Fightful Select ha riportato che Britney Abrahams, ex writer della WWE, avrebbe citato in giudizio la compagnia e Vince Mcmahon perché le avrebbero rimproverato di aver parlato pubblicamente dei fatti riguardanti Apollo Crews e Bianca Belair. Il j’accuse della Abrahams riguarderebbe la costruzione dei personaggi dei due atleti di colore, basata su preconcetti razzisti. Per quanto riguarda il primo, il suo accento nigeriano portato on screen, ne sarebbe la principale prova. Altre accuse della ex dipendente riguarderebbero il suo collega Ryan Callahan che aveva in mente di presentare Mansoor, suo grande amico nella vita reale, come l’ideatore dell’attacco dell’11 Settembre 2001.
Si scherza dai…
Mansoor sarebbe rimasto indignato dalla proposta e avrebbe dimostrato di non volerla mettere in atto a nessun costo. Tuttavia, la rivista Fightful ha spiegato che tale idea era stata partorita come uno scherzo, e che non sarebbe mai stata una reale intenzione quella di metterla in pratica, anche se Mansoor non ne era stato ragguagliato fino a quando tutto ciò non è stato reso di dominio pubblico. Inoltre, anche per Mustafa Alì era in programma una storyline analoga, che tuttavia il lottatore si era rifiutato “di portare a termine”.
“Io uomo bianco, tu uomo nero”
I fine, altre accuse riguardano la storia che vedeva coinvolti Reggie e Shane Haste, secondo la quale il primo sarebbe stato tenuto in cattività dal secondo dentro una gabbia, percosso e umiliato, fino a che puntualmente Reggie riusciva a sfuggire. Abrahams ha dichiarato di aver detto a Callahan che “un uomo bianco che picchia un afroamericano per divertimento sarebbe stato razzista”, ma Callahan le avrebbe risposto: “E quindi? Sarebbe una brutta cosa?..”. Tali accuse sono di una gravità enorme, e sono potenziali sciagure per l’immagine della compagnia. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.