Prendete questo articolo come una puntata bonus di “Ysmsc booka”. D’altra parte, Super Show-Down non è un PPV e questo, difatti, non è un editoriale. Non serio, almeno.
Pensavate che Super Show-Down fosse un disastro annunciato, nevvero? Pensavate che questi house show in Arabia Saudita fossero l’apoteosi dell’inutilità, vero? E invece non tutto è perduto, perché potrebbe esserci più di un modo per rendere questo evento, se non godibile, almeno passabile.
Braun Strowman contro Bobby Lashley: Strowman entra nel ring portandosi appresso la cintura verde vinta a Greatest Royal Rumble, prende un microfono e annuncia di essere stato il vincitore della più grande Rissa Reale di sempre, peccato che nessuno se lo ricordi; Bobby Lashley, però, vedendo la cintura, chiede che venga messa in palio durante il match e Strowman accetta. L’incontro si trasforma in una Royal Rumble a due uomini, che Strowman vince gettando Lashley contro un redivivo Lio Rush, comparso per aiutare inutilmente il suo vecchio amico.
Roman Reigns vs Shane McMahon: sorpresi dall’ottima reazione del pubblico durante il match precedente, Shane decide di copiare Strowman e mette in palio la sua coppa di Best in the World e per rendere il tutto più interessante rende il match un No Disqualification credendo di poter contare sull’aiuto di Elias e McIntyre; peccato che non abbia fatto i conti con tutta la famiglia Anoa’i, che interverrà durante il match per far vincere a Reigns la coppa di Best in the World. Poi tutti si renderanno conto che forse la cosa è un po’ esagerata e, per evitare ulteriori conflitti, la coppa verrà fusa e non se ne parlerà mai più.
Lars Sullivan vs Lucha House Party: si scopre che durante il match verranno assegnati i titoli di coppia di 205 live, così che gli LHP si giocano a morra cinese chi dovrà essere il tag partner di Sullivan ed a vincere è Kalisto. L’incontro viene vinto da Sullivan e Kalisto che diventano i primi campioni dei Cruiserweight. Drake Maverik irrompe sulla scena per revocare loro i titoli all’istante, ma i due riescono a convincerlo che, messi assieme, non arrivano al peso di 205 libbre; Maverik ci casca e li conferma campioni, mettendosi poi alla ricerca di R-Truth
Triple H vs Randy Orton: Il match verrà vinto da The Viper quando HHH si renderà conto di non poter eseguire il gesto della DX per non turbare il pubblico. Non potendo eseguire la sua classica taunt non sarà neanche in grado di connettere la Pedigree e, mentre sarà impegnato a inventarsene una nuova sul momento, verrà colpito da una RKO volante.
Finn Bàlor vs Andrade: indecisi su chi fischiare tra un messicano e un irlandese, gli arabi si allineeranno alla politica USA e fischieranno il buon Andrade. I due wrestler metteranno su una buona contesa, finché la telecamera non indugerà per un istante sul lato B di Bàlor, rivelando, sotto al costume, un lembo delle sue mutande arcobaleno. Ciò causerà successivamente scandalo e indignazione tra gli sceicchi; la cosa verrà risolta promettendo che d’ora in avanti i wrestler sotto il costume indossino solo mutande verdi e bianche con pugnali disegnati sopra.
Goldberg vs The Undertaker: prima del match entrambi si slogheranno una caviglia durante il riscaldamento e il match verrà annullato. Al loro posto salirà sul ring R-Truth per difendere il suo titolo 24/7, che cambierà possessore 27 volte nel giro di dieci minuti e sarà vinto anche da un arbitro, un cameraman e il figlio di uno sceicco che si trovava troppo vicino al ring.
Seth Rollins vs Baron Corbin: Corbin risulta l’ultimo campione 24/7 e propone l’unificazione del titolo con quello Universale e Rollins accetta. Durante il match, e dopo l’ennesimo finto infortunio alla gamba di Rollins, arriva Brock Lesnar pronto a incassare la valigetta, ma contemporaneamente arriva R-Truth che chiede il rematch per il suo titolo. Corbin attacca Lesnar per impedirgli l’incasso, Lesnar non la prende bene e asfalta Corbin, Truth lo schiena e si riprende il titolo, Rollins fugge zoppicando nel backstage.
Kofi Kingston vs Dolph Ziggler: la WWE si ricorda di che razza di performer sia Ziggler e gli concede finalmente la vittoria del titolo WWE. Kofi si consola facendo visita al sindaco di Gedda.
50 man Battle Royale: gli organizzatori dell’evento si rendono conto che cinquanta uomini sul ring non ci stanno, così vengono costretti a salirvi sopra uno per uno, rendendo di fatto il match una Royal Rumble. A vincere l’incontro, dopo essere rimasto defilato per tutto il tempo, è un lottatore mascherato che si rivela poi essere Sami Zayn, il quale è poi costretto a scappare per sfuggire al linciaggio della folla. La WWE risolve tutto assegnando la vittoria d’ufficio ad Hulk Hogan e promettendo per il prossimo evento in Arabia Saudita la presenza di Yokozuna. Samoa Joe viene messo immediatamente all’ingrasso per ricoprire il ruolo.