Pensavate di essere al sicuro vero? Pensavate che ormai non ci fosse più nessuno a prendere nota dei vostri errori, delle vostre minchiate, del vostro booking scellerato, dei vostri attire improponibili. E invece no, I’m back b*****s!

Premessa: come l’anno scorso ho guardato WrestleMania in live e ho avuto modo di rivedere con calma solo alcuni minuti dello show sparsi qua e là, perciò perdonatemi se mi dimenticherò qualcosa o, più probabile, mi inventerò robe inesistenti dovute alla mia scarsa memoria.

10)MA COME TI VESTI?! WRESTLEMANIA 33 EDITION

La competizione più prestigiosa di tutte, è ripartita col botto? Chi indossava l’attire più improponibile? Miz&Maryse? Becky Lynch più in crisi d’identità che mai che decide, per non spremersi le meningi, di copiare un personaggio di un videogioco? Stephanie McMahon che cerca di assomigliare ad una groupie per venir dietro all’entrata eccessivamente tamarra scelta dal marito? Naomi che avrebbe potuto arrivare completamente ricoperta di ciniglia fosforescente e invece si è limitata al compitino? Il giubbotto di carta moschicida dell’Undertaker? Le piume di beccaccino di Austin Aries? Le scarpe degli Usos? Dovrei essere imparziale, ma l’editor’s choice stavolta se lo aggiudica Sin Cara

9)MA COME SI PALESA?!

In aggiunta ad una categoria “vestiario” un po’ sottotono, si presenta la categoria delle entrate più dubbie di questo Special Event, che ha visto cose molto pheeghe come torce infuocate e terreni in frantumi, ma anche momenti di tamarraggine pura, come Triple H in versione biker (mai stato un biker nella vita) con tanto di polizia (che, al limite, ti insegue, ma certo non ti precede) e entrate alquanto scoordinate come lo spogliarello di Sheamus e Cesaro (ma sempre pheego); delusione per Charlotte, dalla quale mi aspettavo come minimo che uscisse da una piramide in puro oro e venisse condotta fino al ring da una portantina trasportata da struzzi, cammelli e omaccioni forzuti che Katy Perry non sei nessuno, invece entrata tutto sommato “sobria” per la sempre atleticissima Charlotte. Ma la vittoria assoluta se la aggiudicano Randy Orton e quella “cosa” che avrebbe dovuto essere un serpente strisciante pheego e implacabile e invece sembrava una gif fatta in cgi a basso costo e montata male. L’orrore

8)ALL ABOUT THE SHANE

Shane McMahon evidentemente si diverte molto a improvvisarsi wrestler e, sicuramente, sa il fatto suo ed è in grado di portare avanti un match meglio di tanti autoproclamatisi “professionisti”, tuttavia è altrettanto vero che, non essendo un wrestler a tempo pieno, le sue improvvisazioni ci regalano momenti di pura ilarità, come i suoi passi scomposti (mimati, giustamente, da Styles), i suoi pugni scagliati in preda alle convulsioni, oppure i Back body drop assassini che fanno cadere il povero Styles tutto su un fianco, o le DDT che ti fanno atterrare di collo. Ma in fondo, nonostante alle volte risulti un pericolo pubblico per l’avversario, un pazzo che decide di terminare un match con una Shooting star press a vuoto completamente a caso, in fondo in fondo, non può che piacerci

7)LE PAROLE VALGONO PIÙ DEI FATTI

Parlando del Mixed tag team match culminato con una proposta di matrimonio che deve aver battuto qualche record per numero di spettatori, c’era chi diceva che avremmo assistito ad uno squash assoluto e chi invece auspicava un match che desse un degno finale a quella che è stata definita una delle faide meglio costruite di WrestleMania, se non addirittura la migliore. Per quanto il risultato del match non abbia fatto gridare allo scandalo, confesso che avrei voluto vedere un incontro dalla qualità più alta, dal momento che tutti e quattro i partecipanti sembrano aver combattuto col freno a mano tirato (ma su questo punto ci torniamo poi). Forse solo Miz si è impegnato seriamente nella contesa nonostante il minutaggio concessogli e nonostante il match sia diventato a senso unico nella fase finale. Si segnalano una Maryse che fa il minimo sindacale e che vende talmente tanto un pugno da lasciare Nikki ad aspettarla col braccio alzato per un’infinità di tempo. Tutto sommato indolore

6)DALLE STELLE ALLE STALLE

Da campione assoluto WWE a campione massimo di SmackDown al Kickoff di WrestleMania, tutto nel giro di appena sei mesi. Questo è accaduto al buon Ricamino. Alcuni si domandano perché il finale del match sia stato così tirato via, altri si chiedono perché lo Street fight di SmackDown non abbia avuto luogo a WrestleMania, io invece mi limito a chiedermi quante domande arriveranno sulla gestione di Dean Ambrose nel prossimo Chiedilo A Zona Wrestling. Siamo con te Giovanni

5)BOTCH OF THE NIGHT

Come vi accennavo nella premessa, ho visto lo show in diretta, in preda alla sonnolenza acuta e non ho avuto modo di rivedere le oltre cinque ore di show in tutta calma, ma giusto qualche pezzo qui e là, dunque mi spiace se da questa classifica avrò tralasciato qualcosa. Anyway: tra Snap suplex assassini da parte di Neville, Natalya che sguscia nell’esecuzione della doppia Sharpshooter, Tombstone che non arrivano, il tavolo di commento che non si fa seppellire dalla DDT di Triple H e l’immancabile scala che non si spezza (con Sheamus che, stoicamente, scivola comunque giù), contando tutto questo, per me il vincitore è lui, l’unico e il solo “mi lancio a vuoto” Bray Wyatt. Pura poesia

4)BONUS POSITION

Lo spazio bonus del PPV se lo aggiudica una mossa particolare: Seth Rollins che nell’eseguire una Frog Splash piomba con inaudita violenza dritto sulle regali chiappe del COO Massimo, che sperimenta la tecnica segreta del dolore millenario del Villaggio della Foglia(cit.)

