La puntata di Smackdown Live di martedì 20 agosto si presentava come l’episodio in cui si sarebbe finalmente fatta chiarezza su chi avesse realmente aggredito Roman Reigns. Dopo aver puntato il dito contro Samoa Joe, Buddy Murphy, Daniel Bryan e Rowan, senza apparentemente riuscire a trovare un colpevole, il Big Dog, non senza esitazioni, si è detto favorevole ad ascoltare Daniel Bryan, che per dimostrare l’innocenza del compagno Rowan si è lanciato a capofitto nelle analisi, promettendo a Reigns ormai 7 giorni fa di trovare nell’arco di tempo tra uno Smackdown e l’altro il nome dell’uomo che poteva costare prematuramente la carriera all’ex mastino dello Shield.
Nel corso della puntata vediamo gli ex campioni di coppia di Smackdown chiusi in uno spogliatoio con quello che ha tutta l’aria di essere il presunto aggressore del Big Dog, il cui volto non appare perchè coperto dalla testa ai piedi da un telo nero. Bryan prende la parola dicendo che da lì a poco mostrerà a tutti il volto del colpevole. Nelle fasi finali dello show, Reigns raggiunge l’American Dragon e Rowan nello spogliatoio nel quale la coppia sta tenendo in ostaggio l’uomo sotto il telo. Quando Bryan si decide a liberare l’aggressore rimaniamo tutti stupiti, ma negativamente. L’uomo sotto il telo altri non è che un sosia di Rowan, un uomo calvo, con la lunga barba rossa e di mezz’età, che col wrestling e la WWE sembra non aver nulla a che fare.
La puntata si chiuderà poi con l’incredulità di Roman, bizzarramente colpito dalla trovata di Bryan, e dallo sguardo impaurito del sosia di Rowan, che fissa prima lo scudiero di Bryan tremando, poi Reigns, quasi con le lacrime agli occhi, dovute dallo stress della situazione. Appuntamento dunque alla prossima settimana, in cui speriamo si faccia chiarezza su quanto accaduto nelle fasi finali dello show blu.