Drew McIntyre è arrivato a questo Hell in a Cell dopo diversi tentativi falliti di riconquistare il titolo strappatogli da The Miz proprio grazie all’aggressione di Bobby Lashley. Il match nella gabbia di queta notte poteva rappresentare per lui, quindi, l’ultima spiaggia per il sogno di tornare campione.
Posto nel posto più prestigioso della card, quello del main event, il match tra questi due titani si è tramutato in uno sfoggio di potenza e brutalità. Se questi due atleti ci hanno già abituato a match rapidi costellati di mosse di pura potenza, l’aggiunta della gabbia ha regalato loro nuove possibilità di mettere in mostra le loro doti fisiche. Gli spot che si sono alternati all’interno della gabbia rossa di Hell in a Cell sono stati molteplici e gli amanti del genere non sono di certo rimasti delusi. L’aggiunta di MVP all’esterno della gabbia, che non ha disdegnato di passare qualche oggetto al suo assistito, ha rappresentato una variante che ha giocato a favore di Bobby Lashley, seppur non in modo decisivo.
Tra sedie, gradoni, kendo stick e colpi proibiti, il match per il titolo WWE ha ripreso il canovaccio di quello tra Bayley e Bianca Belair, seppur con maggior peso sulle mosse di potenza che sulla tecnica. A suggerire l’uso creativo di alcuni strumenti è stato MVP, che ha posizionato ad un certo punto il bastone da Kendo all’angolo della gabbia per impedire a Drew McIntyre di muoversi. A fare il resto ci ha pensato la forza bruta di Lashley.
Verso la fine del match, Drew McIntyre riesce finalmente ad assestare la sua Claymore a Bobby Lashley, riuscendo a schienarlo. Eppure, proprio quando l’arbitro sta per mettere giù la mano per la terza volta, scopriamo che MVP si è introdotto dentro la gabbia e ha bloccato l’arbitro tirandolo per un piede. A quel punto gli altri ufficiali di gara della WWE vorrebbero farlo uscire ma lui si chiude dentro con il lucchetto. Si becca la Claymore a sua volta ma ha ottenuto quello che voleva, cioè di poter essere l’ago della bilancia del match, che ricordiamo è senza squalifica.
Dopo altre mosse brutali, Lashley chiude McIntyre nella Hurt Lock, che per liberarsi pensa bene di sfondare di schiena un tavolo posizionato poco fuori dal ring, Drew prova di nuovo la Claymore su Lashley che questa volta si abbassa e la evita. Anche Drew viene schiantato oltre un tavolo prima che il match finisca, ma poi si riprende e sta per provare di nuovo la Claymore, è qui che si realizza il piano di MVP, che si attacca al piede di Drew McIntyre, impedendogli di sferrare il suo attacco finale. Grazie a questo intervento Lashley riesce ad effettuare una cradle sull’avversario, che dura giusto il tempo del conto da 3 che gli vale la vittoria. Ennesima sconfitta per Drew McIntyre,