WrestleMania Backlash è il ppv dei rematch, un evento che ha il duro compito di arrivare dopo quello più importante dell’anno WWE. La card ha avuto qualche problema in fase di costruzione, ma come sono andati gli incontri? Scopriamolo subito nella nostra review!

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ONE ON ONE MATCH

Seth Rollins vs Cody Rhodes (20:45)

Se già a WrestleMania i due avevano fatto bene, in questa occasione secondo si sono superati. La chimica tra i i due è evidente, i venti minuti di match sono volati. Il ritmo è stato elevato salvo per qualche fase caratterizzata dalle sleeper hold di Rollins, ma in generale mi sono piaciute le varie fasi del match che sono sempre state piuttosto equilibrate. Seth ha provato a innervosire l’avversario copiandolo qualche mossa, allo stesso modo Cody ha provato a restituire il pedigree che a sua volta stava rischiando di subire. Un paio di falsi finali hanno dato pepe alla contesa e non mi sento proprio di criticare la scelta di concludere tutto con quei due rollup consecutivi. Rollins da bravo professionista ha jobbato due volte consecutive al rientrante Cody, dimostrandosi l’avversario perfetto per Rhodes per consolidare lo status nella compagnia e per farlo ripresentare con match di ottima qualità. Uno dei migliori incontri di questa prima metà del 2022 per la WWE e un gran modo di iniziare il ppv. Winner: Cody Rhodes   (8,5 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Omos (with MVP) vs Bobby Lashley (08:50)

Anche in questo caso il match è stato superiore al precedente di Wrestlemania, per quanto il livello da battere non fosse particolarmente alto. I miglioramenti di Omos sono molto lenti, ma mi sembra che in questo incontro si sia sforzato di mostrare qualcosa in più. Se il match raggiunge la sufficienza è comunque gran merito di Lashley, nella quasi inedita situazione di inferiorità fisica rispetto a un suo avversario. Il momento che ha eccitato più il pubblico è stato il tentativi Hurt Lock,  ma una vittoria di Bobby sarebbe stata una bocciatura troppo pesante per il colosso. Come prevedibile, a essere decisivo è l’intervento esterno di MVP, così Lashley è stato protetto dalla sconfitta e allo stesso tempo è stato rilanciato Omos. La scelta di concedere circa nove minuti ai due è stata corretta, penso inoltre che sarà molto difficile ottenere di più dai match dell’assistito da MVP. Accontentiamoci. Winner: Omos (6 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Edge vs AJ Styles – Damian Priest Is Banned From the Ringisde (16:25)

In questo caso i problemi del match a WrestleMania sono solo stati parzialmente superati. Il primo incontro tra i due era stato criticato per una certa mancanza di ritmo che per una durata di quasi venticinque minuti è grave. In questo caso l’azione è stata più rapida grazie anche a un tempo totale concesso minore, cosa che ha permesso ai due di dover rifiatare meno.  Intendiamoci, l’incontro in sé è stato divertente, però se per Rhodes e Rollins avevo parlato di grande chimica, in questo caso credo non sia così elevata. Qualche passo in avanti c’è stato rispetto al match di WrestleMania con una ring psychology più che buona, ma quando si fantasticava sui due atleti sul ring insieme le aspettative erano più elevate (avessero lottato dieci anni fa il discorso poteva essere diverso). L’altra pecca è il (quasi) ripetere il finale dell’incontro precedente, con un nuovo membro della stable di Edge che si unisce al team garantendo la vittoria al canadese. Purtroppo il nome di Rhea circolava tra i rumors da un po’, perciò non è stata una sorpresa così il grande.  Sarà comunque interessante vedere gli sviluppi di questa aggiunta. Capisco che si sia scelto un finale simile perché Edge non poteva perdere ora che è appena nata la stable e per proteggere AJ dalla seconda sconfitta consecutiva, ma replicare la chiusura dell’incontro non può non essere considerato nella valutazione globale. Winner: Edge (7 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Charlotte Flair (c) vs Ronda Rousey in an I Quit Match for the WWE Smackdown Women’s Championship (16:35)

