In AEW ci sono pochissime pause, mandato in archivio Forbidden Door è già tempo di riprendere alcune questioni in sospeso, tra queste sicuramente il duro confronto tra la Jericho Appreciation Society da un parte e il Blackpool Combat Club con Eddie Kingston, Santana e Ortiz dall’altra. A sostituire Bryan Danielson infortunato, anche stanotte è stato Claudio Castagnoli, diventato membro a tutti gli effetti del BCC.

Il disappunto di Kingston

Il Blood & Guts match è iniziato ufficialmente solo quanto tutti e 12 gli atleti hanno fatto il loro ingresso nella doppia gabbia, ma sin dalle fasi iniziali con Castagnoli e Sammy Guevara impegnati sul ring nessuno si è risparmiato e ben prima dell’inizio del match il sangue ha cominciato a scorrere a causa dell’utilizzo di svariati oggetti tra sedie, forchette, vetri, mazze avvolte nel filo spinato, puntine da disegno e persino spiedini usati come scalpelli da Jon Moxley. L’ultimo ad entrare è stato Eddie Kingston che con la sua kendo stick ha cominciato a fare piazza pulita.

Non sono mancati neanche i tavoli, dentro al ring a finire schiantato su un tavolo è stato Jack Hager e purtroppo non è mancato neanche un infortunio, con Santana costretto ad abbandonare per un problema al ginocchio. Come normale che sia in questo tipo di match a regnare è stata la confusione e si sono formati piccoli gruppetti, a catturare l’attenzione sono stati Jericho e Kingston che si sono spostati sul tetto della struttura, lì sono stati raggiunti da Sammy Guevara che però è stato lanciato giù dalla gabbia su dei tavoli. Sopra la struttura è salito anche Castagnoli, che ha regalato ai fan una swing su Jericho ad alta quota, infine ha intrappolato il sopraggiunto Menard in una sharpshooter, portandolo a cedere prima che Kingston facesse lo stesso con Jericho dopo averlo chiuso nella stretch Plum. Una vittoria che ha lasciato un po’ di amaro in bocca al Mad King che voleva chiudere lui il match e stava per farlo.