Alberto del Rio e i suoi mal di pancia per rimanere in federazione; quale il suo futuro? Ce ne parla Marsupilami nel suo editoriale.

 

Negli ultimi 10 giorni, l'argomento di discussione principale su tutti i principali siti di wrestling al mondo, compreso il nostro, è stato l'addio improvviso e clamoroso di CM Punk che, non contento delle decisioni del booking in merito al suo personaggio, ha preso baracca e burattini e ha salutato tutti a poche ore se non minuti dall'inizio della puntata post Rumble di Monday Night Raw.

Nei giorni successivi si è scatenata la bagarre nei commenti e anche nei vari editoriali su come interpretare questo gensto senza dubbio inatteso e dalla magnitudine importante per i piani della federazione; tuttavia sempre la settimana scorsa è cominciata a girare la voce su come un altro lottatore di medio\alto livello stia meditando di non confermare il suo contratto alla scadenza dello stesso a metà anno e di passare ad altro.

Stiamo parlando di Alberto del Rio , il cui contratto sembra che vada a esaurirsi verso la metà dell'anno in corso e si dice che il ragazzo messicano abbia esplicitato a diverse riprese il suo malcontento per la sua gestone e una serie di dubbi sul fatto se rinnovare o no il suo impegno di lavoro con la federazione di Stamford.

In effetti, se andiamo ad analizzare il suo percorso all'interno della WWE troviamo una serie di stop and go, accelerazioni violente e decelerazioni brusche che non hanno fatto forse benissimo al personaggio, fino a portarlo alle difficoltà attuali.

Se torniamo infatti al 2010 e al momento del debutto del figlio di Dos Caras vediamo come ci era stato presentato un personaggio potenzialmente molto interessante e con un tono di novità: infatti vedevamo nei promo come ci fosse presentato un uomo ricco, come tante altre volte ci era già capitato in passato, ma non di origini americane ma direttamente dal Messico, cosa nella realtà non impossibile ma perfetta nel mondo del wrestling per creare da subito forte heat nei suoi confronti da parte del pubblico americano. E la cosa per il primo periodo ha funzionato anche bene, grazie a una presentazione perfetta fatta di macchine lussuose e al presentatore personale, il buon vecchio Ricardone Rodriguez che dava il pacchetto completo, portando il buon Del Rio fino alla vittoria a sorpresa della Rumble del 2011, seppure in una delle edizioni meno memorabile della Rissa Reale.

Da qui poi sono cominciati i problemi, con il mancato incasso della vittoria della Rumble a Wrestemania contro Edge(seppure con tutte le scusanti del caso), per poi passare a un incasso bladissimo della valigetta del Money in the Bank nell'estate seguente e a seguire con i suoi regni di campione che non sono mai stati incisivi nè interessanti(il tremendo feud con Sheamus) e con un turn face al limite del tragico, in cui quello ad andare over fu Ricardo e non il messicano e per cui fu necessario un turn heel quanto mai repentino, aiutato anche dalla sfiga che ha colpito il buon Dolph Ziggler nel momento di lancio definitivo.

Questa gestione ha portato al sostanziale disinteresse del pubblico nei suoi confronti che non riesce ad aver nessun tipo di reazione nei suoi confronti e i suoi incontri passano sempre poco interessanti in televisione, senza mai un guizzo e una attrazione particolare. Esemplare a riguardo è l'utilizzo delle ultime settimane in cui Alberto è stato usato sostanzialmente come carne da cannone per il rientro di Batista

Arrivato a questo punto, capiamo cosa è andato storto nella gestione di questo lottatore. Dopo l'inizio molto buono anche sul ring il suo comportamento sul quadrato è andato in calando, con match abbastanza monotoni e monocordi, generando tendenzialmente noia nei suoi incontri. Anche il suo personaggio non è mai stato sviluppato in maniera convincente e interessante, lasciando assolutamente identico a quanto visto nei primi video. Per prendere un esempio simile, il buon JBL venne lanciato dal nulla nel 2004 come riccone e piano piano venne costruito in maniera intelligente e interessante, con ogni settimana un piccolo pezzo di puzzle che andava ad aggiungersi e che dava ogni volta motivi al pubblico di odiarlo e fischiarlo. Con Del Rio nulla di ciò è stato fatto e questo ha portato al personaggio a diventare stantio molto rapidamente. A questo dobbiamo aggiungere una non irrestistibile abilità al ring, più che altro dovuta a una mancanza di intensità nell'esprimere i concetti; non per esser ripetitivo, ma le espressioni facciali, il tono di voce e il modo di portare i promo è stato spesso monocordo, con quel concetto di "Destiny" ripetuto all'infinito ma senza mai aggiunger nulla a quanto già detto nelle settimane prima e portando il pubblico a fischiarlo non tanto per i concetti ma per la noia provata nel mettersi all'ascolto dei suoi segmenti.

A condimento di tutto ciò aggiungiamo il peccato gravissimo di aver svuotato tutto ciò che aveva portato al successo iniziale del personaggio di Del Rio; via le macchine, via l'annunciatore, ora come ora Alberto non ha nulla che fa capire chi o cosa sia, in un limbo enorme sotto tutti i punti di vista, e sfido voi a definire esattamente che personaggio sia quello del messicano, in quanto non ha alcuna tipa di caratterizzazione e di punto di interesse visibile.

E' difficile capire quale possa essere il futuro in questo momento per Del Rio nella federazione; innanzitutto è tosto capire quale e se ci possa essere un posto per il lottatore messicano nella imminente Wrestlemania, perchè tutti i posti importanti sono già stati presi e non sembra che ci si spazio al momento per aver un match nel ppv principale dell'anno. La soluzione migliore potrebbe essere un match a più uomini ma che per ora non è all'orizzonte una soluzione di questo tipo.

Ancora più complesso può essere capire il futuro dei prossimi mesi. Il problema per Del Rio, ma anche per altri lottatori come Sheamus, sarà di ricollocarsi in maniera interessante in un roster con un solo titolo principale; fino all'unificazione, infatti, questi lottatori giravano tranquillamente attorno alla seconda cintura principale, senza generare particolare interesse va detto, ma garantendo ai lottatori di questa fascia uno spazio ben definito e anche spazio nei PPV, che ricordiamo valgono bonus ai wrestler che partecipano. Invece, con questa nuova struttura di titoli, e anche la novità del Network che dovrebbe ristrutturare i compensi dei lottatori, potrebbe essere difficile per Del Rio rimettersi in fila, magari dovere rientrare nel livello di coloro che lottano per i titoli di seconda fascia o anche in un tag team. Di sicuro, se questo sarà il caso, il tutto dovrà passare necessariamente per una ricostruzione completa del personaggio, ridandogli elementi interessanti e nuovi e rinfrescando in maniera anche drastica quello che viene proposto sugli schermi.

La mia impressione però, in conclusione, è che per Alberto Del Rio il booking team abbia gettato la spugna e non abbia più piani per lui, usandolo solo il minimo indispensabile per le proprie esigenze ma senza voler dare troppo peso a queste decisioni; il lottatore stesso sembra essersene conto e ormai si sta trascinando lentamente verso la fine del contratto e credo che non siano altissime le possibilità di una sua rifirma. Del resto, il ragazzo ha oramai 36 anni compiuti e in Messico di sicuro potrebbe vivere di rendita grazie al cognome pesante e ai passati trionfi e non mi stupirei di vederlo passare a una dorata pensione nel paese natio chiudendo, con immagino diversi rimpianti, la sua parentesi nel mondo WWE.