Ladies and Gente, bentornati al nostro consueto appuntamento mensile dove me medesima si improvvisa membro infiltrato del booking team WWE. Siamo qui riuniti per analizzare il mio booking per HIAC. Come dite? La card è un po’ spoglia? Nessun problema: son qui apposta

Raw Women’s Championship Hell In A Cell match Becky Lynch(c.) vs Sasha Banks

Ritengo che questa sia un’ottima occasione per far passare di mano il titolo e riportare la cintura alla vita di Sasha Banks. Ottima occasione perché la stipulazione consente di giocarsela in molti modi: voli all’esterno della gabbia, uso di oggetti contundenti di qualsivoglia natura, voli dal tetto, voli in generale, tavoli che si spaccano (o almeno si spera) e interferenze esterne, che in realtà negli HIAC, malgrado la stipulazione, sono molto più frequenti di quanto si creda. Non escluderei un’interferenza da parte di Bayley in soccorso di Sasha e magari un intervento di Charlotte, non tanto in soccorso di Becky quanto per dare una lezione alla sua avversaria a SmackDown. Eviterei i, purtroppo, classici momenti morti in cui un wrestler dev’essere portato via in barella, salvo poi riprendersi dopo venti minuti buoni (fatemi questo piacere, pliz). Darei la vittoria a Sasha per KO tecnico, con Becky che pur di non cedere alla Bank’s statement preferisce svenire dal dolore, ovviamente non prima d’essere stata colpita da ogni oggetto possibile, parrucche comprese.

Tag team match Daniel Bryan&Roman Reigns vs Luke Harper&Erick Rowan

Tralasciando la mia incommensurabile gioia per il ritorno dei Fratelli Randelli, la gestione di tutto questo papocchio di feud è stata piuttosto . . . singolare, se così vogliamo chiamarla: ecologisti, tentati omicidi, turn che non sono turn, un Rowan che acquisisce l’uso della parola e un Luke Harper che scherzone vi ho trollati tutti non me ne vado manco per il ca. Ordunque, perché non proseguire su questa strada? Non so, un Harper che per distrarre Bryan getta una bottiglia di plastica nel contenitore della carta riciclabile, un Rowan che in puro stile Troll 2 addenta un doppio cheeseburger di fronte all’ex Planet Champion, cose così. Oppure, più semplicemente, giochiamocela sui fratelli Randelli che, da tag team navigato, riescono a dominare buona parte del match mentre Bryan e Reigns hanno qualche difficoltà a lavorare in coppia; mi piacerebbe un Reigns che subisce le offensive degli avversari e Bryan che, a poco a poco, lo incita sempre di più, lo spinge a non arrendersi, gli urla che a Pensacola la raccolta differenziata ha avuto un incremento del 35%, fino al tag esplosivo a Daniel che riesce a mettere in difficoltà due avversari più grossi di lui e sul finale grazie a Reigns sarebbe anche sul punto di vincere . . . se Rowan non decidesse di colpirlo scorrettamente e farsi squalificare. Troppo presto per far vincere i buoni, darei a questi due team almeno un altro match prima di dirottarli altrove, visto che siamo ancora in autunno inoltrato e per la Road to WrestleMania c’è ancora un po’ di tempo.

Universal Championship Hell In A Cell match Seth Rollins(c.) vs The Fiend

Vi ricordate l’House of Horror match? Con i trattori in retromarcia annessi? Vi ricordate il match di WrestleMania con gli insetti e le larve che comparivano sul ring? Ecco: forse, e dico forse, questa è l’occasione per mettere in scena un qualcosa di simile, ma fatto come si deve. The Fiend non ha ancora uno stile di lotta ben definito, dato che sul ring lo abbiamo visto molto poco, ma ha dimostrato di poter fare praticamente quello che vuole con l’ambiente circostante, con grafiche distorte, luci che vanno e vengono etc. Indi per cui spero e presumo che vedremo molta scena e poco effettivo wrestling. Risultato? Difficile a dirsi, molto difficile, l’idea di un The Fiend come campione Universal è tanto grottesca quanto interessante: che tipo di campione potrebbe essere? Quali demoni interiori dovranno affrontare coloro i quali vorranno scontrarsi con lui? Certo è che, con The Fiend come campione, non vedremo certo il campione Universal impegnato in match in ogni singola puntata di Raw, quindi forse sarebbe meglio lasciare il titolo alla vita di Seth Rollins?

