Wrestlemania è finalmente arrivata e come ogni anno tutti noi fan smaliziati e smart ritorniamo un po’ mark. Per certi, molti versi, l’attesa di Wrestlemania è un po’ essa stessa un evento in se, come avviene con le festività natalizie: a partire dalla Rumble, ogni puntata di RAW e SD diventa un piccolo tassello di un puzzle più ampio, che va a comporsi pian pianino trovando la sua complessiva realizzazione in questo format di due sere, decisamente più digeribile delle 6 ore a cui eravamo arrivati più nolenti che volenti. Questa “night 1” ci avrà dato soddisfazione? Brace yourselves guys, let’s begin!

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NIGHT 1

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ONE ON ONE MATCH

Austin Theory (c) vs John Cena for the WWE United States Championship (11:16)

Così come nel suo primo match a WM XX, John Cena prende parte all’opener dello show più importante dell’anno, appena 19 anni dopo: ed i parallelismi tra quello che fu il primo, e quello che potrebbe essere stato l’ultimo incontro di Cena a WM non finiscono qui. Parlando del match in se per se, dobbiamo essere molto onesti con noi stessi, anche se fa male cacchio: Cena è apparso considerevolmente più lento, stanco, opaco rispetto a tutte le sue precedenti prestazioni (l’ultimo match, quello in tag con Owens, ha beneficiato proprio del non essere un incontro singolo), fornendo anche il metro alla nostra calvizie incipiente. Theory, dal canto suo, ci ha provato a “cambiare marcia” purtroppo senza successo, mettendo su una contesa onesta ma senza eccessivi picchi. Le greatest hits di Cena suscitano sempre grandi reazioni da parte del pubblico, così come un provvido balsamo emotivo è stata la presenza dei bambini di “Make a Wish”, tuttavia anche il pubblico emozionalmente non è riuscito ad essere coinvolto ad un livello adeguato. Il finale, poi, è un chiaro riferimento proprio a quello del match contro Big Show a WMXX, dove Cena vinse grazie a un colpo con la catena ed assestando la sua finisher sul mastodontico nemico. Allo stesso modo, dopo un ref bump accidentale Theory la spunta di rapina (non vista la sua resa per sottomissione), vincendo un incontro in teoria (per lui) storicamente rilevantissimo, ma non più che sufficiente sia per resa che per esecuzione. Cerchi che si chiudono, gotta love them. Winner and Still WWE United States Champion: Austin Theory (6 / 10)

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FATAL 4 WAY TAG TEAM MATCH

Braun Strowman & Ricochet vs The Street Profits vs Alpha Academy vs The Viking Raiders (w/ Valhala) (08:09)

Datemi un match senza logica, datemi uno spotfest rapidissimo con mosse spettacolari in successione e avrete nutrito la mia sete di “match cuscinetto”, ottenendo anche il considerevole beneficio di aver aggiunto 8 atleti meritevoli nella lista degli economicamente premiati (come noto, la paga per WM è sempre estremamente consistente e lusinghiera). Strowman & Ricochet come Tag Team mi piacciono molto e meriterebbero di acquisire spessore con una storyline di un paio di mesi e i vincitori del match, gli Street Profits, come coppia babyface hanno detto, ridetto e ripetuto tutto ciò che potevano in termini di contenuti e intrattenimento. “Tez” è pronto da almeno un anno per uno stint in singolo, il calendario è dalla sua parte solo parzialmente (32 anni non sono pochissimi considerato il suo stile di lotta) e potrebbe essere un heel con i controzebedei, se solo si decidesse ad effettuare questo split accennato e mai arrivato a fruizione. Incontro ad ogni modo gradevolissimo, ottimo anche il piazzamento nella card. Winners:Street Profits (7 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Seth “Freakin” Rollins vs Logan Paul (16:14)

