Ce l’abbiamo fatta, siamo sopravvissuti anche a questa edizione di WrestleMania. Tra cambi di titoli tanto attesi, mantenimenti di titoli decisamente più inaspettati, debutti importanti e altri . . . circa, quali saranno stati i 10 momenti “NO” di WrestleMania 34?

Scopriamolo assieme perché, per l’occasione, è tornata la FLOP 10!

Nota: per la prima volta ho assistito a WrestleMania in differita, lunedì sera, assieme ad amici, non ho avuto tempo di rivederla con calma e ciò mi ha impedito di notare tanti piccoli errori o tante cose divertenti che noto di solito. Spero che la FLOP vi risulti comunque gradevole e divertente

MA COME TI VESTI!? WRESTLEMANIA 2018 EDITION

Posso dire che mi aspettavo di più? Posso dirlo? I wrestler in WWE stanno cominciando a vestirsi troppo bene per i nostri gusti. Ricevo la piccola gioia di un Mahal versione ufficiale militare indiano, Ronda che non indossa alcun tipo di protezione alle ginocchia (ouch) e Sonya Deville che va bene essere LGBT friendly, ma quel costumino bianco e arcobaleno non le si addice proprio. Poi il colpo di scena: The Miz e Bobby Roode commettono un clamoroso autogol indossando abiti degli stessi colori rosso-oro! E noi tutti sappiamo quanta vergogna ricade su chi si presenta alla festa con lo stesso vestito. Mi avete deluso, da voi mai me lo sarei aspettato

AND THE WINNER IS . . .

Cedric Alexander doveva vincere il titolo contro Enzo Amore due-tre mesi fa. Enzo viene licenziato, imbastisci tutto un torneo per la riassegnazione del titolo che dura settimane e settimane per far vincere . . . Cedric Alexander. Non ci posso far nulla, son cose che mi danno fastidio, poi per carità, match ottimo, finalmente la cintura alla vita di un lottatore serio, il torneo che ha riportato un po’ d’interesse nella categoria, tutto molto bello, però io avrei fatto vincere quello col cosplay di Iron Man ecco

DOVE SONO I MIEI ELEFANTI?

Tra Randy Orton e le sue vipere mal reinderizzate, Bobby Roode e le pedane rotanti, Rusev e i carri armati russi e Mahal con gli elefanti bianchi indiani cavalcati da nani pakistani, le entrate del Fatal 4 way avrebbero potuto essere qualcosa di meraviglioso. E invece no! Neanche un elefante, un ippopotamo, una tigre, manco una bertuccia! Io protesto, protesto vivamente. Evidentemente in WWE si sono accorti di averla fatta grossa e han provato a farsi perdonare inserendo dei nani vestiti da pancakes durante l’ingresso del New Day, ma io non dimentico, voi mi dovete un elefante

TOO SLOW

Nonostante non raggiunga il livello del match di SmackDown, quello per il titolo femminile di Raw non mi è dispiaciuto. Va detto però che, con due lottatrici del genere, la contesa poteva svolgersi in un unico modo: Alexa che ricorre a scorrettezze e si concentra sulle gambe dell’avversaria per sperare di vincere. Così facendo, il match ha avuto diversi momenti morti o eccessivamente lenti. Poi però ti vedi Alexa che risponde all’urla di Nia urlando a sua volta e lì, insomma, ti passa tutto

THE WEAK LINK

Chi se lo immaginava che l’anello debole del Mixed tag team match sarebbe stato Kurt Angle? Eppure il buon Kurt sembra realmente aver faticato nel portare a casa la prestazione. A meno che non stesse ancora recitando la parte del vecchio zio rimbambito delle ultime settimane, in questo caso chapeau per la prova attoriale

HE BELIEVES

Shane McMahon è incommentabile, indefinibile, inconcepibile. Quell’uomo fa un paio di match all’anno in cui zompetta senza sosta, tira dei colpi inguardabili, subisce per tutto il match e poi muore con la mossa più rischiosa della serata. Per me è totalmente inadatto a star sul ring, ma lo vedi che ci crede con tutto se stesso, che ama quello che fa, gli vorresti dire di smetterla di mettere a rischio la sua incolumità, ma come fai di fronte a cotanta ostinazione? Anzi, perché diavolo si trova in questa FLOP? Sciò

