Ma quale turn heel ?!?!? John Cena è il babyface #1 della WWE ed ora come non mai è il momento giusto per compiere un ulteriore passo in avanti tramite la modalità "Stronger Than Ever"

John Cena ha da poco spento le 10 candeline per il suo lungo matrimonio con la WWE che procede a gonfie vele. Sembra ieri quando quel ragazzo di Boston andò sul ring per sfidare Kurt Angle urlandogli in faccia con impeto le parole Ruthless Aggression. Da allora il personaggio è cresciuto man mano fino alla totale esplosione diventando a tutti gli effetti (storyline a parte) il volto della federazione. Nonostante oggi come non mai il roster pullula di atleti di nuova generazione pronti a salire sul trono, l'era di Cena è destinata a proseguire e come leader merita un attenzione particolare e dei cambiamenti, radicali e non, per non cadere nella monotonia di quello che il character ha da offrire settimanalmente. Così come i suo precedessori (tra cui Hulk Hogan, Bret Hart, Shawn Michaels, Stone Cold Steve Austin, The Rock) c'è un momento in cui è doveroso fermarsi, sedersi dietro ad una scrivania e pensare ad un piano per assestare il colpo giusto che dia, in questo caso a Cena, una nuova prospettiva e che inneschi in lui una nuova attitudine alimentando il motore della locomotiva a vapore. Intervenire, smussare dei particolari, rischiare e pianificare attribuendo alla superstar di turno un aspetto mai visto prima è di importanza vitale, e la schiacciante sconfitta di Cena per mano di Brock Lesnar fa parte del suddetto processo.

Vedere John Cena a Summerslam umiliato e strapazzato fa parte di quelle decisioni ad alto rischio in quanto il massacro accaduto sul ring da parte della bestia di Paul Heyman può portare a mettere in discussione tutto le imprese e i traguardi raggiunti dal campione. Come sarebbe stata la sua epoca se Brock Lesnar non se ne fosse andato? Una domanda più che lecita. Nessuno avrebbe potuto immagine che il booking team potesse decidere per un epilogo simile per il main event del ppv dell'estate. Gli sguardi scettici dei fan e il silenzio surreale che accompagnava la sfida titolata parlavano da se. Un simile squash ha spezzato quell'aura invincibile che ha da sempre accompagnato John e nello stesso tempo lo ha reso più umano dando ulteriore soddisfazione ai suoi detrattori. Sebbene accettare una sconfitta del genere possa bruciare, Cena ne ha guadagnato uscendo con un immagine più forte di prima. L'atteggiamento con cui è stato ripresentato nei Raw successivi era sostanzialmente nuovo e, passatemi il termine, più cazzuto! Nonostante la figura dell'eroe che non si arrende mai sia rimasta intatta, la cattiveria e la voglia di rivalsa che venivano trasmessi durante i suoi discorsi erano tangibili. Il faccia a faccia con Paul Heyman è stata la ciliegina sulla torta, un capolavoro di cui il materiale cartaceo su cui è stato scritto dovrebbe essere custodito in una teca. Uno scontro verbale ben studiato in cui è stato voluto evidenziare di come Cena non abbia bisogno di voltare le spalle a chi lo ha da sempre apprezzato per quello che è, non abbia bisogno rispondere in modo diretto e senza fronzoli a coloro che lo detestano. Un segmento realizzato e andato in scena a mo di risposta per tutti quelli che chiedono da anni un turn heel, un modo inedito per mandare un gigantesco bel "no" garantendo un supporto del 100% al personaggio del ragazzo per bene di cui il credo Eat Sleep Be John Cena Repeat, che può imparare dai propri errori e sconfiggere il mostro Lesnar.

La prova di forza con cui in un recente episodio di Raw ha demolito Bray Wyatt, a detta di qualcuno è stata un tantino esagerata in quanto quest'ultimo ne è uscito ridimensionato ma riflettendo a posteriori un particolare è sfuggito anche ai più attenti. Il Cena che affrontava Bray non era il Cena di sempre ma bensì il Cena post Summerslam desideroso di vendetta e capace di adattarsi ad ogni situazione che gli capita davanti per abbattere il nemico. Un Cena con ben più stimoli a differenza di un Wyatt più quieto. Premettendo che non c'è stato alcun squash match, il Cena Stronger Than Ever è la conseguenza naturale degli eventi del processo iniziato in quella calda serata. Tornare più forte di sempre dopo aver subito il peggior pestaggio della sua carriera serve per proseguire al meglio la faida con l'attuale WWE World Heavyweight Champion. Rivalità che andava giustamente rimpolpata facendo totale affidamento a Cena e ai suoi pregi o difetti che siano. Volente o nolente è ancora una cavallo vincente su cui puntare e investire specie se all'orizzonte c'è un rematch da cui dipendono le sorti del 15 volte campione del mondo.
Cena può essere visto come il panda è per la WWF, un esemplare a rischio di estinzione che va protetto e difeso per salvaguardare la sua specie. Vince McMahon rappresenta l'istituzione massima e giustamente toccherà a lui prendersi cura di Cena affinché possa durare più a lungo possibile.