Ma è anche vero che, se The Fiend vincesse, avremmo delle nuove puntate della Firefly Fun House con in titolo universale, magari con Bray che insegna a ridipingere la cintura con sangue di pupazzo di coniglio

Ok: The Fiend campione Universal. NOW!

E poi, qui ti rendi conto che la WWE, a tre giorni scarsi dal PPV, ha annunciato solamente tre match. Indi per cui, dato che qua siamo nel fantabooking, vado a costruirmi la mia card ideale per questo HIAC:

Scena Backstage: Cedric Alexander si lamenta con un addetto stampa perché AJ Styles non ha voluto difendere il titolo USA contro di lui perché è un codardo; Styles compare alle spalle di Cedric e, punto nell’orgoglio, lo informa che gli concederà un rematch, ma solo se riuscirà a battere i suoi fidi compari

2 on 1 Handicap match Cedric Alexander vs Karl Anderson&DOC Gallows

Nonostante sembri tutto perduto, e nonostante subisca l’inferiorità numerica Cedric riesce prima a schiantare Gallows a terra fuori ring, poi a schienare Anderson di rapina. La vittoria va quindi a Cedric, ma ecco che AJ Styles compare alle sue spalle affermando che gli concederà il suo amato rematch proprio adesso

United States Championship match AJ Styles(c.) vs Cedric Alexander

Nonostante una resistenza maggiore del previsto, alla fine Cedric deve cedere alla Style’s Clash. Sembrerebbe che le opportunità titolate siano finite per lui . . . o forse no?

Single match Lacey Evans vs Natalya

Durante l’incontro, quando Nattie sembra sul punto di vincere, Lacey prende il microfono e le grida di aprire gli occhi, che ha tenuto in piedi la divisione femminile per anni e che ha ricevuto un decimo di quanto meriterebbe, che è stata tagliata fuori dalla Women Revolution ed è ora che combatta per se stessa. Al termine di questo promo struggente, le due si abbracciano e affermano che c’è un nuovo tag team femminile in città: campionesse di coppia tremate!

E a proposito di tag team: visto che siamo in vena di sfida, Bobby Roode e Dolph Ziggler lanciano una sfida aperta a qualsiasi team nel backstage, ma la sfida viene raccolta nientemeno che dagli AOP. Peccato che il match non inizi neanche perché gli AOP fanno piazza pulita degli avversari schiantandoli contro entrambi i tavoli di commento in simultanea. I miei ragazzi sono tornati e sono pronti a seminare il caos

Per concludere, dalla regia si accorgono che manca ancora una buona oretta per concludere lo show, così si indice un Gauntlet match con il palio una title shot al titolo Intercontinentale. Si comincia con Baron Corbin vs Chad Gable, con Gable che si fa beffe di Corbin per la poca resistenza del suo trono di cartapesta. Secondo match Gable vs Rusev, con Gable che riesce a vincere di rapina quando Rusev ha una crisi mistica in mezzo al ring pensando di essere nuovamente invischiato in una storyline stile triangolo amoroso (o “triangolo scemo”, per citare il buon Matteo Fumagalli). Il quarto incontro è un piccolo gioiellino tra Cesaro e Chad Gable, che questa volta vede vincere lo svizzero, il quale poi dovrà affrontare un redivivo Buddy Murphy, alquanto ferito nell’orgoglio per essere stato snobbato da Roman Reigns come tag team partner, ma non fomentato abbastanza per portarsi a casa il match. Si conclude con Cesaro vs Andrade, così, perché c’è sempre bisogno di buon sano wrestling.

Al termine dell’incontro, con vittoria di Cesaro, Andrade viene mazzulato da Brock Lesnar, che all’improvviso ce l’ha coi messicani, prossimamente lo vedremo dirigere un’orchestra di Mariachi con un sombrero in testa, in memoria dei tempi che furono.