Un match tra due dei performer più completi, efficaci e coinvolgenti attualmente in circolazione. Seth, grazie anche e soprattutto a un lavoro encomiabile del team di costumisti a sua disposizione, è riuscito a creare un personaggio capace di passare dall’essere cattivo ad essere buono non cambiando praticamente nulla, se non l’oggetto delle sue attenzioni violente. Un concetto moderno (parlare di tweener mi fa venire i brividi), un lottatore fluido e versatile come pochi prima di lui. Logan Paul, d’altro canto, è capace di interpretare alla perfezione le emozioni del suo pubblico, guidandoli sapientemente verso la direzione da lui indicata e dimostrando non solo un atletismo di altissimo profilo, ma anche un tempismo e una consapevolezza da veterano consumato, ed è questo il vero dato da mettere a sistema. Il bump preso da KSI (kudos per lui) è stato perfetto per dinamica ed esecuzione e state pur certi che l’80% del roster attuale (di altissimo livello) non sarebbe riuscito a fornire siffatta naturalezza al gesto. L’incontro è stato divertente, rapido, appassionante e dall’esito incerto sino alla fine, quando il performer giusto ha trionfato e nessuno dei due è uscito indebolito da nessun punto di vista. Unica nota negativa, per quanto mi riguarda, è stato l’ingresso di Logan, chiaro tributo a Shawn Michaels: non importa quanti anni possano passare e quanto la tecnologia possa essere andata avanti verso la sicurezza degli atleti, associare un cavo in discesa con un ring di wrestling mi riporterà sempre e comunque alla morte di Owen Hart, e non credo di essere il solo. Detto ciò, cosa ne sarà ora di Logan Paul? Egoisticamente spero di vederlo in WWE in pianta stabile, in quanto questo ragazzo ha oramai ampiamente dimostrato di essere un talento di assoluto livello. Winners:Seth Rollins (7,5 / 10)

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TAG TEAM MATCH

Trish Stratus, Lita & Becky Lynch vs Damage CTRL (14:37)

Se solo le Damage CTRL avessero mai vinto per un periodo mediamente lungo, dominando non solo come narrativa ma anche fattualmente, questo match avrebbe avuto un altro sapore: alzi la mano chiunque abbia pensato che le heel potessero vincere questa contesa…nessuno? Proprio come pensavo. Al netto di questa considerazione, le entrate sono state entrambe fighissime: l’attire di Bayley da cattiva manga era davvero ben fatto e l’intro che ha preceduto l’avvento del trio babyface che ha canalizzato un po’ di Sin City e un po’ di Planet Terror l’ho a dir poco adorato. Il match in se è stata una contesa godibile, per certi versi eccedendo le aspettative: Trish bumpa ancora come una ventenne e grande merito va dato alle tre cattivone soprattutto durante le fasi contro Lita, che anche nel suo periodo più verde non brillava per pulizia tecnica, compensando all’epoca con un atletismo e un coraggio parzialmente opacizzati nel 2023. Detto ciò, penso francamente che la gestione del roster femminile sia il vero punto debole della nuova gestione made in HHH: eccezion fatta per Rhea, nessuna delle nuove leve è stata valorizzata a sufficienza, e se pensiamo a Iyo Sky (la mia wrestler prefe, btw), Rodriguez, Liv Morgan, Ronda, Dakota…le potenzialità per fare qualcosina di più c’erano e ci sono ancora oggi, ma serve un cambio di marcia deciso.  Winners:Trish Stratus, Lita & Becky Lynch   (6,5 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Rey Mysterio vs Dominik Mysterio (14:29)

