Quando Josh Woods venne licenziato dalla WWE ci rimase molto male. Sapeva di partire un po’ indietro rispetto ad alcuni suoi colleghi, non proveniva dalle indy ma aveva un bel background nelle arti marziali miste e nel wrestling collegiale. La motivazione era secca: sei ancora acerbo. Ma proprio per questo si aspettava che la federazione più importante degli Stati Uniti avesse tempo e voglia di aspettarlo. Così non fu.

Nel mentre si era fatto un po’ di amicizie. In particolare Sami Callihan gli diede il consiglio di provarci nelle indy. Col suo modo di lottare avrebbe certamente attirato le attenzioni di molti promoter. Aver presenziato a NXT poi era una nota di merito nel curriculum, molte compagnie non aspettavano altro. Però Josh non voleva accontentarsi di ripartire dal basso, sapeva di poter convincere qualcuno di più importante e provò a sfruttare il camp della Ring of Honor che si tenne poche settimane dopo il suo licenziamento dalla WWE. Mise sul piatto i suoi risparmi, le sue speranze e la sua preparazione. Voleva vincere e quella rappresentava una sorta di ultima possibilità.

Woods si presenta, fa il tryout e convince Nigel McGuinness e Christopher Daniels. BJ Whitmer si occupa di lui, gli dà consigli e lo introduce nel wrestling che conta. Nel 2017, un anno dopo la dipartita dalla WWE, vince il Top Prospect – il torneo che ogni due anni la Ring Of Honor tiene per i fan per capire la capacità di interazione dei suoi giovani atleti. Prima di lui avevano conquistato la coppa atleti come Matt Taven, Donovan Dijak, Mike Bennett e Lio Rush. La svolta però arriva nel 2019 quando viene associato a Silas Young nel tag team 2 Guys 1 Tag che in diverse occasioni riesce a garantirsi una title shot ai titoli senza però mai diventar campioni.

Ora però c’è qualcosa di positivo nell’aria. Woods potrebbe essere pushato da singolo. Sì, ha perduto ancora una volta da Jon Gresham, è stato eliminato dal torneo per il titolo Pure, ma sembra che prima o poi possa fare il salto di qualità definitivo che lo porti verso le zone alte della compagnia. Il 2021 potrebbe davvero essere l’anno della consacrazione.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.