Intervistato di recente da MLW Radio Network, l’ex booker della WWE Andrew Goldstein ha detto la sua su due stable che stanno imperversando in questo momento in WWE: la Retribution e gli Hurt Business. Goldstein, per chi non lo conoscesse, è un autore televisivo di professione che ha lavorato negli anni per MTV, per ABC e vari altri giganti della televisione. In WWE è stato autore per pochi mesi tra il 2006 ed il 2007.

Sulla Retribution Goldstein ha spiegato: “Se vuoi chiamare un gruppo inflitrato ‘Retribution’ ti aspetti che abbiano una tesi quando fanno i loro promo. Dovrebbero avere un qualche tipo di ingiustizia contro cui combattono e invece non hanno ancora detto contro cosa si schierano. E’ qui che secondo me hanno fallito. Puoi criticare le maschere e l’outfit o il loro essere un po’ ridicoli ma per me il problema è che non c’è una missione. Se la retribution fosse stata capeggiata da qualcuno dei wrestler licenziati qualche mese fa, mi sarebbe andata bene. Adesso invece non c’è nessun motivo di seguirla perché non so per cosa combattono. E’ tutta una serie di questioni nebulose, terrorismo non specifico”.

Sugli Hurt Business, invece, Goldstein ha avuto grandi parole: “Probabilmente sono prodotti da qualcuno che supervisiona e basta e questo li ha portati al main event. Basta vedere chi ne fa parte. Sono tutti veterani. Non sono persone che si lasciano sovrastare a livlelo creativo. Sono persone che hanno molta sicurezza in questo momento della loro carriera e che possono benissimo andare nell’ufficio di Vince e dirgli ‘Questo non è qualcosa che io direi’. E questo è proprio il motivo per cui i promo di MVP sono così buoni”.