Dei tanti turn cui abbiamo assistito negli ultimi tempi, quello di Sami Zayn avvenuto ad Hell In A Cell è forse il più convincente e soddisfacente ch’io mi ricordi da un po’ di tempo a questa parte
Generalmente, credo che i turn in WWE avvengano per dare una rinfrescata a un personaggio che non sta funzionando oppure perché un wrestler ha fatto tutto quel che poteva fare in uno schieramento ed è il momento giusto di passare all’altro, in modo da fargli sperimentare un’attitudine nuova e, perché no, anche avversari nuovi contro cui scontrarsi. Il turn di Sami Zayn, invece, ha qualcosa che manca alla maggior parte dei turn: uno scopo, una direzione specifica, sembra frutto di un piano ben studiato, per una volta
Zayn non aveva di certo esaurito tutto il suo potenziale da face, non era mai stato visto come campione nel main roster, tanto per dirne una, ciò ha reso il suo turn inaspettato perché noi, abituati alla prevedibilità della WWE, credevamo che il suo percorso fosse già scritto: perdi contro tutto e tutti per un po’, finché non decidono di darti un percorso di redenzione che ti porta al successo; invece con Sami è accaduto quel che raramente si vede, il buono cede al diavolo tentatore e si porta sulla cattiva strada
Secondo punto, come dicevo, il turn sembra frutto di un piano preciso. Quante volte abbiamo visto turn che si riducevano a “prima combattevo contro i cattivi, adesso combatto contro i buoni”, o viceversa? Invece Zayn ha iniziato, sin dalla puntata di SmackDown post HIAC un percorso ben delineato, sapeva che cos’avrebbe fatto una volta cambiato bandiera, o almeno lo sapeva il booking team quando ha preso questa decisione
E poi i promo, i due promo visti nelle ultime due puntate di SmackDown sono stati qualcosa di spettacolare, quel misto di realtà e finzione che tanto ci solluchera, roba dal miglior The Miz di Talking Smack, accuse mirate, parole pesanti come macigni, riferimenti alla reale esperienza di vita di Zayn e a quella di Daniel Bryan, in quei promo c’è stato di tutto ed io non potrei essere più soddisfatta di così. Da quanto tempo non si vedeva un promo così convincente per giustificare il passaggio dalle fila dei buoni a quella dei cattivi? Ok, forse la mia celeberrima memoria da pesce rosso sta colpendo ancora, ma a me è parsa un’autentica boccata d’aria fresca
Credevo che Sami Zayn sarebbe rimasto nelle fila dei buoni a vita, lo confesso, sono stata poco lungimirante, non credevo possibile che per lui in programma ci fosse qualcosa di diverso dalla storyline dell’underdog alla Daniel Bryan, invece questo nuovo personaggio, sebbene sia appena nato, mi sta già piacendo alla follia, la WWE è riuscita a sorprendermi positivamente per la prima volta dopo tanto (c’è stata anche la sorpresa Mahal, ma qui si sta parlando, appunto, di sorprese positive)
Gli spunti per il nuovo duo dei K-olè (il nome non è mio, mi è stato suggerito sotto un report) sono molteplici, anche se attualmente sembrano aver intrapreso una lotta contro la dirigenza e direi che per il momento va bene così, tanto più che la zona titolo sarà occupata da Mahal ed i suoi sfidanti almeno per un altro paio di mesi, perciò ben venga questa lotta alla “Buona Authority” intrapresa dal duo canadese; se dovessi scegliere come proseguire, mi piacerebbe vedere i due a capo del Team SmackDown a Survivor Series, i quali porterebbero il team alla vittoria e potrebbero rinfacciare ancora una volta a Bryan e Shane di essere loro la colonna portante dello show blu ed il motivo per cui SmackDown ha successo, quest’idea della coppia odiosa di cui tuttavia non si può fare a meno la troverei ottima, forse potrebbe risultare una copia di quanto avvenuto in singolo con The Miz, ma credo che i personaggi siano abbastanza diversi tra loro per evitare quella spiacevole sensazione di già visto
Voi cosa ne pensate? Sto tessendo troppe lodi al turn di Sami Zayn? Sto cantando vittoria troppo presto? Oppure anche voi siete pieni di belle speranze per il nostro Sami in versione heel?