La storia della Retribution è una delle più bizzarre degli ultimi tempi: presentata come una minacciosa forza che avrebbe messo a soqquadro la WWE, la stable è stata un fallimento totale, con gran parte dei suoi membri che sono quasi del tutto scomparsi dagli show. Inizialmente il gruppo sembrava destinato a grandi cose e infatti la federazione aveva pensato a un leader particolare per la stable: Vince McMahon.

Un nuovo “It was me all along”?

Il Chairman era stato già rivelato come leader di un gruppo durante l’Attitude Era, rivelandosi come l’Higher Power del Corporate Ministry formato da The Undertaker, Shane McMahon e molti altri. Parlando al podcast Two Men Power Trip, Shane Thorne (ex membro della Retribution) ha parlato del gruppo e dei piani previsti per loro:

“Abbiamo continuato a proporre diverse idee sul possibile leader della stable, come ad esempio Shane McMahon o Edge, oppure qualcuno di più in alto. Volevamo volare il più in alto possibile, quindi abbiamo fatto anche il nome di Vince McMahon. Volevamo qualcuno d’importante così da poter sfruttare il suo nome: in quel periodo stavamo lavorando con Bray Wyatt, Bobby Lashley e l’Hurt Business, quindi abbiamo pensato di poter sfruttare la possibilità.”

Alcuni membri del gruppo come Mercedes Martinez, Mia Yim e Shane Thorne sono stati purtroppo licenziati, mentre Mustafa Ali ha chiesto a più riprese il suo licenziamento, che però sembra non arriverà a breve. Quella della Retribution è una storia che poteva andare diversamente ma purtroppo, si è rivelata un fallimento.