“L’epifania tutte le feste porta via”…le feste forse si, ma cara befana che vieni di notte con le calze tutte rotte, gli ZW Awards ancora non li hai archiviati del tutto. Quali improbabili dolciumi avete trovato stamattina nella vostra tradizionale calza? Carbone? Insulina? Più dolce di un torroncino allo strega e decisamente più integro di un Kinder Sorpresa, ecco a voi il conferimento del premio per miglior tag team dell’anno by ZW!
Ad aprire la busta contenente l’award per Best Tag Team una madrina d’eccezione, Iva Zanicchi…no, un’improvvisa urgenza fisiologica impedisce alla divina di aprire l’involucro! Fortunatamente da quelle parti passava Gianni Morandi, che svolge il suo ruolo istituzionale velocemente per poi andare a soccorrere la sua evaquante collega! And the winner is…

“Zona Wrestling!!! Don’t you dare be sour, clap for your world famous ZW Awards winners and feeeeel the power!”
It’s a New Day, yes it is. Anno memorabile per i campioni WWE più longevi della storia, che hanno avuto un 2016 decisamente da ricordare. Così come è giusto ricordare, onore al merito, gli inizi di questo tag team.
Big E come potenziale midcarder di rilievo abbandonato a se stesso dopo numerose sconfitte. Kofi Kingston prigioniero dello stesso personaggio, guardato con un certo affetto solo a causa di un singolo angle di anni addietro con Orton. Xavier Woods lanciato nel main roster con le stesse possibilità di successo che potrei avere io con Belen Rodriguez, accoppiato con Brodus Clay per poi cadere nell’oblio. Tre personaggi in cerca d’autore dunque, che propongono a Vince di creare una stable: senza girarci intorno, il lato razziale della questione comincia a puzzare sin da subito, con Woods novello Malcom X e tanti riferimenti alla NOD.

Abbandonato questo progetto a sfondo razziale, la WWE comincia a mandare in onda delle vignette stile gospel, in cui i nostri tre amati futuri Campioni assumono la fisionomia di predicatori da strada, intenti a professare la “power of positivity”. Ma la gimmick continua a stentare. Gli applausi, i sorrisi, la positività, i colori sgargianti sembrano avere un effetto quasi soporifero, ed il pubblico reagisce con la lama più affilata a propria disposizione: l’indifferenza. Poi il turn heel. Gli stessi applausi, gli stessi sorrisi, i riferimenti alla positività diventano insopportabili, capaci di generare un heat elevatissimo non cambiando, di fatto, quasi nulla della gimmick, e come tutti gli heel eccessivamente efficaci…il pubblico riturna il New Day, sostenendolo e spedendolo nel main event di RAW.

I match, il merchandise, gli angle con Stephanie e company, ed infine un secondo, eterno regno da Campioni consacrano una delle gimmick di maggior successo degli ultimi anni, nata dall’indifferenza e cresciuta a suon di applausi, movimenti di bacino ed assoli di trombone. Il New Day nel 2016 ha avuto l’anno della consacrazione, divenendo di fatto non il simbolo di una divisione, ma la divisione stessa. Come poter votare qualcosa di diverso?
E qui arriviamo ai secondi classificati. I Broken Hardys, specialmente grazie alla broken brilliance di Matt, sono divenuti in pochissimo tempo l’unico, vero motivo di interesse in TNA. In un contesto come quello del wresrtling attuale, dove per ricercare la diversità si scende spesso nel cattivo gusto o nel ridicolo, questo tag team (90% del merito, ripeto, va dato a Matt) si è reinventato creando una gimmick di successo, virale, adorabile, mandando over un drone, un suocero, una barca, un neonato ed uno scribacchino obeso. Impresa non da poco, se consideriamo quanto la TNA abbia perso in termini di visibilità una volta abbandonata Spike TV, prima con Destination America e poi su PopTV.

Concludo facendo una menzione di merito ai Revival ed agli Young Bucks, che verranno però trattati in altri awards decisamente più consoni. Essere tag team non è semplice al giorno d’oggi, così come non è semplice reinventare dinamiche complesse come quelle dei match di coppia: questa divisione nasce per dare “freschezza” agli show, a causa del ritmo decisamente elevato che possono raggiungere 4 performer piuttosto che due ed alla spettacolarità che possono assumere mosse combinate e ben coordinate. Ed a causa della diversità che è in grado di fornire, resta sempre e comunque un elemento essenziale negli show.

Voti della redazione:
1) New Day (10) ;
2) Broken Hardys (6);
3) Sheamus & Cesaro, Decay