Damien Sandow, a pochi giorni dal licenziamento, ha commentato così il mancato incasso del Money In The Bank, vinto nel luglio 2013 e non sfruttato, pochi mesi dopo, in un match contro John Cena:

“Sicuramente, ero convinto che fossi sul punto di fare quel salto di qualità necessario per affermarmi definitivamente. Col senno di poi, quanto accaduto racconta una storia diversa e, dietro questa decisione, ci sono fattori che vanno ben oltre la sfera di controllo di noi lottatori (l’unificazione dei titoli, con ogni probabilità, decisa dopo e indipendentemente dalla vittoria del MITB di Sandow, ndr). Quando ho disputato quell’incontro con John Cena, ero pronto a dare il meglio di me, ero pronto a disputare il match della vita.”

Sandow, ha poi aggiunto:

“La gente si chiede perché. Se c’è una cosa che ho imparato, negli anni, è che se una compagnia decide di percorrere una strada, deve farlo, che si tratti di concentrarsi su una data situazione o su un determinato personaggio. Se il mio futuro successo non era previsto (e sono pienamente sincero), lo capisco. Stava a me, come lottatore, ottenere il massimo dal tempo concesso. Così, venne fuori la storia del vestirsi diversamente ogni settimana. Alcuni dicevano che avrei dovuto fare altre cose; io, però, pensavo che ero l’unico a fare questa cosa e, in questo modo, avrei ottenuto maggiori attenzioni. Per cui, l’ho fatto. Non so quando questa cosa sarebbe dovuta finire, ma volevo solo lasciare il segno ogni settimana, per regalare un ricordo agli spettatori.”