La GCW sta vivendo un momento di grande ribalta internazionale e nel wrestling USA: diversi talenti emergenti stanno uscendo dal suo Roster e diversi atleti stanno vivendo una nuova giovinezza nella federazione guidata da Brett Lauderdale.
Al momento la GCW ha in particolare tre atlete che stanno dando una nuova immagine, a livello mediatico alla compagnia e stanno dimostrando il loro potenziale che, da altre parti, forse non è stato o non viene valorizzato quanto meritano.
Partiamo dall’attuale Ultraviolent Champion, Rina Yamashita: classe 1989, sui ring di mezzo mondo da quasi 10 anni, allenata da Shimono, lottatrice pluricampionessa del decennio scorso, la Deathmatch Amazon, dopo una proficua carriera nella galassia Joshi e del Puroresu condita da numerosi titoli, è approdata nel 2021 in GCW (ed è apparsa sui nostri in Italia lo scorso anno in SAJ) e dalla scorsa estate ha letteralmente asfaltato ogni avversario sulla sua strada, sconfiggendo Alex Colon – che per tre volte ha detenuto quella cintura – e con un regno al momento fra i più lunghi in GCW con quella cintura.
L’altra campionessa è Masha Slamovich: Classe 1999, con trainer atleti come Amazing Red o Chigusa Nagayo, ha debuttato quasi 7 anni fa sul ring, facendosi notare presto sul ring delle Indies USA.
Da lì l’approdo a IMPACT e in GCW: a IMPACT Masha sembrava l’atleta giusta per togliere il titolo a Jordynne Grace prima e Mickie James dopo, ma la cosa non è accaduta; è invece riuscita a detronizzare come GCW World Champion nientemeno che Nick Gage, pluricampione in GCW e detentore tre volte del titolo massimo.
Masha al momento sembra essere una campionessa mondiale molto credibile (e detiene in contemporanea altri 5 titoli) e sta forse dimostrando a IMPACT che un giro titolato se lo meriterebbe; c’è rischio che qualcuno veda più lungo di quanto ha fatto Anthem e che freghi, come accaduto in passato (qualcuno ha detto Chelsea Green o Tenille Dashwood?), la possibilità di avere la Slamovich come Campionessa e immagine della federazione, cosa che la GCW invece non ha avuto problemi a fare appena possibile.
L’ultima, anche se al momento non ha vinto titoli in GCW, è – non ne faccio un mistero – la mia preferita nel panorama Joshi attuale: Maki Ito.
La Fired Idol, classe 1996, mi ha conquistato fin dalla sua prima apparizione in AEW (che mi ha convinto a ripescarmi i suoi Match in TJPW): fra tutta la pattuglia Joshi arrivata nella federazione di Tony Khan, credo che la Ito sia fra le migliori viste e con quelle con l’appeal e le capacità di interagire col pubblico migliori.
Infatti, anche in questa occasione, la GCW sembra aver visto lungo e ha ben pensato di affiancarla a un veterano come Nick Gage, con cui ha costituito un Team (con un nome fantastico – Maki Death Kill) che, secondo me, potrebbe arrivare anche alle cinture in breve tempo.
Tre donne e tre lottatrici che stanno dando una nuova immagine a una federazione che sembra trovare gusto e capacità di reinventarsi, passando da una origine estremamente ultraviolent e hardcore, a una compagnia che sta diversificando il suo prodotto e dando spazio anche a categorie e stili di lotta molto diversi dalle sue origini.
Foto © GCW & aventi diritto
Enrico Bertelli “Taigermen”