Uno dei match che attendevo con maggior trepidazione, devo essere onesto. Lo sforzo emotivo da parte della famiglia Mysterio, che ha mantenuto viva la keyfabe anche durante il discorso di Rey alla Hall Of Fame (presumibile che in condizioni “normali” avrebbe menzionato anche il figlio nel suo discorso, che invece verrà tramandato ai posteri eliso da questa parte importantissima della vita della Leggenda) è stato a dir poco commendevole, così come lo è stato l’impegno di Rey che, per arrivare a quasi 50 anni in questo stato di forma strepitoso nonostante uno stile di lotta a dir poco logorante, credo che abbia fatto e ancora faccia sacrifici incredibili. Pagherei oro per vedere l’abbraccio che i due sicuramente si saranno concessi nel backstage, dopo un weekend meraviglioso e logorante. Dominik, verso il quale sono sempre stato scettico e tiepido, in questi mesi ha dimostrato un talento adeguato al main roster WWE, recitando la sua parte alla perfezione e migliorando di molti punti la qualità del suo lavoro microfonico e sul quadrato. L’incontro in se è stato ben lottato, il coinvolgimento della parte femminile della famiglia Mysterio è stato opportunamente utilizzato e l’esito, chiaramente, corona il weekend dorato di Rey e apre ad un rematch (o una serie) che potrebbe e dovrebbe portare al trionfo finale di Dom, con contestuale ritiro paterno ed eredità della maschera. A corollario di ciò, l’ingresso di Dominik mascherato, con tanto di scorta, è stato molto ben congegnato e divertente, così come gli interventi del JD, dei lWo e di Bad Bunny. Winner:Rey Mysterio (7 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Charlotte Flair (c) vs Rhea Ripley for the WWE Smackdown Women’s Championship (23:36)

Charlotte Flair ha la capacità, una volta suonata la prima campana preludio di un match importante, di ricordarci quanto sia incredibile in solo cinque minuti. Non importa quanto il suo character sia stagnante e bidimensionale, così come non importa il tenore oramai monotematico di qualsiasi storyline che la veda coinvolta come sfidante o Campionessa: bell to bell è a mio avviso la miglior performer della storia del wrestling femminile, un prodigio genetico. D’altro Canto, Rhea Ripley è un progetto che finalmente sta dando risultati impressionanti: divenuta la prima wrestler ad essere di fatto capo di una stable interamente maschile senza esserne la manager, il suo character è in assoluto uno dei meglio costruiti del roster. A questo aggiungiamo che, a distanza di qualche anno dal suo debutto nel main roster, anche la sua pulizia stilistica soprattutto nei fondamentali si è affinata esponenzialmente, divenendo di fatto la performer maggiormente over di queste due notti di wrestling. L’incontro, come detto da molti, è stato di un livello assoluto, oserei dire il miglior match femminile della storia di WM dopo Bianca Belair vs Sasha Banks: intensità, pulizia tecnica, storytelling

, tempi, falsi finali e soprattutto un finale a dir poco perfetto, costituito da una riptide dalla seconda corda a dir poco devastante, un vero e proprio punto esclamativo. Anche la gestione dell’incontro, che ha proposto Charlotte come heel e Rhea come babyface (di fatto lo è sul quadrato, essendo una dominatrice violenta che non ricorre a scorrettezze) ha aiutato a dare coerenza alle reazioni spontanee del pubblico, che di tifare contro Ripley non aveva proprio voglia. A questo punto, resta da capire chi verrà proposta come sfidante: sarebbe interessante un confronto con la sua amica/nemica Raquel, ma quest’ultima necessità di un lavoro sul personaggio lungo, assiduo e in parte tortuoso. Winner and New WWE Smackdown Women’s Champion:Rhea Ripley (9 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Pat McAfee vs The Miz (03:27)

Più che un incontro trattasi di un angle, dove Miz è stato mazzulato senza pietà tra le grida di giubilo del suo ex fan numero uno, Michael Cole. Nulla di sconvolgente, nulla di eclatante, minuti trascorsi in serenità. Winner:Pat McAfee S.V.

