Più volte ho sottolineato questo aspetto, ma nel wrestling, alcune volte, non serve molto per scrivere una grande storia. Più volte si è parlato di battaglie tra fratelli, tradimenti tra amici o scontri tra allievo e maestro, questa volta la storia è un po’ atipica, ma nonostante ciò veramente facile da scrivere. Infatti la scelta dei contendenti è facilissima, e per il pubblico è ovvio per chi tifare tra un umile padre di famiglia ed un uomo che non fa altro che vantarsi di quanto non solo sia meglio di ogni singolo membro del pubblico, ma fa una vita sopra le righe, ha tutto ciò che vuole, passa ogni notte con una donna diversa, e indossa abiti che nessuno di loro potrà mai permettersi. Questa è la storia del primo capitolo della trilogia di match tra Ricky Steamboat e Ric Flair.
Alla fine degli anni ’80 Steamboat lascia la compagnia di Jim Crockett dopo molti anni di fedeltà per la WWF. Questo arrivo apre le porte a moltissimi scontri inediti fino a quel momento solo sognati dai fan combattendo contro star del calibro di Jake Roberts e dando ai posteri quel gioiello di match a Wrestlemania 3 contro Randy Savage. Ha un solo problema però ed è la mole di lavoro richiesta dalla compagnia. Infatti Ricky voleva avere un po’ più di tempo per stare a casa con suo figlio, nato da pochi anni, e chiedeva quindi un programma ridimensionato al fine di andare incontro ai suoi bisogni. La WWF però non riteneva di potersi permettere una situazione simile, perché se avessero lasciato passare una richiesta simile alla porta di Vince McMahon si sarebbero presentati tutti i membri del roster per richiedere lo stesso trattamento. Una decisione andava presa, e piuttosto che ritrovarsi problemi futuri con altri lottatori Vince decide di lasciare andare Ricky dopo 4 anni di collaborazione tra i due. Le loro strade si dividono.
Dall’altra parte, mentre Steamboat lottava nella corte di Vince, Ric Flair si stabiliva come uno dei più grandi heel della storia. Il suo personaggio era perfetto, un uomo di 30 anni, con i capelli platinati e sempre perfetti come fosse appena uscito dal parrucchiere, ogni volta che doveva parlare ad un microfono si presentava con scarpe di pelle di coccodrillo, abiti firmati, orologi di marca e un fisico che faceva invidia a tutti. Flair se la vede con Dusty Rhodes, che tira fuori uno dei promo più belli e sentiti della storia, incentrando tutto su questa loro differenza, uno un padre di famiglia che ha vissuto e sa cosa sono i tempi bui contro un arrogante ragazzetto, con Kerry Von Erich, andando a mettere a confronto il gioco sporco di Flair contro la nobiltà e la disciplina tipica della famiglia Von Erich, e per ultimo fa diventare una stella Sting a Starrcade 1988 grazie ad un match finito in pareggio a causa del superamento del tempo limite. Ma dopo avergli fatto affrontare tutti i volti della compagnia, con Dusty Rhodes fuori dai giochi e vicino alla WWF, un’opportunità si apre all’orizzonte, e quest’opportunità si chiama Ricky Steamboat.
Durante una puntata di World Championship Wrestling, show settimanale della WCW, il campione del mondo Ric Flair e lo campione degli Stati Uniti Barry Windham vengono intervistati da Jim Ross riguardo quali siano i prospetti per il 1989. La coppia di campioni subito si vanta di quanto siano fisicamente e tecnicamente superiori a tutte le persone nel backstage, e sono molto dubbiosi sulle abilità di Windham sul quadrato. Flair annuncia che il 1989 sarà un anno strepitoso per i Four Horsemen, nessuno può dire il contrario e nessuno può farci nulla. Ad interromperli arriva proprio Gilbert che parte dicendo che lui è qui per il campione US, e se la vuole vedere contro Windham uno contro uno, ma c’è anche Flair, il campione del mondo, e un due contro uno di questa statura sarebbe ridicolo, quindi ha chiamato qualcuno per aiutarlo in caso loro accettassero la sua sfida. Il loro manager, J.J. Dillon si avvicina al microfono e ammette che per lanciare una sfida simile bisogna essere molto forti o molto stupidi. Ha visto Eddie in passato, e forte non è, quindi è solo un pazzo. Gilbert chiede solo un match, e subito i tre cercano di capire chi possa essere, elencando nomi e facendo notare all’avversario o che già sono stati battuti o che sono in qualche modo vicini a loro. Chi può essere così stupido da provare un’impresa simile? Eddie li incalza, chiede il match, e Dillon glielo dà, vuole chiudergli la bocca una volta per tutte. Il match è reso ufficiale per la settimana successiva.
I due campioni sono sul ring insieme a Eddie Gilbert attendendo questo fantomatico partner, sempre che qualcuno si presenti. Parte una musica e da dietro le quinte appare Ricky “The Dragon” Steamboat! Steamboat torna dopo 4 anni in NWA per far mettere la testa a posto a Flair, e schienandolo in questo match ottiene una title shot al PPV successivo: Chi-Town Rumble.
Riuscirà Steamboat a vincere nel suo match di ritorno nella compagnia che l’ha creato? O Flair ribadirà ancora una volta la sua superiorità su qualsiasi uomo, dimostrando come l’umiltà sia una caratteristica dei deboli?