Lo scorso weekend si è svolto Sacrifice ed è stato un bell’evento, come ormai ci sta abituando Impact. Ciononostante si trattava di un PPV di transizione in vista di Rebellion e il pericolo degli esiti scontati era dietro l’angolo. Invece no, ci sono stati sia match buoni dal punto di vista del lottato che le sorprese tra i vincitori.
Partiamo però da ciò è successo alla fine. Moose ha battuto Heath, e fin qui tutto regolare. Subito dopo il match però è tornato finalmente Josh Alexander. Non prendiamoci in giro, tutti ce lo aspettavamo da questo Sacrifice, o perlomeno speravamo in un suo ritorno. Un po’ stupisce però che sale sul palco, mostra il suo nuovo contratto di Impact e anche quello per il main event di Rebellion. Va bene che questo match era scritto già da Bound For Glory, però è molto strano che Josh Alexander abbia avuto subito la sua occasione dopo le dure parole di Scott D’Amore. Pensavo che il GM nascondesse qualcosa di losco, eppure Alexander alla fine ha avuto quello che voleva. Sono proprio curioso di capire nelle prossime settimane come abbia fatto a convincere Scott, e se veramente il vice presidente esecutivo di Impact ci ha nascosto qualcosa in questi mesi.
L’altro campione che ha mantenuto la cintura alla vita è Trey Miguel. Speravo davvero in una vittoria di Jake Something, che per gusto personale mi piace molto, ma dentro di me lo sapevo che non ce l’avrebbe fatta. Qualcuno di voi nei commenti ha scritto che vedrebbe bene Trey Miguel in una faida contro un big come Ace Austin, ed effettivamente concordo alla grande. Ci sarebbe un ottimo face contro un favoloso heel e anche dal punto di vista del lottato i due fornirebbero una prova da veri funamboli, perfettamente in stile X-Division. Anche qui però bisogna vedere se davvero questa strada risulta percorribile, ma lo spero, perché non vedere Ace Austin ancora una volta in un evento Impact è un colpo al cuore.
Per quanto riguarda invece i cambi di titoli, partiamo da quello che mi ha sorpreso di più: Mickie James ha perso la cintura contro Tasha Steelz. Già questa seconda possibilità a Tasha non mi piaceva tanto, però c’è da dire che alla fine ha fatto il suo molto bene, comportandosi da zanzara come già più volte l’ho ribattezzata. Ha infastidito per mesi Mickie James e poi anche Chelsea Green. Ha saputo colpire nei momenti giusti e alla fine ha portato a casa il suo compito. Dopo tutti questi mesi di egemonia di Mickie James, dopo le grandi vittorie contro Deonna Purrazzo, mai mi sarei aspettato che sarebbe crollata contro Tasha. Non so cosa può succedere ora, magari la Virtuosa tornerà a cercare anche il titolo di Impact, così potrà avere alla vita ben 3 cinture. Magari ci proverà invece Chelsea Green, anche se per lei mi aspetterei più che altro il famoso turn heel con conseguente sfuriata con Mickie James.
Sono cambiati poi entrambi i titoli di coppia. Alla fine Madison Rayne e Tenille Dashwood ce l’hanno fatta a vincere le cinture. Non voglio però soffermarmi troppo su questa storyline, perché l’hanno tirata in lungo per troppi mesi e speravo The IInspiration vincessero così si poteva aprire un altro capitolo. Invece no, hanno vinto le influencer e sicuramente sta storyline si allungherà ancora fino a Rebellion, con sti continui ripensamenti di Kaleb che alla fine potrebbe cambiare davvero fazione. Più interessante invece che i Good Bothers abbiano perso i titoli contro i Violent By Design. Pensavo che i VBD avessero ormai poco da dire e invece mi hanno smentito alla grande. Le hanno vinte però Eric Young e Joe Doering, confermando comunque che Deaner è il vero punto debole della fazione.
Ci sono stati poi grandi match, senza cinture in palio. Jay White ha vinto contro Alex Shelley in quello che è stato probabilmente il miglior incontro della serata. Mi chiedo però se questa vittoria è fine a sé stessa o coinvolgerà in qualche modo Alex Shelley anche nelle prossime settimane. JONAH poi ha vinto come prevedibile contro PCO, che nonostante i 54 anni ha dimostrato che sa ancora stare alla grande su quel ring. E per ultimo, ma non per importanza, Eddie Edwards ha sconfitto Rhino, anche qui come prevedibile. Meno scontato però il turn di Steve Maclin, se così possiamo definirlo. Nelle ultime settimane Maclin si stava costruendo da face, alleandosi con il team Impact. In pochi ci credevano, ma quando è salito sul ring sabato notte e ha aiutato per un momento Rhino, ho pensato “incredibile Maclin è diventato davvero face, quanto mi gasa”. Questa sensazione però è durata pochissimo, perché è tornato l’heel che tutti conoscevamo, tradendo il team Impact. Vorrà dire che anche lui si unirà agli Honor No More? Non credo.