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TAG TEAM MATCH

The Usos (C) vs Kevin Owens & Sami Zayn for the WWE Undisputed Tag Team Championship (24:20)

KOMania o Wrestlezaynia che dir si voglia, questo era di gran lunga il people’s main event, probabilmente l’incontro di coppia più atteso degli ultimi 20 anni senza utilizzare iperboli. Gli Usos sono dei performer incredibili: sulla cresta dell’onda di una divisione che di certo negli scorsi anni hon ha mai proposto mare grosso né tantomeno tsunami, in questa fase della loro carriera, associati a Roman Reigns, sono assurti a livello di main eventer, mettendo su contese sempre più avvincenti e creando grandissimo spessore ad entrambi i loro character, non solo all’entità tag team in se. A questo mix aggiungiamo, ovviamente, Owens che da sempre e comunque l’impressione di essere in uno spot della card inferiore alle sue capacità e Sami Zayn, il babyface più over di questo 2023. Il match è stato FA-VO-LO-SO: intenso, ritmato, avvincente, logico ma mai scontato. Diciamocelo chiaramente, l’esito non credo che sia mai stato messo in discussione ma boy oh boy, la strada per arrivarci è stata a dir poco incredibile: Zayn che prende mazzate e superkick per venti minuti, Owens che viene neutralizzato schiantandolo sul tavolo fuori dal ring, infine il comeback e l’hot tag per i tre helluva kicks finali, sugello perfetto per un match a lunga cottura di grandissimo pregio. A questo aggiungiamo anche il lato “vero”, chiaro a tutti: due amici fraterni, che vincono i Titoli di Coppia nel main event di Wrestlemania. Ragazzi, questi titoli non sono mai stati più importanti di quanto non lo siano ora e lo testimonia non solo il valore degli atleti coinvolti, ma anche e soprattutto la collocazione nella card più importante dell’anno: 620 giorni di regno, culminati e conclusi proprio al momento giusto. Chapeau HHH, un capolavoro. Winners and New WWE Undisputed Tag Team Champions: Kevin Owens & Sami Zayn (9 / 10)


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NIGHT 2

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ONE ON ONE MATCH

Omos (w/MVP) vs Brock Lesnar (04:51)

La Night 2 si apre con l’artiglieria pesante, anzi pesantissima. La WWE credo che abbia spremuto il pochissimo succo residuo della rapa-Omos, un performer con limitazioni evidenti che purtroppo credo che abbia già dato tutto quello che poteva in termini di contributo alla causa. Brock Lesnar ha interpretato, cosa avvenuta assai di rado, l’underdog babyface, subendo per il 75% della contesa (tre minuti) ed infine assestando due german suplex, di cui uno a dir poco devastante, ed una F5 per un finale soddisfacente, atteso, innocuo. L’incontro, per durata ed esecuzione, ha raggiunto i requisiti di sufficienza richiesti da questo tipo di contesa, risultando godibile e non memorabile, sfruttando la presenza di Lesnar in modo tutto sommato “nuovo” ed efficace, seppur limitato. E dopo anni di sovraesposizione, ci sta.  Winner:Brock Lesnar (6 / 10)

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FATAL 4 WAY TAG TEAM MATCH

Raquel Rodriguez & Liv Morgan vs Natalya & Shotzi vs Chelsea Green & Sonya Deville vs Ronda Rousey & Shayna Baszler (08:18)

Probabilmente il peggior match delle due serate, per starpower ed esecuzione, tuttavia comunque uno spettacolo di rapida assimilazione senza troppi fronzoli. Ronda e Shayna dovrebbero essere, a questo punto, in rampa di lancio per una sfida a Lita e Becky, essendo l’unico tag team femminile dotato di un minimo di spessore, eccezion fatta per le ottime perdenti DMGCTRL. Sul match in realtà poco altro da aggiungere se non “ok”, mentre un discorso a parte andrebbe fatto su alcune performer. Penso che Chelsea Green meriti maggior spazio e sono sicuro che potrebbe ottenerlo, Liv Morgan a questo punto credo che sia da definirsi come un progetto destinato ad essere eternamente incompiuto (sarà la vittima designata per il turn di Raquel), la Rodriguez dovrà necessariamente togliersi quel dannato sorriso dal volto per tirar fuori la sua violenta cattiveria e fisicità ed infine Ronda. Non ho mai visto un performer divenire ottimo così in fretta, per poi fermarsi in una stasi evolutiva a dir poco granitica: spero che le ritorni la voglia di migliorare e migliorarsi, altrimenti i suoi giorni migliori in WWE possono dirsi ufficialmente lasciati alle spalle. Chissà che la notizia del merging tra UFC e WWE sotto Endevour non possa regalarle una nuova dimensione. Winners:Ronda Rousey & Shayna Baszler (6 / 10)

