Ecco a voi la mia recensione extra large per commentare le due serate in cui si è svolta Wrestlemania 36. Vista la mole di lavoro ZonaWrestling mi ha raddoppiato lo stipendio, quindi zero moltiplicato per due. Ma basta cavolate, partiamo con la review!

Prima serata

(Kick Off) Drew Gulak v Cesaro
Antipasto della serata con qualche buona manovra e un minutaggio ridicolo, ma essendo parte del kick off non mi lamento. Discorso diverso sarà nella main card.
Winner: Cesaro in 4’25. Voto: (6 / 10)

Smackdown Women’s Tag Team Championship match: Alexa Bliss & Nikki Cross vs The Kabuki Warriors (Asuka & Kairi Sane) (c)
Continuo ad essere critico con la categoria di coppia femminile in WWE. Coppie spesso mal assortite e con interazioni tra compagne quasi assenti durante i match, ma l’opener si è rivelato meglio di quanto temessi. Le quattro hanno tenuto un discreto ritmo, senza mostrare chissà che psicologia o meraviglie tecniche, ma con una buona alchimia. Avrei preferito si confermassero le orientali, ma credo che il cambio titolo sia funzionale a un futuro split tra Alexa e Nikki.
Winners and NEW Smackdown Women’s Tag Team Champions: Alexa Bliss & Nikki Cross in 15’05. Voto: (6 / 10)

King Corbin vs Elias
Match che penso non interessasse manco ai parenti di Corbin ed Elias. I due mostrano un onesto brawling che fortunatamente non porta via troppo tempo al resto della serata. Un compitino che poteva benissimo rimanere fuori dalla card, con entrambi un po’ legnosi in certi frangenti. Se siete andati in bagno durante questa sfida non posso farvene una colpa.
Winner Elias in 9’. Voto: (5,5 / 10)

Raw Women’s Championship match: Shayna Baszler vs Becky Lynch (c)
Incontro per cui avrei voluto dare un voto maggiore e se non l’ho fatto è per due motivi: finale indegno e minutaggio scarso per l’importanza del match. Le due mi stavano anche divertendo, badando al sodo come intensità e vendendo bene i colpi ricevuti, con qualche fase di sottomissione interessante come intermezzo. Peccato si sia chiuso tutto in fretta e in modo così anticlimatico. Mi auguro che il feud tra le due prosegua perché hanno dimostrato una buona chimica, ma non è stato dato loro lo spazio sufficiente per esprimerla al meglio.
Winner and STILL Raw Women’s Champion: Becky Lynch in 8’30. Voto: (6,5 / 10)

Intercontinental Championship match: Daniel Bryan (with Drew Gulak) vs Sami Zayn (with Cesaro & Shinsuke Nakamura) (c)
Cronometro alla mano: per i quattro minuti Sami ha evitato lo scontro, per i successivi cinque Bryan stava effettuando uno squash, nei pochi secondi rimanenti Zayn ha eseguito la finisher e vinto praticamente la primo colpo inferto. Ora dopo il voto dello scorso ppv qualcuno penserà ce l’abbia con Danielson, ma il match di sabato è indifendibile, considerando anche il potenziale che c’era tra i due lo spreco è immane. Bocciato su tutta la linea.
Winner and STILL Intercontinental Champion: Sami Zayn in 9’20. Voto: (4,5 / 10)

Triple Threat Ladder match for the Smackdown Tag Team Championship: Kofi Kingston vs Jimmy Uso vs John Morrison (c)
E’ strano commentare un match per i titoli di coppia combattutto da tre rappresentanti singoli dei team, ma visti i problemi avuti con The Miz è andata così. I protagonisti sono stati pienamente all’altezza della situazione in un incontro in cui hanno potuto sfruttare le loro indiscusse doti atletiche, in particolare l’ex MNM è stato riassunto in WWE soprattutto per match di questo tipo. Ritmo indiavolato, uno spot dopo l’altro e un finale originale. Ci potevamo aspettare di più? Un bell’incontro che in un’arena piena sarebbe stato un ottimo opener.
Winners and STILL Smamckdown Tag Team Champions: Morrison & The Miz in 18’30. Voto: (7,5 / 10)

Seth Rollins vs Kevin Owens
Storytelling, tecnica, feeling tra protagonisti: sono questi tre elementi a rendere grande questo match. Il feud tra i due aveva già basi solide, poi nelle ultime settimane è stata aggiunta una chicca, ovvero la mancanza di Wrestlemania moment da parte di Owens. Così si può leggere il ricorso alla squalifica di Seth, per dare al suo avversario la più amara delle vittorie, ma con la ripartenza dell’incontro e la possibilità di utilizzare armi i due hanno avuto modo di mostrare qualcosa di nuovo rispetto ai minuti precedenti. Il volo da sopra l’insegna di Wrestlemania di Kevin ha rappresentato la ciliegina di una gustosissima torta, ha concretizzato la sua voglia di lasciare il segno in uno degli higlight della serata. La rivalità tra i due è stata altalenante, ma questo match è stato un gioiellino che con l’arena piena avrebbe avuto un impatto ancora maggiore.
Winner: Kevin Owens in 17’20. Voto: (8 / 10)

