La Royal Rumble va agli archivi…un evento particolare a mio modesto avviso, che ha avuto picchi di assoluta bellezza e tanti momenti piatti, o poco comprensibili, non ultimo il segmento finale della rissa. Alla tastiera, schierato al centro della difesa in sostituzione di King Hunter affetto da una rara forma di varicella nasale, c’è Danilo: beccatevi sta review, e dite la vostra!
Last Man Standing for the IC Title: Dean Ambrose (C) Vs Kevin Owens
Avere il match della serata come opener ha sempre pro e contro. Il pro è che il pubblico (un ottimo pubblico, occorre dirlo) viene subito inserito nel “mood” giusto da Special Event…il secondo è che, volente o nolente, la serata subisce almeno un minimo un decrescendo che non è mai totalmente facile da gestire. In ogni caso i due ormai si conoscono a menadito, si sono affrontati numerose volte sia a Raw che negli SE che negli House Show (anche a Roma fu l’incontro della serata) e, grazie a questa stipulazione molto violenta, sono riusciti a suggellare una storia molto ben raccontata, dove ad emergere vincitore è stato, giustamente, Ambrose. Menzione di merito per la cannonball di KO sulla barricata, per il Northen Light Suplex assestato a DA sul tavolo e per il finale, ossia uno spintone di Ambrose ai danni di Owens su ben due tavoli impilati. Il Lunatic Fringe è stato bookato forte in vista del main event di Fastlane…che sia finalmente arrivato il suo momento? Infine sarò retrogrado, ma quanto avrebbe fatto un goccino di blood qui e li?
Winner: Dean Ambrose in 20’24”, “Ejaculatio Praecox” (7,5 / 10)
WWE Tag Team Championship: New Day (C) Vs The Usos
I New Day sono talmente bravi da heel, sono talmente capaci di intrattenere, sono talmente amati da mandare a donne di facili costumi anche la psicologia da match più spicciola. Gli Usos, teorici babyface di questa contesa, sono stati accolti con insofferenza dal pubblico desideroso, invece, di tifare per il New Day, un act teoricamente heel ma praticamente irresistibile. Il risultato è stato un match sufficiente nel complesso, ma estremamente ripetitivo e “non speciale” oltre che surreale in certi frangenti in cui, purtroppo, i fratelli Samoani si guardavano con fare interrogativo, incerti sul da farsi per suscitare una reazione positiva. I New Day hanno dunque sconfitto l’intera divisione tag team…che ci sia qualcun altro proveniente dal Sol Levante desideroso di rubare le loro monete giganti da 2 centesimi?
Winner: New Day in 10’58”, “BOOO-so!” (6 / 10)
US Championship: Alberto Del Rio (C) Vs Kalisto
Il curioso caso di Kalisto. Se l’etica e lo sviluppo tecnologico lo avessero consentito, nel 2005 la WWE avrebbe potuto clonare Rey Mysterio, mettere i suoi sosia creati geneticamente in criostasi e riproporli in modo ciclico ogni decennio, una volta “scaduti”. Purtroppo il mondo vero non è quello del film di Stallone “Demolition Man”, e la WWE ha dovuto sopperire a questo grosso problema acquisendo Samuray Del Sol e tramutandolo in Kalisto. Ok essere un luchador piccoletto, ok essere messicano, ok far riferimento ad Eddie e Rey ma acquisire alcuni spot proprio della leggenda mascherata, con il rischio di essere la sua copia carbone anziché la miglior versione di se stessi (come lo slide sotto la rima corda e l’impatto con il suolo) mi sembra un po’ eccessivo. Poi metteteci pure che il tono vocale dei due è IDENTICO e la confusione temporale che si genera nella mia testa diventa totale. Incontro comunque sufficiente, con qualche mossa forzata in modo eccessivo; strana la decisione di fare tre cambi di titolo in sei giorni: in tale periodo tutto il bel lavoro di Cena volto a ridare lustro alla Cintura è stato abilmente vanificato. Chapeau.
Winner: Kalisto in 11’30” “Rey Mysterio Jr… Jr.” (6 / 10)


Divas Championship: Charlotte (C) Vs Becky Lynch
Charlotte funziona divinamente come heel, lo sostengo da tempo immemore. D’altra parte il promo iniziale per presentare Becky, ripreso pari pari dal primo match disputato ad NXT contro la Banks valido per il titolo, l’ha resa un babyface ancora più efficace, complice anche la notevole differenza di stazza (Flair troneggia su tutte, e questo è un dato da non sottovalutare assolutamente). L’incontro è stato gradevole, le transizioni che portano all’armbar di Becky diventano sempre più creative e l’interazione tra le due è stata buona, non ottima a causa di qualche difetto di comunicazione…il finale ovviamente arriva in modo sporco, con Ric che utilizza la sua giacca sportiva per distrarre Lynch e costarle il Titolo. Nel post-match la Banks ottiene il secondo pop della serata per intensità (primo AJ, seconda la Banks e terzo il Triplo) e getta i semi per (forse) un match a tre proprio contro le due contendenti a Fastlane, prima del presumibile 1 vs 1 a Wrestlemania. Nulla da dire se non: era ora!!!
