Ormai possiamo dirlo: dalla “rivoluzione” di Triple H a 205 Live, i pesi leggeri non si vedono più a Raw o negli Special Event.

 Scelta giusta o sbagliata?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo partire da una distinzione fondamentale, quella tra “ghettizzazione” e “specializzazione”.

Il primo termine non può che avere una connotazione negativa, andando ad indicare l’isolamento forzato di una specifica categoria di persone.

La specializzazione è qualcosa di diverso.

Si tratta, invero, di valorizzare ed esaltare le caratteristiche di qualcosa, mettendone in luce le particolarità e minimizzandone i difetti.

Venendo al wrestling, non si può negare che a Raw un isolamento ci fosse, con i pesi leggeri, letteralmente, costretti in un ring dalle corde diverse ed impossibilitati ad interagire con qualsiasi altro membro del roster.

Con Hunter la situazione è cambiata: l’isolamento si è trasformato in specializzazione.

HHH, difatti, ha trasferito i pesi leggeri in un nuovo “campo da gioco”, esclusivamente loro, nel quale potersi esprimere al meglio, esaltando le loro caratteristiche.

A questa mia affermazione sarebbe facile controbattere sostenendo che, in realtà, si tratta di una ghettizzazione ancora maggiore, con i cruiserweight relegati ad uno show minore e lontani dalle luci del Lunedì sera.

Vero! Ma perché questo fatto deve avere, per forza, una connotazione negativa?

Pensate, ancora una volta, alla situazione dei pesi leggeri a Raw, sacrificati e schiacciati dalla stessa natura dello show, nel quale, come spesso si ha avuto modo di ricordare, deve trovare spazio la quantità maggiore di differenti tipi di intrattenimento possibili: comedy, atletismo, confronti al microfono, mostri che ribaltano cose (ecc…).

In questo marasma di entertainment, lo spazio per i pesi leggeri era troppo poco, ancor più, se si considera che la loro caratteristica principale (i.e. atletismo e qualità dei match) veniva già messa in scena da altri e più importanti lottatori.

A 205 Live, lontani dalle opprimenti regole di Raw e del main roster, i pesi leggeri hanno e stanno esprimendo il loro massimo potenziale.

I match che hanno coinvolto Ali, Murphy e Alexander sarebbero stati (quasi) impossibili a Raw o, perfino, in PPV.

A 205 Live, al contrario, hanno avuto modo e tempo (in particolare) per mettere in scena dei veri e propri spettacoli.

In estrema sintesi, non bisogna mai confondere l’isolamento con la specializzazione, perché la prima opprime mentre la seconda esalta.

Felice di confrontarmi con voi,

Claudio