Universal Championship: Braun Strowman vs Goldberg (c)
Che voto ci si può aspettare da un match di due minuti in cui vengono eseguite solo finisher? Il fatto che ciò avvenga in un match improvvisato a causa dei problemi di Reigns rende il tutto ancora più surreale. E’ valsa la pena sacrificare The Fiend per assistere a uno scempio simile? Anche se ci fosse stato l’ex Shield contro Goldberg penso avremmo visto qualcosa di simile. Io non sono un talebano anti-veterani, ma Bill non deve più calcare un ring WWE. Se non sei in grado di lottare almeno una decina minuti stai a casa o presentati per brevi segmenti alla Stone Cold. Alla fine scelgo di dare un voto pari ai minuti persi per questo schifo.
Winner and NEW Universal Champion: Braun Strowman in 2’10. Voto: (2 / 10)

Boneyard match: AJ Styles (with Luke Gallows & Karl Anderson) vs The Undertaker.
Eccoci ad un altro caso spinoso, un gigantesco angle dove di wrestling si è visto poco. Ma ricordiamoci una cosa, siamo in WWE e la E sta per Entertainment. Ha saputo intrattenre nella oltre mezz’ora concessa? A mio parere sì. Matt Hardy ha fatto scuola e un concept simile a quello da lui creato è stato scelto come main event di una delle serate di Wrestemania. Quasi sicuramente se non si fosse svolto il tutto a porte chiuse si sarebbe evitata un’opzione simile, ma vista la tristezza del Performance Center vuoto io l’approvo. Tutto è stato una sorta di cortometraggio horror con solo qualche momento che ho trovato esageratamente trash (ad esempio quando i druidi hanno attaccato ordinatamente uno a uno il Becchino per essere messi ko in un attimo). Strano poi dopo anni di Taker silente o quasi sentire tutto il trash-talking di cui è capace. So che molti puristi storceranno il naso e bocceranno del tutto questo incontro dicendo che non è ammissibile nel 2020 vedere qualcosa di simile, ma non rappresentano il target principale a cui si rivolge la WWE. Se i due avessero svolto un match normale nel ring penso che lo spettacolo sarebbe stato peggiore e non di poco.
Winner: The Undertaker in 35’. Voto: (7 / 10)

Seconda Serata

(Kick Off) Natalya vs Liv Morgan
Natalya guida discretamente la più acerba rivale per un kick off che non ruba troppo tempo.
Winner: Liv Morgan in 6’25. Voto: (6 / 10)

NXT Women’s Championship match: Charlotte Flair vs Rhea Ripley
Che match ragazzi! Dopo un inizio equilibrato Charlotte, regina dello storytelling, inizia a lavorare la gamba sinistra di Rhea, la quale vende benissimo i colpi subiti e le urla di dolore riecheggianti nell’arena vuota fanno ancora più effetto. La Ripley eroicamente le prova tutte per resistere e ad un certo punto riesce a incastrare la Flair nella The Prison, ma alla fine alza la bandiera bianca. Il fatto che a vincere sia stata Charlotte per la storia raccontata è stato inevitabile, il vantaggio preso era troppo grande per essere gettato alle ortiche da un’atleta del suo livello. Intensità, tecnica, ring psychology, tutto gli ingredienti erano al loro posto. C’è stato qualche neo (come la spear mezza botchata da Charlotte ) e avrei voluto più illudermi che Rhea riuscisse nell’impresa, ma nel complesso abbiamo assistito a un signor match. La main card della seconda serata non poteva iniziare in modo migliore.
Winner and NEW NXT Women’s Champion: Charlotte Flair in 20’30. Voto:

(8 / 10)

Aleister Black vs Bobby Lashley (with Lana)
Match riempitivo, con Lashely che domina per quasi tutto il tempo e alla fine, rimanendo fedele al personaggio dello zerbino, perde per aver voluto ascoltare la bella Lana. Il fatto che Black subisca così tanto ci impedisce di vedere qualche sua bella manovra che avrebbe alzato il livello dell’incontro almeno fino alla sufficienza. Il finale è sensato, protegge Lashely che ha perso per stupidità piuttosto che per superiorità dell’avversario, ma se il feud tra i due continuerà mi auguro gli diano uno straccio di motivazione.
Winner: Aleister Black in 7’20. Voto: (5,5 / 10)

