Bruiser Brody era uno dei lottatori più rispettati e temuti di sempre, soprattutto a causa del suo lavoro in Giappone con Antonio Inoki. I due ritenuti tra i più grandi lottatori mai esistiti, ed entrambi condividevano un etica di lavoro molto ardua da seguire: ciò che doveva uscire dai loro match doveva sembrare il più reale possibile. Proprio a causa di questa loro attitudine nel loro primo scontro Inoki fu costretto ad uscire dal ring con un braccio fasciato. Non si sa per certo se fosse tutto un angle o se Brody avesse effettivamente rischiato di bloccare ai box una stella di quel calibro, ma i due si incontreranno molto spesso, non nascondendo dei problemi di eccessiva autostima. 

Nessuno dei due voleva perdere il feud, entrambi orgogliosissimi volevano assolutamente ottenere un riconoscimento importante come l’aver battuto l’altro definitivamente. Quindi ad ogni vittoria di Brody, seguiva subito una vittoria di Inoki. Per sorvolare il problema si cercò di andare sul sicuro, un match con un limite di 60 minuti, questo era l’unico modo credibile per non dare la vittoria a nessuno dei due e cercare di mantenere gli animi calmi. Così i due scrivono una pagina indelebile della storia del wrestling con questo match.

Questo fu un escamotage intelligente, ma non bastò ad evitare di far emergere l’ego di questi due giganti. Fu proprio in un 2 out of 3 falls match che la loro sete di vittoria si fece sentire, non tanto per il match in sé per sé, ma per la costruzione assolutamente complicata che ebbe. Nessuno dei due voleva subire il primo schienamento perché era sicuro che l’altro subito dopo non avrebbe ricambiato il favore, pareggiando così i conti sul 1-1, ma avrebbe cercato in tutti i modi di vincere subito sfruttando questo vantaggio. 

Brody resta quindi una leggenda dentro e fuori dal ring per il suo personaggio assolutamente fuori dalle righe, che porterà alla nascita di altri personaggi importantissimi, come quello di Brian Pillman, o il personaggio e lo stile di lotta di Luke Harper. Un personaggio con una vita enorme da raccontare, più importante della sua drammatica morte.