"Questa è la Road to WrestleMania peggiore di sempre". Frase che si sente sin troppo spesso ultimamente, è davvero così? Parliamone.

Tra i vari commenti che voi fidati lettori riportare su ZonaWrestling, da un po' il più ridondante è “questa è la Road to WrestleMania peggiore degli ultimi anni”, seguito a ruota da “questa sarà la WrestleMania peggiore di sempre”, commento che in realtà spunta fuori più o meno ogni anno, lasciatemelo dire, spesso e volentieri siamo troppo pessimisti nei confronti di questo PPV e, tirate le somme, dobbiamo ammettere che in fondo lo spettacolo non è stato male, WrestleMania 30 ne è un esempio lampante.Tuttavia mi sono resa conto di quanto questi due commenti siano profondamente diversi. Di fatto, la maggior parte degli utenti si lamenta non tanto della card di WrestleMania in sé, quanto per come ci siamo arrivati, quanto per gli show settimanali che la WWE propone per prepararci al grande evento.

Spesso e volentieri ci siamo lamentati di come a delle storyline potenzialmente interessanti non siano seguiti dei match altrettanto soddisfacenti, ma se questa affermazione è vera allora il suo opposto lo è ancora di più: la bellezza di un match può essere pesantemente inficiata dalla storyline che ha portato ad esso?

Più scorgo la card ufficiale di WrestleMania, più mi rendo conto che quasi tutti i match, sulla carta, potrebbero essere molto buoni, ma le storyline che gli fanno da contorno sono talmente mal gestite che i fan, pur riconoscendo la qualità puramente “tecnica” dei match, ne rimangono comunque insoddisfatti.

Analizziamo assieme la card:

Un ipotetico, non ancora ufficiale, Thriple threat Tag Team Championship match tra gli UpperFact, i Los Matadores ed i New Day, match che originariamente avrebbe coinvolto anche gli Usos e che rischia seriamente di finire nel pre-show. Il match potrebbe regalare diversi spot d'impatto grazie alle abilità dei Los Matadores ed il livello verrebbe mantenuto costantemente alto da Cesaro&Kidd. Tuttavia la costruzione di questo match fa acqua da tutte le parti: due tag team senza un minimo di credibilità vengono di peso gettati nella contesa facendo passare i campioni di coppia come delle emerite teste di meenchia, diatribe coniugali messe lì giusto per mettere in dubbio la stabilità del team dei campioni, gli Usos che hanno monopolizzato la scena attorno ai titoli per qualcosa come un anno e mezzo e che quando si infortunano si scopre che la categoria tag team in WWE praticamente non esiste, in tutto questo gli Ascension, che già di per sé avevano grossi problemi, vengono gettati nel main roster come carne da macello, i Lucha Dragons debuttano solo a Main Event ed un team da poco riformatosi come i Prime Time Players non riceve considerazione alcuna.

Intercontinental Championship Ladder match: spettacolarità? A più non posso. Stipulazione? Azzeccata. Wrestler di alto calibro? Non tutti, ma ci sono. Finalmente un giusto riconoscimento a questa cintura? Sì. Tutti contenti? Assolutamente no.

Breve parentesi: a me piace il fatto che si stia dando tutta questa importanza al titolo Intercontinentale, è dall'unificazione dei due titoli massimi che la gente spera che in questo modo i titoli secondari acquisiscano un minimo di prestigio, per cui evitate commenti del tipo “eh ma prima a nessuno fregava nulla di quella cintura, perché adesso tutti la vogliono?” perché da qualche parte bisognerà pur cominciare, signora mia!

Ma . . . a molti ha fatto storcere il naso che un nome come Daniel Bryan sia stato inserito, quasi a caso, in questo Ladder match, ci si è chiesti perché inserire Stardust e rinunciare così al feud col fratello, perché inserire un nome come R-Truth, che a me sul ring piace tanto, ha quasi cinquant'anni e gira come un bayblade, ma in effetti non ha uno status più alto dei New Day o dei Los Matadores. Inoltre la costruzione della faida ha scontentato molti appassionati, che non hanno gradito i segmenti in cui tutti si rubavano la cintura come dei bambini o il fatto che chi entrasse (illegalmente) in possesso del titolo avesse di diritto un posto nel Ladder match.

André the Giant Memorial Battle royal: molti nomi sono finiti nella lotta per il titolo Intercontinentale e si teme il classico polpettone di jobber a caso, con dominio quasi totale dei giganti senza paura (nel senso che non ne incutono). I più temono che sarà difficile regalare un grande WrestleMania moment come quello proposto lo scorso anno con la vittoria di Cesaro, senza contare che lo svizzero non ha per nulla beneficiato di quella vittoria. L'unica speranza per tutti sembra quella di vedere Mizdow prendere finalmente Miz a calci nel Money maker.

