse reali non perfette ma entrambe molto divertenti. Dopo varie annate in cui maledicevamo la WWE per le pessime scelte compiute in questo ppv questa volta si può essere soddisfatti per i vincitori (meno scontato quello degli uomini) i ritorni (in particolare per le donne) e in generale per il gusto di assistere alle rumble. A poche fermate da Wrestlemania ci serviva uno special event per darci un’ondata di ottimismo. Come vedete il mio voto finale non è una media matematica, ma un premio per aver azzeccato i due ingredienti principali della serata senza particolari delusioni nei restanti incontri. Tra l’altro in chiusura di review mi butto forse in un azzardo: la rumble maschile è stata la migliore degli ultimi dieci anni.
Voto: (8 / 10)

Sergedge – EH4L