Fermati. Non sto per accanirmi con nessun wrestler portato troppo in alto immeritatamente. (frecciatina)

Come noi tutti sappiamo pochi giorni fa è successo l’impensabile. La leggenda, “The American Dream”, Dusty Rhodes, ci ha lasciati per sempre. Oggi, non voglio piangere sul latte versato, voglio dare una forma a un pensiero che pochi giorni fa ho plasmato e che ancora mi rimbomba nella testa. Le morti nel mondo del wrestling mi hanno sempre dato molta malinconia e mi hanno sempre fatto riflettere sulla figura del wrestler e di tutte le sue sfaccettature.

 

Il wrestler è un lavoratore che quotidianamente si rompe le ossa per intrattenerci. Molto spesso ci dimentichiamo che i wrestler sono persone come noi, dei padri di famiglia, che, soprattutto in WWE, sostengono dei ritmi disumani, e in qualche modo devono tornare sani e salvi a casa.

Io in primis mi lamento del fatto che sul ring non ci sia l’azione che c’era un tempo, ma raramente mi sono fermato a pensare cosa comporta per un atleta fare un volo di 15 metri o beccarsi in piena faccia del filo spinato. Lamentarsi del poco sangue è moralmente sbagliato; accanirsi contro una compagnia perché sul ring non si vede il sangue di una volta è errato. Io ho sbagliato.

Ricordiamo che sul ring ci sono persone, ci sono umani che come noi per una qualsiasi fatalità potrebbero lasciarci le penne. Hijo Del Perro, ricordate?

Ci sono wrestler che per una pazzia, per un momento di gloria, per guadagnare pubblico, hanno distrutto una carriera. Nick “Sick” Mondo, ricordate?  

O dovrei citarvi un certo Misawa?

Vedere gente in CZW che si rompe costole su costole è aberrante, come si può arrivare a tanto per uno sport che sì, deve intrattenere, ma che DOVREBBE garantirti una vita serena? Una fra le cose più inquietanti è che questi spot che causano vari infortuni sono predeterminati, quindi i wrestler salgono sul ring consapevoli di doversi infortunare gravemente, solamente per stupire il pubblico e guadagnare visibilità, perché visibilità=opportunità di lavoro. Io mi schiero ufficialmente contro la CZW. Io odio il trattamento che c’è in CZW. Vi piace veramente vedere le persone trattate come carne da macello, come maiali prossimi alla morte?  Quello che noi vediamo in CZW è uno sfruttamento del  wrestler e un’usurpazione del lottato. Da quando il vero wrestling è gente che si sega il cranio? Ragazzi, queste sono cose serie.

Chiudo questa critica generale con una piccola morale: ricordiamoci (esattamente, anche io devo ricordarlo)  che sul ring ci sono persone come noi, c’è carne viva, non pretendiamo troppo.

 

Un piccolo consiglio che vi volevo dare è di gustare ogni momento del wrestling bello come se fosse l’ultimo, per una qualsiasi causa il vostro wrestler preferito potrebbe lasciarvi, e dopo l’addio finale non rimane niente. Eddie, Benoit, Randy Savage e altri che non posso citare per evidenti motivi di spazio ci mancano ancora. Non voglio fare il moralista, il wrestling brutto DEVE essere criticato, IO sono il primo a criticarlo, ma godetevi ogni singolo istante di ciò che vi fa venire la pelle d’oca, non dura per sempre.

 

Per oggi è tutto, è stato un blog molto diverso dai soliti, ma ero molto interessato nel portarevi il mio pensiero al fine di discutere insieme, sono curioso di sentire il vostro parere, alla prossima.