Winner: Charlotte in 11’40” “Finally!” (6,5 / 10)
Royal Rumble Match for the WWE World Heavyweight Championship
Mi metto alla tastiera pronto a valutare la Rumble, e la cosa mi riesce abbastanza difficile. Non perché non sappia valutare la rissa nel complesso o perché non voglia sminuire o esaltare un evento comunque storico, ma perché ci sono state tante mini storie valutabili in modo diametralmente opposto. La cosa estremamente positiva è che, almeno in apparenza, sono stati gettati tanti semi in vista di Wrestlemania in un humus decisamente fertile, mentre la cosa negativa è che i programmi sono stati eccessivamente impilati in ordine di priorità, svilendone immediatamente qualcuno allo scopo di rafforzarne altri. Ma procediamo con ordine. Innanzitutto il primo ad essere stato abbastanza protetto è stato Roman Reigns, sparito dalla Rumble per un lungo frangente prima di ritornare per la fase finale, dove è stato eliminato (in modo troppo pulito) da HHH. Un altro leggermente protetto è stato Bray Wyatt, autore dell’eliminazione di Lesnar assieme a tutta la sua family…prima di essere spedito fuori da HHH. Stesso dicasi per Ambrose, autore di un’ottima Rumble ma eliminato, di fatto, in modo pulito anch’egli da HHH. Y2J è stato eliminato invece da Ambrose, seminando forse un programma che dovrebbe dare i suoi frutti a Wrestlemania, mentre AJ Styles, che avrebbe dovuto e potuto rimanere sino alla fine è stato eliminato senza troppi fronzoli da Owens, che a sua volta è stato spedito fuori dal rientrante Sami Zayn, a sua volta cancellato dall’equazione da Strawman, anch’egli bookato in modo molto forte. Su tutti, comunque, la gestione di tre personaggi proprio non l’ho capita.
Il primo, come detto, è stato Styles: far esordire un personaggio di tale magnitudine (mi stavo per commuovere, ve lo giuro) con una SCONFITTA abbastanza casuale all’interno della Rumble è stata una scelta, a mio avviso, barbina. Poteva essere eliminato da uno sforzo di gruppo, poteva autoeliminarsi qualcuno, e non essere semplicemente buttato fuori da Kevin Owens che, nemmeno a dirlo, è sembrato subito rapito dalla prossima faida con Zayn. Il secondo è stato Lesnar: ok non fargli vincere la Rumble, ok anche preparare la faida con la Wyatt Family in vista di Wrestlemania…ma oggettivamente tornare mestamente nel locker room senza nemmeno un briciolo di voglia di vendicarsi dell’ingiusta eliminazione subita mi è sembrato decisamente qualcosa che il character della Bestia non avrebbe mai potuto fare. Il terzo è HHH, e qui ci sarebbe davvero tanto da dire. Non mi ha dato fastidio la sua vittoria, in quanto stiamo comunque parlando del top heel della federazione, tolta Stephanie dall’equazione. Non mi ha dato fastidio la conquista del Titolo a 46 anni, in quanto stiamo comunque parlando di un worker OVER eccezionalmente integro nello spirito e nel corpo. Ciò che non ho gradito assolutamente è stato il fatto che HHH abbia vinto in modo pulito, eliminando sia Reigns che Ambrose, ossia il futuro della tua federazione, in modo forse furbo, ma assolutamente non sporco. In particolare nella final 2 HHH ha beffato Ambrose in modo cristallino, lasciando ben poche attenuanti al Lunatic Fringe: anche quando deve bookarsi da heel, HHH proprio non ce la fa a concedere nulla alle sue controparti, e questa cosa non l’ho assolutamente gradita, lui non la cambierà mai e sarà sempre e comunque priva di alcun senso logico.
Winner: HHH in 1h01’48” “Triplo Vecchio fa buon brodo” (6,5 / 10)
Considerazioni Finali
Avendo già speso molte parole, mi sento di poter definire questa Rumble come una montagna russa di emozioni. Gli ingressi a sorpresa, l’esordio di Styles, il ritorno della Banks e quel bellissimo match iniziale hanno fatto si che in generale il pollice sia comunque volto verso l’alto, ma l’undercard abbastanza piatto e la gestione finale della rissa hanno inciso penalizzando leggermente la valutazione complessiva. Comunque oh, meglio della ciofeca propinataci negli ultimi due anni!!!
Voto complessivo al PPV (6,5 / 10)