Gli heel vanno odiati e devono farsi odiare, in WWE funziona così. Con questa premessa che è tutto un programma, lasciatemi argomentare meglio questo mio pensiero.

Ci sono due tipi di discussioni che si possono fare dopo aver visto un film, la prima è messa su da chi si concentra maggiormente sul lato tecnico, la regia, la sceneggiatura, la recitazione più o meno convincente, la seconda invece è imbastita da chi si immerge nella storia, ne commenta i colpi di scena e la trama e arriva a discutere su cos'avrebbe fatto se si fosse trovato in quella determinata situazione. I primi analizzano il film da un punto di vista tecnico, i secondi si dimenticano del fatto che si tratti di un film e ragionano come se si trattasse di qualcosa di reale.

È a questo secondo gruppo di persone che la WWE si rivolge nel costruire i propri show; tralasciando la parte composta dai più giovani che ancora sono convinti che il wrestling non sia uno sport predeterminato, ovviamente.

La WWE mette in piedi ogni giorno una sorta di serie tv dalla durata infinita, con wrestler a cui è assegnato un ruolo ben preciso ed il cui compito è interpretarlo al meglio.

So bene che molti di voi fanno parte di quella categoria di fan che segue il wrestling pensando maggiormente a ciò che vi è dietro, discutendo delle scelte di booking, del livello delle attuali storyline e soprattutto tifando per un wrestler indipendentemente da quale sia il suo allineamento, ma dobbiamo capire che siamo una minoranza, chiamiamoci Internet Wrestling Community, chiamiamoci come vogliamo, ma il prodotto che la WWE offre non è indirizzato a noi, non in gran parte almeno.

La WWE racconta una storia e come tale esige che noi si tifi i buoni e si inveisca contro i cattivi, poco importa se al termine dello show ci mettiamo a discutere del livello qualitativo dello show, in quelle tre ore in cui Raw va in onda noi dobbiamo dimenticarci che ciò che stiamo guardando è tutto frutto di un copione. Non sto dicendo che sia la cosa giusta da fare, ma sta di fatto che a Stamford lavorano così già da diversi anni.

Premesso ciò, è naturale che la WWE voglia che noi si odi i personaggi heel e credo che molte scelte di booking derivino da questo, ad esempio le frecciatine dell'Authority ai commentatori di internet, Seth Rollins che continua a causare squalifiche ai suoi avversari o Cesaro che prima si prepara per la Giant swing e poi trolla amabilmente il pubblico

Il problema è che un commentatore “tecnico” si complimenterà con Triple H e Stephanie per l'ottimo lavoro al microfono, se la prenderà con il booking team per il personaggio da heel codardo che hanno affibbiato a Seth Rollins (e non certo con Seth Rollins stesso) e si arrabbierà perché a Cesaro è stata tolta la mossa figa. Sarà impossibile conquistare fino in fondo il commentatore tecnico, ma con il commentatore “sognatore” (chiamiamolo così) si otterrà quasi sicuramente l'effetto dovuto; l'heel che arriverà sullo stage e porgerà la mano ad una bimba per poi tirarglielo indietro da sotto il naso riceverà il plauso del telespettatore tecnico, ma si attirerà immediatamente l'odio dei fan presenti nell'arena che lo subisseranno di fischi. Ottenendo proprio ciò che la WWE voleva: far odiare dal pubblico il cattivo della situazione.

In particolar modo, è fondamentale che per la WWE un pubblico atipico come quello post WrestleMania 29 sia solo una divertente eccezione alla regola e che nel 99% dei casi il pubblico presente nelle arene rida quando deve ridere e fischi quando deve fischiare, per questo spesso e volentieri gli heel compiono azioni che noi riteniamo banali, offensive, lesive della loro “credibilità”; a noi sembra insensato e stantio che Seth Rollins continui a causare la squalifica dei suoi avversari, ma per la WWE non lo è, la WWE vuole che il pubblico fischi di disapprovazione, vuole che il pubblico gridi a Rollins “you sold out”, vuole che il pubblico desideri come non mai che qualcuno spacchi la faccia a Rollins.

Un heel che nove volte su dieci rifugge l'avversario, che vince per scorrettezza anche se sarebbe perfettamente in grado di vincere onestamente, a noi sembra ormai roba vecchia e ci lamentiamo del fatto che ogni heel agisca sempre nello stesso modo; tuttavia è così che la WWE fa in modo che il pubblico delle arene fischi persino gente come Cesaro. Chris Jericho nel 2012 è riuscito a fare ciò che sembrava impossibile, ossia recitare la parte dell'heel più viscido ed odioso possibile, nonostante tutta la fama e l'amore del pubblico che si portava dietro, ma il suo compito era quello di farsi odiare, contestare, fischiare, Jericho sapeva di essere amato dal pubblico ma sapeva anche che il suo compito era mandare over il suo avversario e si è impegnato al massimo in questo scopo, tirando fuori padri alcolisti, madri depresse e sorelle in overdose, si è fermato giusto un attimo prima di tirar fuori quella storia del cugino passeggiatore conosciuto negli ambienti come “bocca di rosa”.

Un altro esempio, che ho già citato in precedenza, fu The Rock che riuscì nell'impresa, da heel, di mandare over il suo sfidante The Hurricane senza una scorrettezza che fosse una, ma semplicemente prendendo in giro quel povero ragazzo con la fissa di fare il supereroe e mostrando il dito medio al pubblico invece di eseguire il People's elbow

Ora, è vero che molto spesso la WWE si limita ad eseguire il “compito” e molti heel per attirare l'astio nei loro confronti si limitano a qualche scorrettezza base, ma lo scopo di base resta sempre quello, sei un heel ed il tuo compito è attirarti fischi, non applausi.

So bene che molti di voi non approvano o trovano vecchia, antiquata, questa distinzione così netta tra buoni e cattivi e trovano illogico che ottimi wrestler come Cesaro, o Dean Ambrose ai tempi dello Shield, si vedano limitato il parco mosse o compiano azioni da codardi semplicemente per una questione di fischi ed applausi, ma fa tutto parte del film che la WWE vuole raccontarti

Un grande eroe si costruisce in base al cattivo che gli poni davanti, un film in cui ti ritrovi a tifare per il cattivo ha fallito nel suo intento, puoi comprenderlo, compatirlo, provare pietà, ma non devi tifare per lui

Dite la verità, quando The Rock ha finalmente tappato la bocca a Lana e Rusev, dopo mesi e mesi di promo tutti uguali, Putin di qua, Russia di là, quando Rocky se n'è sbattuto della guerra fredda e ha semplicemente detto ai filorussi che sono delle grandissime teste di catso, non avete gridato di gioia?

La WWE potrebbe farvi odiare chiunque se volesse, potrebbe persino arrivare a noi IWC, che ci sentiamo intoccabili e superiori a questi sentimentalismi, ad esempio . . .

Il fatto che Brock Lesnar probabilmente non difenderà il titolo fino a gennaio in barba alla regola dei 30 giorni non vi fa imbestialire? Certo qui noi diamo la colpa alla WWE e ci lamentiamo del fatto che gli abbiano dato il titolo nonostante conoscessero bene le poche date che Lesnar avrebbe loro concesso. D'altra parte, se il loro scopo era farci odiare Lesnar ed il suo regno da campione, direi che l'obbiettivo è stato pienamente raggiunto.

Voi cosa ne pensate? La distinzione tra heel e face serve ancora a qualcosa? È giusto che la WWE punti così tanto a far sì che gli heel vengano contestati? È qualcosa che realmente serve alle storyline oppure no?

Stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che ho detto la mia.

Ysmsc.