PLEASE DON’T DIE

Daniel Bryan deve essersi rivisto durante i calci all’angolo ai danni dei Kemi e deve aver pensato “acciderbolina! Ho rischiato il collo!”, così a Mania abbiamo potuto ammirarlo mentre ad ogni calcio si aggrappava disperatamente alle corde per evitare di cader di testa, rischiando di farsi partire le articolazioni e lasciando dei bei segni rossi provocati dalle corde, ma per salvarsi il collo questo e altro

ALMOST PERFECT

Quando si è trattato di scegliere il match della serata, i fan si sono divisi principalmente sul Mixed tag match e su Charlotte vs Asuka (e anche un po’ il Triple threat). Personalmente ho scelto l’incontro femminile, che è stato di un livello sicuramente elevato, ma che sul finale ha un po’ deluso, dato che è sembrato troppo affrettato e soprattutto Charlotte non ha lavorato sufficientemente le gambe dell’avversaria per giustificare una Asuka che cede in tempo quasi zero. Peccato

WE HAVE NO TIME

Con così tanti match nella card qualcuno andava sacrificato e stavolta a subire è stato il match per i titoli di coppia di SmackDown, davvero troppo breve e che ha, giustamente, suscitato qualche polemica, specialmente pensando agli ultimi match tirati fuori dagli Usos e dal New Day. Io vi esorto a essere ottimisti e sono convinta che quando avranno più tempo a disposizione anche i Fratelli Randelli ci regaleranno grandi gioie (MITB e BattleGround 2014 signore e signori), ma certo la prestazione di WrestleMania non può aver soddisfatto i fan

AJ STYLES VS SHINSUKE NAKAMURA

Ne abbiamo discusso ampiamente nel Cheap Chat post WM: non è stato un match brutto, ma le aspettative erano decisamente troppo alte e non sono state ripagate. Io ho fatto notare come anche senza una storyline convincente alle spalle si possa disputare un grande match, l’esimio conduttore Luca Grandi ha detto che spera che questo match sia solo il primo capitolo di un lungo feud. In qualunque modo la si veda, bisogna prendere atto che, ripeto, forse anche per l’eccessivo hype, questo match è stato la delusione della serata

I NEED SIX

“Three ain’t enough for me I need five”, cantava la theme song di Big E (Langston), Roman Reigns è andato oltre, necessitando di ben 6 F-5 (di cui una sul tavolo di commento), prima di venire finalmente schienato da Brock Lesnar. Non voglio stare a sindacare tanto sul match, su Reigns, sui pugni assassini di Lesnar, io dico solo che questa eccessiva svalutazione della F-5 mi ha ampiamente rotto i cohones, un po’ come sta rischiando la AA di Cena, che ormai nei match importanti ce ne vogliono minimo tre di cui una volante; 6 F-5 sono decisamente troppe, aggiungiamoci poi che del match non si è praticamente visto altro che finisher e Suplex a rotta di collo; ormai è questo lo stile dei match di Lesnar, ma appunto, la cosa comincia a stancare

THE TAG TEAM PARTNER

“Vi siete fatti le pippe sul nulla”. Con questa frase che è pura poesia, possiamo riassumere quello che avrà pensato Vince McMahon quando ha scelto “il piccolo Nicholas” come tag team partner di Braun Strowman. Ora, di per sé la cosa ci può stare, abbiamo discusso anche di quello, ma, caro Vince, permetti che un po’ per il coolo ci sentiamo presi. Mi sarebbe andato bene chiunque, un infortunato, una leggenda, un ritorno inaspettato, un NXT, uno appena messo sotto contratto, ma . . . il piccolo Nicholas? Really?

Ammetto che il segmento nel Raw post-WM però è stato divertente, quello sì