Per tanti anni, Jonathan Coachman è stato uno dei volti più eclettici e riconoscibili del roster della WWE. Commentatore e telecronista, impegnato anche in diverse storyline (contro Steve Austin e la DX), è stato per diverso tempo uno degli uomini di fiducia di Vince McMahon, tanto da essere inserito nella schiera di persone impegnate anche nella scrittura degli show. Oggi lavora altrove, ma ha avuto modo di ricordare quel periodo partecipando al podcast di Chris Van Vliet.

Le parole di Jonathan Coachman

Per tanti anni sono stato davvero vicino a lui. Anche fisicamente. Mi voleva sempre con sé per le conferenze stampa dei ppv e per la promozione delle novità della WWE. Così potevo volare con lui nel suo jet privato da una parte all’altra degli Stati Uniti. La gente pensava che fosse figo, ma in realtà era molto stressante. Volavamo di continuo e i tempi per riposarsi erano pochi. E se avevo sonno, non potevo dormire. Nessuno poteva farlo, finché Vince rimaneva sveglio. E ci rimaneva per parecchio tempo, amava bere vino rosso e conversare tutto il tempo. Volevi dormire perché eri stanco? Impossibile. Non era concesso. Se ti vedeva dormire, ti svegliava“.

FONTERingsidenews
Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.