La stipulazione ha aiutato campionessa e sfidante, le quali sono riuscite a fare meglio del precedente incontro.  Le due sono partite bene come aggressività, alzando il livello di violenza dalla comparsa delle kendo stick in poi (Ronda versione samurai con la doppia arma in posa è stata una gioia per i fotografi), compresa la parte in cui hanno combattuto tra il pubblico. Entrambe le atlete hanno saputo recitare bene i momenti di massima sofferenza tra urla ed espressioni facciali, sia in quando subivano i colpi dati con armi che ad esempio nelle prese di sottomissione. Il finale condito dal trash talking prima dell’una e poi dell’altra è stato ottimo e ha messo un punto esclamativo all’incontro che avrà avuto un esito scontato (davvero difficile immaginare Ronda dire “I quit”, come face sarebbe stata finita), ma che ha saputo divertire . La Rousey ha ancora bisogno di essere guidata, ma con Charlotte era in ottime mani. Winner and New WWE Smackdown Women’s Champion: Ronda Rousey (7,5 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Happy Corbin vs Madcap Moss (09:50)

Sia a WrestleMania che a Backlash non c’erano aspettative elevate, anche in questo caso non ci sono state sorprese, il match è stato un riempitivo con un livello qualitativo da show settimanale. Aggiungiamo il fatto che a questa rivalità probabilmente non sono interessate neanche le madri dei rispettivi wrestler e abbiamo come risultato un incontro non negativo, ma che passa via in modo innocuo e poco consistente. Fa il suo lavoro di “match cuscinetto” tra quello intenso femminile e il lungo main event, con una durata bassa che fa sì che tutto finisca prima che la gente inizi ad annoiarsi. Winner: Madcap Moss (6 / 10)

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TAG TEAM MATCH

RK-BRO & Drew McIntyre vs The Bloodline (w/Paul Heyman) (22:20)

Mettendo insieme una delle coppie più tifate con uno dei wrestler con più starpower contro uno dei migliori tag team e l’uomo attorno a cui gira la federazione, il risultato non poteva che essere positivo. Il tema iniziale è stato quello dell’anello debole della squadra dei face (Riddle) catturato dagli avversari senza riuscire a dare il cambio ai compagni. Nonostante lo schema sia vecchio, il tutto è stato utile per preparare il pubblico sia all’atteso ingresso di Orton che all’ancor più desiderato scontro testa a testa tra McIntyre e Reigns. Quando ciò è avvenuto, il pubblico nell’arena e noi a casa abbiamo iniziato subito a fantasticare su un nuovo feud tra i due, a Backlash non è stato che un aperitivo rispetto a ciò che ci aspetta. Orton poi è stata la solita RKO-machine capace di infiammare gli spettatori, così come è ben riuscito il concitato finale nel quale l’esito era tutt’altro che scontato. Alla fine a trionfare sono gli heel alla scaltrezza di Reigns che si è preso il tag per un soffio, risultato che non danneggia troppo nessuno. Nonostante non ci fosse niente in palio, il ppv si è chiuso con un match molto divertente, spero però che non ripetano l’esperimento di non far difendere le cinture anche nei prossimi eventi. Winners: The Bloodline (7,5 / 10)


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LIVE EVENT

Come dicevo in apertura, non tutto è andato liscio nella costruzione della card. In particolare il main event, in cui era stata promessa una sfida per l’unificazione dei titoli di coppia poi cancellata in corso d’opera.  Il ppv, come spesso accade per quello successivo a WrestleMania, era ampiamente di transizione (se non per quanto riguarda il titolo femminile di Smackdown). Mediamente il livello del lottato è stato molto positivo, con l’incontro di apertura come apice della serata. Ci sono stati due incontri minori, ma un po’ per la durata non eccessiva e un po’ per quanto mostrato, raggiungono la sufficienza. Speravo qualcosa di meglio riguardo il rematch tra Edge e AJ Styles, ma a quanto pare si sono dovuti piegare a esigenze di storyline. Il main event pur con niente in palio è stato divertente e ha mandato a casa gli spettatori dell’arena più che soddisfatti, una chiusura degna di un ppv che, pur non tra i più importanti, è riuscito a intrattenere bene. La non-difesa dei titoli mondiali rimane però una  pecca su cui è difficile chiudere un occhio, contando anche che pure il titolo femminile di Raw sia rimasto a riposo. Avere quattro titoli massimi e farne difendere solo uno non è ammissibile, nonostante l’evento sia riuscito molto bene in sé (7,5 / 10)