United States Championship match: la WWE ha decisamente tirato tutto troppo per le lunghe, come se volessero farci credere che John Cena non avrebbe avuto il suo match a WrestleMania, i promo patriottici di Johnny Boy sembrano rendere il personaggio ancor più stantio del solito, sebbene almeno Cena abbia mostrato una parte più, se non vogliamo dire cattiva, aggressiva di sé. Il modo in cui Rusev ha dato a Cena il match non sta ne in cielo ne in terra: il match in cambio della libertà di tenere un promo? Really? Perché cos'altro avrebbe fatto Rusev da quando ha . . . debuttato in WWE? Aggiungiamoci anche che i più credono che Cena vincerà e Rusev non riuscirà a rialzarsi dalla batosta subita.

Divas tag team match: Anche qui abbiamo due delle lottatrici migliori del main roster contro una campionessa che ha mostrato alcuni miglioramenti e . . . vabbuò, Brie non contiamola. Ennesimo match che potrebbe dare tanto, ma che lascia insoddisfatti: perché il Divas Championship non verrà difeso? Perché AJ Lee e Paige dovrebbero allearsi per poi, prevedibilmente, turnare l'una contro l'altra “di nuovo”? Tu dirai, mostrare quattro culi è meglio che mostrarne due, ok, cara WWE, porca che non sei altro, ma di culi ne mostravi sempre quattro anche trasformando il match in un Fatal 4 way. Tanto dopo il match tra le Divas con tutte le componenti del roster non riuscirai più a mettere assieme così tanti culi in una volta sola, rassegnati!

The Undertaker vs Bray Wyatt: i due personaggi si prestano divinamente ad un confronto, ma la WWE decide di non farli mai interagire fino al match vero e proprio, lasciando tutto in mano a Bray Wyatt che deve vedersela con fulmini che piovono dal cielo come nel periodo 2004-2006

Triple H vs Sting: il feud piace, il feud convince, il feud ci sta, il match sarà spettacolare, ma anche qui la quasi totale assenza del personaggio di Sting rende la faida incompleta, tanto che in alcune puntate (vedasi quella del 9 marzo) Triple H manco appare a Raw, che non è che possa fare sempre tutto lui. Che poi, appena Sting si spende a dire due parole lo fanno andare in onda nel post-show, son dei geni.

Randy Orton vs Seth Rollins: anche qui, si sapeva più o meno da quando Rollins ha Curbstompato la faccia di Orton che si sapeva che questo match prima o poi sarebbe accaduto, perché tirarla così tanto per le lunghe? Perché far tornare Orton e lasciarlo per due settimane affianco all'Authority? Perché far fare a Seth Rollins la figura del fesso che crede veramente che Orton si sia lasciato tutto alle spalle?

Brock Lesnar vs Roman Reigns: dato che non posso fare un intero editoriale su questo match, me la sbrigo alla veloce. La storia di per sé sarebbe delle più classiche, ovvero la nuova leva riesce finalmente a scalzare il cattivo che sembra imbattibile. Sapete da soli perché non volete questo main event, non è di questo che voglio parlare, bensì del fatto che anche la costruzione del feud è stata deludente: Roman Reigns ha interagito pochissimo Brock Lesnar, ma anche con Paul Heyman il quale, non avendo quasi mai Lesnar a disposizione, ha dovuto portare avanti il feud praticamente da solo, i promo di Roman Reigns sono stati brevi e prevedibili, (e, tra tante cose, lasciatemi dire che il motto “I can, I will” è l'ultima cosa di cui dovremmo lamentarci) tutto il mondo ha dovuto tessere le lodi di Reigns perché altrimenti il samoano rischiava di non essere tifato abbastanza, insomma, una faida piatta e poco entusiasmante, tenuta in piedi solo grazie alle abilità microfoniche di Heyman.

In conclusione, non sono preoccupata del livello dei match che WrestleMania proporrà, su quelli so che la WWE difficilmente riesce a toppare, inoltre sono certa che la WWE mi regalerà quei due o tre momenti che non mi aspettavo, quei momenti inattesi che ti fanno saltare dalla sedia quanto basta per deciderti a vedere la WWE per un altro mese ancora. No, non credo che sia della card che la maggior parte della gente si lamenta, ma del “come” siamo giunti ad avere questi match e di come le varie faide sono state portate avanti, una pecca che, forse, potrebbe incidere negativamente persino sulla valutazione degli incontri in sé.

WrestleMania peggiormente (peggiormente??) costruita degli ultimi anni? Credete sia davvero così? La buona riuscita di un match può far perdonare una costruzione dello stesso che fa acqua da tutte le parti? La spettacolarità di un Ladder match può far passare sopra al fatto che alcuni nomi non dovrebbero trovarsi lì? L'assenteismo di un wrestler può essere perdonato se poi il match risulta soddisfacente?

Lasciatemi dire che, ancora una volta, la WWE dimostri che il wrestling non è fatto unicamente da due performer che si scontrano su di un quadrato, perché quei due performer, messi lì, non significherebbero niente se non ci fosse una storia, una bella storia, che li ha portati a trovarsi l'uno di fronte all'altro.

Stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che ho detto la mia

Ysmsc.

P.S. : Segnalo, come ispirazione finale a questo articolo, il video “Wrestling isn't wrestling", pubblicato pochi giorni fa da Uptomyknees.

P.P.S. : Dato che ho utilizzato il termine nell'articolo, già che ci sono vi segnalo la pagina facebook “Raccolta statistica di commenti ridondanti”, buttateci un occhio.