L’ultima volta che lo avevamo visto lottare in un ring di wrestling era nel 2014. Era la Royal Rumble di quell’anno e per CM Punk si prospettava una “normale” Road to WrestleMania, lontana dal main event a cui pensava di aspirare dopo tanti sacrifici. Un momento in cui tutti i nodi vennero al pettine per lui, che decise di lasciare la WWE ed il wrestling per provare nuove carriere. Lo abbiamo visto attore, autore di fumetti, opinionista di wrestling e persino lottatore in UFC. Oggi ad All Out è arrivato il momento di rivederlo all’opera nell’arte che lo ha reso grande: il pro wrestling.

Un avversario tosto all’esordio: Darby Allin

Punk si presenta con degli inediti pantaloni lunghi e la prima cosa che fa, davanti ad un Darby Allin seduto come al suo solito di fronte al paletto è inginocchiarsi nella famosa posizione della pipe bomb. Il match può partire. Nella sua Chicago, CM Punk ha affrontato un agguerritissimo Darby Allin, più giovane e più preparato fisicamente rispetto al quarantaduenne dell’Illinois.

Malgrado Punk sia un po’ appesantito mette in piedi un ottimo match con Allin, che si becca anche la primissima GTS della nuova avventura professionale di CM Punk. Una Go To Sleep che non vale la vittoria a CM Punk perché è così potente che sbalza via dal ring Darby, che risale solo dopo che l’arbitro lo aveva quasi squalificato per count out. Un modo per far rifiatare i due, che non si sono presi molte soste durante la sfida.

Il finale è stato molto acceso, con Darby Allin e CM Punk che si sono scambiati diverse mosse distintive sfiorando la vittoria entrambi nel giro di una decina di secondi. Alla fine di questi scambi infuocati è stato CM Punk a vincere, mettendo a segno una terza GTS su Darby Allin, questa volta bastevole a stendere l’ostico avversario.

Dopo il match è arrivato anche Sting sul ring, mentre Darby Allin era ancora per terra steso dalla GTS di CM Punk. La leggenda ha stretto la mano a CM Punk in segno di rispetto, quindi ha aiutato Darby Allin a rialzarsi. Alla fine CM Punk ha teso la mano allo sconfitto Allin che seppur dolorante ha ricambiato il gesto. Nessun tradimento, nessun litigio, nessun turn. Il ritorno di CM Punk si risolve in modo tranquillo.