Appesantiti dal cenone di natale? Annoiati dall’interminabile pranzo con i parenti? Nessun problema, ci pensiamo noi di Zona Wrestling a darvi un po’ di adrenalina, non può essere altrimenti quando c’è da assegnare l’Award per il momento più scioccante del 2016!
Il vincitore in questa occasione è stato netto, circa un redattore su due ha votato per la sorprendente vittoria di Goldberg su Lesnar avvenuta in un tempo record. Tra cinquant’anni quando ci verrà in mente il nome di uno dei due wrestler citati difficilmente non tireremo fuori dal cassetto dei ricordi la bruciante sconfitta subita da Brock, la debacle della Bestia che fino ad allora aveva distrutto ogni avversario incontrato sul ring.
Difficile catalogare questa scelta della WWE. Molti fan si sono arrabbiati, hanno usato i peggior epiteti per descrivere quel main event. Io appartengo all’altro schieramento, ovvero quelli che soprattutto a mente fredda hanno trovato geniale l’incontro (o dovremmo definirlo un angle?). Nelle settimane precedenti al match abbiamo visto spesso Lesnar e Heyman gongolanti che erano quasi preoccupati che Goldberg potesse uscirne a pezzi da una sfida del genere. Ormai ritiratosi non sembrava più ai loro occhi una minaccia, lo guardavano quasi con tenerezza prevedendo una facile vittoria. Come scrissi in un commento sul sito non c’è niente di più realistico di un favorito che viene sconfitto per aver sottovalutato l’avversario. Quante volte nel calcio si vedono squadrette di provincia che al cospetto di una grande riescono non sono a salvare la faccia ma addirittura a fare l’impresa?
Goldberg appena tornato non poteva partire con una sconfitta. Al tempo stesso Lesnar, quasi invincibile in chiave mark, in un incontro lungo non poteva essere sconfitto in modo pulito. Così si sono giocati la carta della sorpresa, l’arroganza pagata a caro prezzo, con Brock che non fa in tempo a capire di trovarsi d’innanzi a un avversario vero e subendo due finisher a inizio incontro viene subito battuto. Ognuno sia libero di ritenere quel main event una buffonata, ma secondo a me hanno trovato il modo di far quadrare tutto, oltre al fatto di regalare un momento scioccante che ogni appassionato di wrestling non potrà mai dimenticare. Nel sicuro rematch che avverrà immagino che sarà Lesnar a trionfare ristabilendo l’ordine naturale delle cose, come è giusto che sia.
Degno di menzione in questa categoria è senz’altro Shane McMahon, protagonista in ben due momenti scioccanti: innanzitutto per il ritorno inaspettato che ci ha fatto saltare dalla sedia a febbraio scorso, inoltre per quel volo fantastico dalla cima della gabbia compiuto a Wrestlemania 32. Lanciandosi verso l’Undertaker ci ha fatto vivere emozioni che sembravano ormai perse in un wrestling che non esiste più. Le strutture degli Hell in a Cell al giorno d’oggi sono ahimè spesso ridotte a un mero contorno, Shane invece prendendosi i suoi bei rischi ci ha voluto mostrare che si può fare di più.
Nella nostra classifica compaiono infine il debutto emozionante di AJ Style alla scorsa Rumble e la sconfitta di Reigns pulita subita a Battleground, non prevedibile per come era stato gestito il mastino dello Shield da qualche anno a questa parte.
In attesa che possiate gustarvi nei prossimi giorni i restanti Awards vi auguro un felice anno nuovo, sperando che vogliate continuare a passarlo qui con noi su Zona Wrestling!
– Goldberg sconfigge Lesnar in meno di due minuti (11): EdoCHF, GiovyY2JPitz, Francesco Red Monster Scudero, Luca Grandi, Danilo Corvietto, 8-Bit, Matteo Bruno, Sergedge, Marsupilami, Girolamo, Corey.
– Shane McMahon si butta dalla cima dell’Hell in a Cell (3): ChristiaNexus, Vittorio Pisapia, Giuseppe Calò.
– Ritorno Shane McMahon (3): Matteo Iadarola, Vincenzo Sabatino, Mauro Chosen One.
– AJ Style debutta alla Rumble (1): Giuseman.
– Reigns sconfitto pulito a Battleground (1): Tenshi Neko.
Sergedge – EH4L