Vince McMahon non sembra intenzionato a sottrarsi ai riflettori, nemmeno dopo aver raggiunto un accordo da 1,7 milioni di dollari con la Securities and Exchange Commission.

Poco dopo la diffusione della notizia, ha condiviso su X, con una dichiarazione audace, i suoi pensieri sull’indagine durata anni e sul risultato:

“Il caso è chiuso. Oggi si conclude un’indagine durata quasi tre anni da parte di diverse agenzie governative. C’è stata molta speculazione su cosa stesse esattamente investigando il governo e quale sarebbe stato il risultato. Come dimostra la risoluzione di oggi, gran parte di quelle speculazioni erano fuorvianti e ingannevoli.”

McMahon ha poi minimizzato le accuse, aggiungendo:
“Alla fine, non c’è mai stato nulla di più di semplici errori contabili relativi ad alcuni pagamenti personali che ho effettuato diversi anni fa, mentre ero CEO della WWE. Sono entusiasta di poter finalmente lasciarmi tutto questo alle spalle.”

L’accordo risolve le accuse secondo cui Vince McMahon non avrebbe divulgato pagamenti legati a denunce di aggressione sessuale, tra cui 3 milioni di dollari a un’ex dipendente della WWE e 7,5 milioni di dollari a una lavoratrice indipendente. La SEC ha inoltre rilevato che McMahon avrebbe bypassato i controlli contabili interni della WWE, causando inesattezze nei rapporti finanziari del 2018 e del 2021. McMahon non ha né ammesso né negato le accuse come parte dell’accordo.

Il post su X riflette il classico stile di McMahon: sicuro di sé e senza alcun rimorso. L’accordo prevede una sanzione di 400.000 dollari e un rimborso di 1,33 milioni di dollari alla WWE, ma McMahon sembra focalizzato principalmente sul ripulire la sua immagine agli occhi dell’opinione pubblica. La sua affermazione che il caso si limiti a “semplici errori contabili” contrasta con i risultati della SEC, che hanno rivelato una significativa distorsione della salute finanziaria della WWE.

Non è la prima volta che Vince McMahon si trova al centro di una controversia. Nel 2022, emersero notizie secondo cui avrebbe pagato 12 milioni di dollari nell’arco di 16 anni per mettere a tacere accuse di cattiva condotta sessuale. L’accordo con la SEC si aggiunge alla lista di scandali che hanno caratterizzato il suo tumultuoso periodo alla guida della WWE.