Questa settimana, l’enforcer di NXT Samoa Joe ha partecipato al podcast Out of Character with Ryan Satin per parlare della sua carriera in WWE. Joe ha rivelato alcuni dettagli sul suo primo approdo a NXT subito dopo la fine dello stint in TNA nel 2015. Joe ha rivelato di aver voluto subito entrare nella compagnia perché era l’unico posto in cui non aveva ancora lavorato.

Qualcosa di nuovo

“Avevo lasciato la TNA ed ero pronto per qualcosa di nuovo” ha detto Joe. “Penso che a quel punto della mia carriera, se fossi stato un pochino più in là con gli anni, sarei passato ad occuparmi a tempo pieno di altre cose a cui stavo lavorando. Però ho pensato ‘Sai cosa, perché non tastiamo il terreno?’. Ricordo di aver lanciato dei segnali di fumo attraverso diversi intermediari, Paul Heyman, Joey Mercury, Road Dogg”.

Le trattative per NXT

“Ho chiesto ‘ehi, potrei interessare alla WWE?’, che al tempo era largamente inaccessibile a chi era fuori dal giro. Specialmente quelli che venivano dalla TNA, penso non li volessero esplicitamente. Non era niente di ufficiale, ma stavano cercando di non assumere gente della TNA. È stato un po’ un tiro alla cieca. Comunque, dopo qualche minuto ho ricevuto messaggi dalle persone che ti ho nominato prima, e mi hanno detto ‘Triple H

sta provando questa cosa nuova, NXT. Potresti calzare alla perfezione con questa nuova idea e con quello che stiamo cercando di fare’. È lì che sono iniziate le trattative”.

Aspettative basse ed entusiasmi placati

Satin ha chiesto a Joe se la WWE avesse messo dei paletti su una possibile run nel main roster, come fatto con Kevin Owens prima di firmare il contratto. Joe ha confermato la cosa, ma ha detto di non esserne rimasto turbato: “Sì, la stessa cosa, forse anche peggio. Penso che la gente creda che io ci rimanga male quando sento queste cose, ma la verità è che me le hanno sempre dette, ovunque abbia lavorato. Ovunque. Dico un sacco di cretinate a Gabe Sapolsky quando lo vedo, la prima volta in Ring of Honor ricordo che diceva ‘non possiamo permetterci di assumerti, ti facciamo combattere questo match e basta’. Poi mi sono esibito e mi ha detto ‘lavorerai con noi ogni mese, ogni settimana. Se faremo uno show, ci sarai’. Stessa cosa Dutch Mantel in TNA, è una delle mie persone preferite, mi ricordo che dovevo lottare il mio primissimo match ad Impact e lui mi disse ‘figliolo, hai una sola chance per fare la tua prima impressione, e non sembra che sarà buona. Falli secchi, ragazzo’. Già lo conoscevo da un po’ di tempo, stavo morendo dalle risate. Essere messo in discussione non mi fa più nessun effetto. Sono solo felice che la WWE sia stata capace di tenere il passo, abbiamo cambiato tanti contratti in breve tempo, ma alla fine abbiamo trovato un accordo che piacesse a tutti”.