Poche settimane fa, in una puntata del ZWRadio Show, si discuteva di 205 Live. In questa occasione uno di noi (in particolare Luca Grandi) ha espresso un semplice pensiero che mi è servito di ispirazione per questo blog, che in sintesi possiamo riassumere così: “tra tutti gli show di wrestling perché dovrei guardare 205 Live?”.

Difatti, dopo ore e ore spese, ogni singola settimana, a vedere Smackdown e Raw (un compito ineludibile per chi cerca di intrattenervi con il wrestling ogni settimana), Luca, saturo dal prodotto WWE, trovava sicuro riparo e conforto nella ROH e nella NJPW.

Il pensiero di Luca è assolutamente condivisibile e sono certo che molti di voi seguono la sua stessa strada.

Tuttavia, a mio avviso, esistano almeno 3  buoni motivi per convincervi a seguire e (magari) ad appassionarvi a 205 Live:

1) La durata dello show. 

Non siamo ipocriti: di questi tempi siamo stufi e stanchi di show lunghi e sconclusionati. Mal digeriamo le due ore di Smackdown e abbiamo, ormai, la nausea delle tre ore di Raw. Il pubblico pare voglia, di questi tempi, show corti e efficaci, privi di troppi orpelli. Una caratteristica, quest’ultima, che accomuna programmi di successo come NXT e Lucha Underground. Orbene, 205 Live dura, a stento, un’ora. Una sola rapida ora che, nel computo di un’intera settimana di wrestling, risulta quasi impercettibile. Lo show, tra un incontro e l’altro, passa rapido e prima che ve ne accorgiate sarete già alla conclusione, in attesa di una nuova puntata.

2) La qualità dei match.

205 Live è la rivelazione della stagione per quanto concerne la qualità dei match all’interno del panorama WWE (tolti i fantastici NXT Takeover). Ogni settimana lo show del martedì sera ci regala delle ottime contese, condite da mosse spettacolari e grande intensità sul ring. La diversità di lottatori e di stili di lotta presenti nel roster, così come la sostanziale eguaglianza di status tra i diversi wrestler, ci permette di godere di match incredibili, i cui highlights avrebbero meritato maggiore pubblicità e attenzione dalla stessa federazione. Come non citare Ali contro Murphy o, da ultimo, Murphy contro Kalisto. Certo, debbo ammettere che spesso gli incontri scadano nello “spottoso” (Celeste cit.) ma non poche volte hanno portato il pubblico a gridare a gran voce: “205!205!”.

3) La semplicità delle storyline. 

“C’è un campione e un titolo, lo vuoi sfidare? Sì, allora lotta finché non diventi il number one contender.” Ecco la sintesi, semplicistica ma efficace, delle storie a 205 Live, il leitmotiv che guida lo show insomma. Non ci si perde in assurde storie di figli ritrovati o di feticismo per i lobi delle orecchie, qui chi mena di più e meglio ottiene l’occasione per il titolo. E’ grazie a questo sistema che abbiamo visto l’avvicendarsi al ruolo di 1° sfidante di numerosi wrestler, creando sfide sempre nuove e interessanti. E’ così, altresì, che uno spettatore “distratto” o, più banalmente, stanco dal doversi ricordare e prestare attenzione a tutti gli intrecci narrativi, può trovare in 205 Live un vivo conforto. Il nuovo spettatore, in estrema sintesi, può approcciarsi, senza troppi patemi, allo show dei pesi leggeri.

In conclusione, spero di avervi convinto a concedere un tentativo a 205 Live, sicuro che non vi pentirete di questa scelta e pronto a ricevere (nel caso di concenti e assai insperate delusioni) le vostre vive lamentele in merito.

Claudio-