La vincitrice del primo e per ora unico Queen of the Ring Tournament (2021), Zelina Vega, è da poco tornata sugli schermi WWE dopo una lunga convalescenza durata sette mesi. La natura dell’infortunio non è mai stata chiarita; tuttavia, l’ex campionessa femminile di Tag Team è tornata a sorpresa durante la puntata di Smackdown del 7 ottobre, alleandosi con la stable Legado Del Fantasma e subentrando così a Elektra Lopez. Dal suo ritorno nella compagnia, sembra godere di molta più considerazione rispetto al passato, in particolare ora che le redini della federazione di Stamford sono state prese principalmente da Triple H e Stephanie McMahon, a seguito del ritiro di Vince McMahon. In una recente intervista per il podcast That’s Dope!, la Vega ha speso parole proprio sulla coppia Levesque-McMahon e su come vengono gestite ora le cose, tra taping e organizzazione dei promo.

Su come vengono gestiti taping e match

“Di solito sai già chi vincerà. Arrivi nel palazzetto e ti dicono con chi lotterai e così via […] Se poi ti collocano in una determinata storia, ci sono quelle piccoli dettagli e ti dicono tipo ‘Fai in modo di fare questo e quest’altro’, oppure ‘Assicurati di centrare questo obiettivo’ […] Per l’azione in-ring invece, principalmente la decidono i performer. Una volta che si sa l’abbinamento, i wrestler possono sia ripassare la coreografia prima del match o improvvisarla durante lo stesso. Dipende tutto dalla storia e dalla chimica che si ha con l’altro.”

Sulla costruzione dei promo

“Per i promo, l’esperienza ha un certo peso nella propria libertà creativa. A chi si è già fatto valere è concessa più flessibilità su cosa dire nei segmenti. Riguardo me, dato che [Triple H e Stephanie McMahon] mi conoscono bene, è tipo ‘Ci fidiamo già di te al microfono e sappiamo non dirai nulla che potrà metterci nei guai. Ti atterrai al tuo personaggio, eccoti uno scheletro di quello che ci serve, riempilo te’. Più o meno funziona così.”

Un modus operandi dunque più flessibile, che sembra andare in contrasto con ciò che è sempre venuto fuori negli ultimi anni riguardo la direzione creativa in casa WWE, con promo pesantemente scriptati, a parte rare eccezioni per pochi nomi. Un giudizio positivo che va ad aggiungersi ai già tanti commenti positivi degli addetti ai lavori sull’operato post-Vince McMahon.