Doph Ziggler (with Sonya Deville) vs Otis
Una rivalità che mi ha fatto tornare indietro negli anni, quando tra due avversari c’era davvero una storia che proseguiva di puntata in puntata, non solo “combattiamo perché sì”. Il match non è stato particolarmente qualitativo e non ha mostrato prodezze tecniche, ma ha raccontato quello che doveva raccontare, con Otis che dopo un iniziale svantaggio prende in mano la situazione, subisce un colpo sleale e vede le sue speranze spezzarsi ma riesce a trionfare grazie all’arrivo della sua amata, la quale colpisce il rivale nei gioielli di famiglia decidendo le sorti dell’incontro. Il lieto fine nello scenario più importante, la conclusione della storyle (capitolo hacker a parte) nel modo migliore. Magari curassero altre faide con la stessa attenzione. In questo caso si paga maggiormente l’assenza di pubblico dal vivo.
Winner: Otis in 8’15. Voto: (6,5 / 10)

Last Man Standing match: Edge vs Randy Orton
Non doveva essere un match di wrestling, doveva essere una rissa e così è stato. Ottimo inizio con Orton che si prende il vantaggio camuffato da cameramen, per poi sfruttare tutto il backstage per continuare lo scontro. Essendo al Performance Center inevitabile e divertente la sequenza nella palestra, con dischi di ghisa come armi, lanci dalla struttura per le trazioni e quant’altro. Nella sala riunioni dove si è proseguito bella la trovata di SpiderEdge, il quale si arrampica sul soffitto per poi piombare sull’avversario, così come è stata simpatica la ripresa del cameramen rimasto ko. La fase successiva è quella dolente dell’incontro, in cui si è avvertita un po’ di stanchezza, con meno sussulti e il pensiero che il match si stesse prolungando troppo; il volo del canadese contro il rivale steso sul tavolo è stato l’unico guizzo. Tutto torna poi avvincente nella sequenza finale, con il punt kick contrastato dalla spear, l’RKO e le armi regine di questo feud, le sedie con cui si giunge al con-chair-to che mette la parola fine. Da brividi vedere Edge che prima chiede di interrompere il conteggio, poi quasi in lacrime si prepara ad assestare il colpo finale al suo ex amico, giunto al punto di non ritorno. Purtroppo la stipulazione ha dei difetti strutturali come le interruzioni per tanti conteggi e in più di mezz’ora di incontro possono pesare. Penso che tutti avremmo tagliato parte del minutaggio, d’altra parte il ritorno di Edge contro l’ex amico che stava infrangendo il suo sogno era giusto durasse a lungo. Dopo nove anni di assenza non speravo di ritrovare il canadese così in forma, così come mi ha fatto piacere vedere un Orton così motivato, peccato solo per quella fase moscia del math.
Winner: Edge in 36’25. Voto: (7 / 10)

Tag Team match for the Raw Tag Team Championship: Angel Garza & Austin Theory (with Zelina Vega) vs The Street Profits (Angelo Dawkins & Montez Ford) (c)
Match dal minutaggio risicato, i quattro fanno appena in tempo a mostrare un po’ de loro talento acrobatico. Incontro più da kick off, ma almeno abbiamo avuto la sorpresa di Bianca Belair nel post match.
Winners and STILL Raw Tag Team Champions: The Street Profits (Angelo Dawkins & Montez Ford) in 6’20. Voto: (5,5 / 10)

Fatal 5-way Elimination match for the Smackdown Women’s Championship: Sasha Banks vs Lacey Evans vs Tamina vs Naomi vs Bayley (c)
Match su cui avevo zero aspettative né interesse, ma che si è rivelato meglio del previsto. Dopo una prima fase che potremmo riassumere in “tutti contro Tamina” ne abbiamo avuta un’altra di scontro tra coppie, tra quella affiatata composta dalla Banks e la campionessa e quella per sopravvivenza della Evans e Tamina. Con tante atlete sul ring il ritmo è stato piuttosto sostenuto, nella parte finale era interessante vedere se Sasha avrebbe tradito Bayley o viceversa, se Lacey sarebbe riuscita a sovvertire i pronostici. Lo split è rimandato nonostante i momenti di tensione, ma giocare su questa possibile variabile ha funzionato. Viste la scarsa attrattiva del titolo femminile di Smackdown hanno fatto un miracolo a tirar fuori qualcosa di gradevole, va dato loro atto.
Winner and STILL Smackdown Women’s Champion: Bayley in 19’20. Voto: (6,5 / 10)