3)INUTILITÀ ALLA TRENTATREESIMA

L’André The Giant Memorial Battle Royal (sintetizzata per ragioni logistiche in ATGMBR!) è partita col botto alla trentesima edizione di Mania regalandoci un’indimenticabile Cesaro che sacrifica la sua colonna vertebrale e qualche capillare della fronte per eliminare Big Show. Da quel momento in poi la ATGMBR ha avuto alti e bassi, ma alcuni già sostengono che questa sia stata l’edizione peggiore di tutte. Analizziamo i fatti: Big Show trattato come una pezza da piedi, Braun Strowman che alla Rumble era stato gestito decentemente viene fatto fuori nel modo più pigro e banale possibile (parlando di booking), Sami Zayn nuovamente non considerato (anche se è arrivato tra gli ultimi), Jinder Mahal che viene trasportato tra gli ultimi due grazie alla trazione delle sue vene pulsanti e, infine, lo spot che dovrebbe, in teoria, servire a costruire un lottatore viene offuscato dall’apparizione della “special guest star”, che sarà famoso quanto vuoi ma solo un paio d’anni fa avevamo Ronda Rousey, parliamone. Sommati tutti questi fattori, sicuramente è stata una ATGMBR deludente, “ma”, come dico sempre, al peggio non c’è mai fine, quindi chissà che l’anno prossimo non ci ritroveremo a guardare a questa ATGMBR come oro colato. Brividi di terrore

3)CONSACRAZIONE MANCATA

L’anno scorso il match femminile è stato lo show stealer di WrestleMania. Quest’anno, con la divisione dei roster, le nuove atlete giunte a NXT e il Women’s tournament alle porte, serviva una consacrazione della categoria che, purtroppo, è mancata. Il match di SmackDown è stato buttato troppo in caciara ed ha avuto un minutaggio misero, riportando alla mente il match “AJ vs The World” di WrestleMania 30. Dall’altra parte, il match di Raw è stato di qualità più alta, ma anch’esso ha avuto i suoi lati negativi: Nia venduta come un’avversaria temibile dopo che era stato battuta singolarmente dalla sola Sasha Banks, la suddetta Sasha che viene eliminata male e troppo in fretta e infine un finale anche qui molto tirato per i capelli, che strappa un sorriso solo per la finisher utilizzata da Bayley. Non un brutto match, intendiamoci, nessuno dei due match può definirsi insufficiente, ma penso che buona parte del pubblico si aspettasse una qualità ancora superiore, che proseguisse il trend lanciato a WrestleMania 32

2)SCARAFAGGI SCA SCA

Impegnati com’eravamo a piangere sangue per l’Undertaker, forse non ci siamo indignati abbastanza per il match tra Bray Wyatt e Randy Orton. Intendiamoci, non sono una di quelli che dice che Orton non dovrebbe mai più vedere un titolo mondiale, non è così vecchio, si presume che rimarrà nella compagnia ancora per molti anni ed è impensabile che in tutto questo tempo un top name come lui venga sempre escluso dai giri titolati. Detto ciò, il match è stato, quello sì, oggettivamente brutto, poco sentito, poco combattuto, troppo poco intenso, con espedienti orrorifici di dubbio gusto che non sono serviti fondamentalmente a un tubo, dato che dopo l’ennesima proiezione di blatte e scarrafoni Randy Orton ha piazzato la solita RKO outta nowhere. Dissappointment

1)I’M TIRED

Lunedì dovrebbe uscire la mia personale visione del main event per WrestleMania, perciò mi risulta molto, molto, molto difficile parlare di questo match in maniera leggera e senza trasformare questa prima posizione in un articolo a vita propria. Perciò cercherò di estrapolare il succo del discorso per poi ampliarlo, per chi mi farà l’onore di leggermi, lunedì: non era questo il match di ritiro di The Undertaker che avremmo voluto vedere.

Tirando le somme. Questa WrestleMania, a mio avviso, ha avuto molti match combattuti col freno a mano tirato, con finali raffazzonati, minutaggi ingiusti e qualche mossa d’impatto a caso per scaldare il pubblico, quasi ogni match ha avuto luci e ombre e qui si ritorna ad un discorso che feci già in passato, ossia che è da un po’ che a WrestleMania mancano quei match catalogabili come “match of the year”. Vero che quasi nessun match è stato insufficiente, ma è altrettanto vero che, è fisiologico, da WrestleMania ti aspetti sempre quel qualcosa in più

Vi saluto frettolosamente, che devo andare a scrivere un articolo.