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TRIPLE THREAT MATCH

Gunther (c) vs Drew McIntyre vs Sheamus (16:36)

Nelle valutazioni ci si sforza quanto più possibile di essere oggettivi, tuttavia non ci si può mai esimere totalmente da determinati tipi di preferenze e predisposizioni. A me i match onesti piacciono, e pure tanto. Per me la giusta dose di stiff, se mutualmente accettata, può costituire un valore aggiunto incredibile, e questo match è stato un vero e proprio manifesto delle mazzate europee date e ricevute di buon grado: ci si aspettava un match intenso, pulito ed avvincente ed è esattamente ciò che è stato proposto. Gunther riesce a dare, con la sua sola presenza, credibilità a tutto ciò in cui è coinvolto, facendo alzare il livello di intensità di tutti gli atleti coinvolti senza il bisogno di dover fare alcunché, un po’ come avveniva con Angle o Benoit. Superati i primi 6 minuti di studio, questo incontro è a dir poco decollato verso la ionosfera: Sheamus è andato vicino alla vittoria almeno con due falsi finali credibilissimi, stesso dicasi per Drew almeno in un’occasione. Il coinvolgimento del pubblico è stato incredibile, ed il finale…perfetto: encomiabile come a prendersi il pin sia stato proprio lo scozzese, proteggendo di fatto l’amico (su carta il meno referenziato dei tre dal punto di vista di posizione nella card) e come Gunther, così come la Ripley, abbia vinto un match intensissimo senza interferenze o scorrettezze, pur restando fedele al suo personaggio dominante. Anche qui, come per i titoli di coppia, un plauso va fatto a HHH: l’IC Title è tornato ad essere un premio conteso, ambito, come non lo era da anni.  Winner and Still WWE Intercontinental Champion: Gunther (9 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Bianca Belair (c) vs. Asuka for the WWE Raw Women’s Championship (15:55)

Entrate coinvolgenti e diversissime, incontro molto buono, che forse è stato penalizzato da un esito, di fatto, mai messo in discussione. Il canovaccio del match si è improntato sui tentativi da parte di Asuka di effettuare sottomissioni e prese articolari a catena, mentre Bianca ha dato sfoggio di tutta la sua incredibile forza fisica, schiacciando di fatto sia le tattiche che le tecniche dell’astuta avversaria. Il finale, con l’uso fallimentare della blue mist, è stato ben congegnato, tuttavia come scritto la conferma di Bianca come campionessa è il risultato più giusto e logico, seppur fortemente scontato a scapito del pathos nelle fasi finali. Chi sarà, a questo punto, la prossima sfidante per la Belair? Come Campionessa a mio avviso funziona alla grande, tuttavia ora è il momento di pigiare sull’acceleratore proponendo nuove sfidanti credibili e potenziali minacce serie al suo regno titolato. Mi piacerebbe, onestamente, una faida con Iyo Sky, magari dopo qualche settimana di costruzione di questa straordinaria atleta come minaccia seria in singolo. Winner and Still WWE Raw Women’s Champion:Bianca Belair (7 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Snoop Dog vs The Miz (01:00)

L’infortunio di Shane, seppur estremamente improvviso, è una delle cose sadicamente più divertenti che io abbia visto di recente, mi sento un vero bolo alimentare digerito solo a pensare una cosa del genere ma mentirei a me stesso e a voi se dicessi il contrario. Carino anche il finale con Snoop Dogg che, improvvisando, utilizza al meglio i suoi 45 kg di pura potenza schiantando il povero Miz con due destroni. Anche qui poco da dire. Winner: Snoop Dogg S.V.

