Nell’ispido mondo del wrestling web è raro trovare, come quest’anno, un nome che metta tutti d’accordo, anche considerando il fatto che per il secondo anno consecutivo la major per eccellenza del wrestling, la WWE, fallisce i piani di mandare over come face Roman Reigns, oltre che una gestione a dir poco discutibile di Seth Rollins.
Indicativo che non ricevano neanche un voto da parte della redazione, nonostante l’elevatissima esposizione che hanno avuto. Roman Reigns con l’episodio della sospensione in estate si è auto sabotato, ma Seth Rollins ha mostrato, come se ci fosse bisogno, che lavorare da heel sia molto più facile.
Merito dunque a Dean “Ricamino” Ambrose che si prende ben dieci voti, dieci, e distanzia di moltissimo gli altri competitor che ad eccezione di Eddie Edwards, si frammentano in un singolo voto.
Ambrose è stato, con AJ Styles, l’anima dello show del martedì e cosa non da poco ha ingrassato il curriculum con un regno da campione a mio avviso importante, mettendosi dietro, Reigns e Rollins, non solo nella capacità di interpretare il ruolo di beniamino dei fan, ma anche statisticamente sconfiggendoli in uno dei più emozionanti match dell’anno.
Dean Ambrose è forse un personaggio mono dimensionale, che magari da gennaio a dicembre ha mostrato poco di nuovo, ma in questa era post-johnceniana dove il face è vilipeso in pubblica piazza, sempre e comunque, andando a ripescare atteggiamenti (passatemi il paragone arditissimo) di Pillman oppure Austin, nei limiti delle strettissime policy attuali della WWE, ha funzionato. E ha funzionato con una cintura alla vita, che quasi sempre per un face è la pietra tombale della creatività da parte dei booker.
Merito a Ambrose che si è letteralmente guadagnato e preso con la forza questo award, con una WWE totalmente sbilanciata a tentare di mandare over Reigns, Rollins e per il brevissimo periodo lo sfortunato Finn Balor, che si prende un voto, Ambrose ha dato senso a uno show come Smackdown quando tutti lo indicavamo come quello di serie B.
Voti sparsi per Eddie Edwards unico lottatore TNA presente nella corsa di questo premio.
C’è Goldberg, protagonista del discusso finale di Survivor Series, capace allo stesso tempo di farci ricredere che il suo ritorno non era solo una operazione commerciale per promuovere il videogioco WWE 2K17. Un voto nostalgico per John Cena, entrato nella parte finale della carriera, ma ancora capace di dare tantissimo.
Menzioni per i New Day che stabiliscono il record del regno più lungo come tag team, Sasha Banks la top face della categoria femminile per il 2016 e Zack Ryder e Heath Slater che quest’anno, in diverse occasioni e storyline hanno vinto un titolo totalmente insperato e impronosticabile all’inizio dell’anno.
Voti della redazione:
Dean Ambrose (10): Giuseppe Mangeruca, Giovanni Pitzalis, Matteo Iadarola, Francesco Scudiero, Luca Grandi, Vincenzo Sabatino, Sergio Poli, Vittorio Pisapia, Marsupilami, Corey
Eddie Edwards (2): ChristiaNexus, Mauro Sudati
Goldberg (1): Danilo Corvietto
Finn Balor (1): 8-Bit
John Cena (1): Matteo Bruno
The New Day (1): Girolamo
Sasha Banks (1): Giuseppe Calò
Zack Ryder (1): Angelo Gatti
Heath Slater (1): Edoardo del Principe