Durante l’ultima puntata di AEW Dynamite, abbiamo visto un confronto al microfono fra CM Punk e il campione mondiale “Hangman” Adam Page, in cui quest’ultimo ha rivelato che le ragioni dietro al suo astio per il Second City Saint sono personali: Page vuole difendere lo spogliatoio della AEW da Punk. A Wrestling Observer Radio, Dave Meltzer e Bryan Alvarez hanno analizzato il segmento paragonandolo alla rivalità svoltasi nel 1997 fra Shawn Michaels e Bret Hart.

Come Bret e Shawn

Per me questo è stato quasi come – e non dico che siano allo stesso livello di qualità – mi ha ricordato di quando Bret Hart e Shawn Michaels nel 1997 hanno fatto un faccia-a-faccia, probabilmente strutturato in questo modo: più sai [cosa c’è dietro], più capisci. Quando Bret e Shawn fecero il loro promo, io sapevo tutto ciò che stava accadendo nel backstage. E mi ricordo che mentre lo vedevo pensavo ‘Porca p****na’. Non è che sia uno shoot, ma c’è un livello di realtà in questo che i telespettatori non colgono. Questo aveva la stessa atmosfera”.

Il discorso di Page

Alvarez ha poi riepilogato il promo di Page, dicendo: “Non l’ho riassunto per iscritto, ma ha essenzialmente detto che CM Punk, che fuori ed in TV è una brava persona, sarebbe un pezzo di m**da nel backstage. Questo è essenzialmente ciò che ha detto… Page ha anche specificato che non avrebbe preso a calci Punk solo per se stesso o per il titolo, ma l’avrebbe fatto per tutto lo spogliatoio