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ONE ON ONE MATCH

Edge vs “The Demon” Finn Bàlor in a Hell in Calle Match (18:98)

Datemi Edge con l’entrata dei Brood, gli Slayer in sottofondo e una maschera figa e inquietante, ed avrete uno smartone felice. Il match è stato più un TLC contenuto che un Hell in a Cell in senso stretto, godendo di un’intensità buona in parte rovinata dai minuti persi per ricucire il povero Bàlor, vittima sia di un taglio indesiderato che della comprensibile politica PG della WWE. L’incontro bell to bell è stato buono ma lontano dai livelli toccati contro Rollins, il ritmo della contesa un pochino altalenante non solo per il taglio, ma anche per alcune fasi non proprio fluidissime ed il finale è stato perentorio e definitivo: il conchairto dovrebbe aver messo definitivamente la parola fine alla faida tra Edge ed i Judgement Day, almeno credo. Ora non resta che attendere il ritorno di Christian (l’unprettier usata su Bàlor credo sia un indizio neanche troppo velato) per un ultimo, importante stint che padre tempo ha concesso a questi due fantastici performer. Il ritorno di Edge, in generale, ha vissuto di toni medi più che di alti e bassi, dunque spero davvero che in questa ultima fase di carriera possa esservi un picco epocale in grado di dare maggior senso al suo storico e incredibile recupero. Winner:Edge (6,5 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Roman Reigns (c) (w/Paul Heyman) vs Cody Rhodes for the Undisputed WWE Universal Championship (34:37)

Siamo dunque giunti al main event, uno degli incontri più attesi della card. Devo essere onesto, quando Zayn è stato “relegato” al ruolo di sfidante per i Titoli di Coppia ho pensato che potesse non essere la scelta giusta, soprattutto verso Cody che sarebbe stato fagocitato dalle reazioni negative del pubblico. Mi sbagliavo. Con grande perizia, Rhodes è riuscito a ritagliarsi il suo spazio come top face in pochissimo tempo, proponendosi come favorito in questo match contro Roman e tirando su una contesa ottima, ben strutturata e con un utilizzo appropriato anche delle interferenze esterne, leggasi gli Usos, annullati e schiantati da KO e Zayn, e Solo Sikoa, decisivo nel finale dove il suo samoan spike non visto è stato il preludio per la devastante Spear a doppio rimbalzo assestata da Roman. Il cambio di Titolo tanto agognato non è stato portato a termine (considerata la notizia della vendita della Compagnia, tutto assume più coerenza in prospettiva) e, come detto da HHH, vi è spazio per un altro capitolo anche quando la storia sembrerebbe conclusa. Allo stato attuale, oltre Cody, i potenziali sfidanti per il regno di Reigns (scusate la cacofonia) sono Zayn, con il quale vi sono ancora conti in sospeso, Edge ed infine Seth Rollins: che sia proprio quest’ultimo l’uomo adatto per detronizzare il suo blasonatissimo ex compagno di stable? L’uso degli sponsor è stato a tratti eccessivo, ma non ha turbato in modo invasivo il godimento generale dello show. La WWE deve lavorare di più sul roster femminile, in modo anche di irrobustire l’upper-midcard. Tutti i titoli sono stati funzionali alle storyline ed hanno acquisito maggiore prestigio, cosa che non ha precedenti nella storia recente della WWE. Complessivamente penso che sia stata una delle WM più qualitative degli ultimi anni. Winner and Still Undisputed WWE Universal Champion: Roman Reigns (8 / 10)


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LIVE EVENT

Come accennato nell’ultima pillola, questo show mi è piaciuto un botto per presentazione, scioglimento ed esecuzione: anche la distribuzione dei match tra le due serate ed all’interno delle singole serate è stata pianificata in modo certosino. Questa prima WM made in HHH la reputo estremamente positiva: non è semplice rispondere a quasi tutte le esigenze prospettate da una pletora di stakeholders così diversi tra loro (fan, smartoni, azionisti, sponsor, televisioni, associazioni benefiche etc etc) mantenendo gli standard richiesti e nel contempo offrendo un prodotto che in più di un’occasione ha ammiccato al lato wrestling dello sport intrattenimento. (8,5 / 10)