Bobby Fish si è unito all’AEW lo scorso anno subito dopo il suo licenziamento dalla WWE: con l’arrivo di Kyle O’Reilly, c’è stato il ritorno dei reDragon, storico team formato proprio da O’Reilly e Fish. Dopodiché, con l’aggiunta di Adam Cole, l’AEW ha deciso di puntare forte su una riedizione della Undisputed Era sotto le proprie insegne, ma ciò non è andato come tutti noi speravamo. Infatti, dopo il turn della fazione ai danni degli Young Bucks non c’è stato più nulla, un po’ per i guai fisici patiti da Cole e O’Reilly, un po’ perché Fish si è silenziosamente allontanato dalla compagnia.

Occasione sprecata

Parlando a “The Ten Count” su NBC Sports, Fish ha dichiarato di essere convinto che la AEW

non sia riuscita a sfruttare al meglio i reDragon, né tantomeno l’aria competitiva che si respira nel backstage, affermando che ciò che accade nel backstage:

“Io penso che sia stata gettata la spugna. Ovviamente parto prevenuto. Ma bisogna capire subito il valore del talento che hai a disposizione. Dire che il progetto è stato “gestito male” è un gigantesco eufemismo. Eravamo un ottimo prodotto come gruppo e un ottimo prodotto come singoli, non bisognava mandare tutto all’aria.”

Fish inoltre ha parlato delle situazioni che accadono nel backstage che non generano alcun guadagno sia a livello economico che professionale. In particolare ha attaccato l’ex campione AEW, CM Punk, affermando che “giocare a fare il politico” nel backstage non serve a nulla. Ricordiamo che tra i due non scorre buon sangue e Fish aveva recentemente sfidato Punk per via di alcuni dissidi dopo un loro match dello scorso anno.