Firefly Fun House match: John Cena vs Bray Wyatt
Se c’erano dubbi nel definire match quello della sera prima tra l’Undertaker e AJ Styles qua non ci sono dubbi: non lo è stato. E’ stato un cortometraggio, è stato Lynch applicato al wrestling (con i limiti del caso, il regista è ancora più onirico e contorto), è stato oltraggiosamente meraviglioso. Non abbiamo visto Cena entrare nella tana di Bray, ma Bray entrare nella testa di Cena, ripercorrendo la sua carriera, minando le sue certezze, facendolo cedere al suo lato peggiore e infine dandogli il colpo di grazia come The Fiend, con Wyatt a battere il conteggio. Fra mille riferimenti al passato di John, di Bray e del wrestling in generale abbiamo fatto un viaggio assurdo con una profondità che non mi aspettavo di trovare nel mondo del wrestling. E’ qualcosa che non si può riproporre con continuità, ma vista anche la situazione in cui la WWE è costetta dal virus è stata la mossa più geniale che potevano attuare, ovvero dare carta bianca a Bray perché sono sicuro sia tutta farina del suo sacco. Come detto dopo il Boneyard match, capisco se tra voi ci siano fan indispettiti dal segmento o che semplicemente si lamentino di aver assistito a qualcosa privo di wrestling, ma per quanto mi riguarda è stato un capolavoro. Se come dicevo Matt Hardy ha creato qualcosa di nuovo e che è stato ripreso la sera prima serata, qua siamo ad un livello successivo, un livello superiore. E’ stato un non-match e non può che prendere senza voto, ma moralmente per me è un 10.
Winner: Bray Wyatt in 13’. Voto: senza voto

WWE Championship match: Drew McIntyre vs Brock Lesnar (with Paul Heyman)
Non imparando dalla sera prima, hanno replicato la porcata nell’altro titolo mondiale. L’incontro è durato circa il doppio, che significa circa quattro minuti e mezzo, ma le loro colpe sono solo leggermente inferiori, dato che se posso aspettarmi una riduzione delle tempistiche causa condizioni di Goldberg, lo stesso non posso attendermelo per un incontro tra McIntyre e Lesnar. Il match tra Golberg e Brock del 2017: se in quel contesto un match lampo aveva un senso, in quelli successivi questo è venuto a mancare. E’ una vergogna che i match dei titoli mondiali insieme non arrivino a dieci minuti totali, probabilmente pure contando il tempo delle entrate. Ora che Lesnar e Goldberg hanno perso le cinture speriamo non le riconquistino più, hanno fatto tanto male a questa edizione di Wrestlemania. Per Drew ora c’è la prova più difficile, lo hanno mandato allo sbaraglio con questa vittoria a pochi mesi dal midcarding. Winner and NEW WWE Champion: Drew McIntyre in 4’35. Voto: (3 / 10)

Special Event
E’ dura esprimere un giudizio generale su due serata di wrestling che contando i kick off arrivano a un totale di ben diciotto match. Dei due giorni ho preferito il secondo, ma facciamo un discorso senza divisioni. Riguardo gli incontri meno attesi non mi lamento, salvo la porcheria di quello per il titolo Intercontinentale (non per colpa degli atleti ma per scelte fatte a monte) gli altri sono stati intorno alla sufficienza, poco sotto o poco sopra. Passando a quelli per i titoli femminili hanno fatto un miracolo dando pepe per quello femminile, ho rimpianti per quello di Raw che è stato un coito interrotto, mentre mi son proprio goduto quello di NXT. Molto divertente anche il ladder match, buono il Last Man Standing nonostante certe fasi con poco brio, mentre sono soddisfattissimo per l’incontro tra Rollins e Owens. Ci sono stati poi due esperimenti come il Boneyard match e il Firefly Fun House match, che soprattutto il secondo (un gioiello) reputo riuscitissimi. La vera nota dolente sono i match per i titoli mondiali, brevissimi e composti quasi unicamente da finisher. A mio parere i due beneficiari ottengono molto meno di quello che avrebbero potuto avere con dei match più lunghi e combattuti. Speriamo davvero che sia l’ultima volta che assistiamo a qualcosa di simile, ma ne dubito. Nel complesso al solito prezzo del biglietto abbiamo avuto ben due serate, fattore che non va sottovalutato nel giudizio finale dell’evento. Salvo i due brevissimi incontri per il WWE e l’Universal title siamo stati intrattenuti con del wrestling tra il discreto e il buono, con certi picchi qualitativi e due esperimenti interessanti a dir poco. Il mio pensiero su questa edizione è più che positivo, soltanto le due porcherie citate mi impediscono di dare di più. In ogni caso Wrestlemania 36 entra nella storia e pur con qualche caduta lo ha fatto elegantemente.
Voto: (7 / 10)

Sergedge – EH4L