La WWE era conscia di star rischiando tantissimo con Evolution, perché ogni minimo errore avrebbe comportato critiche pesantissime. Quanti momenti “NO” ci sono stati, dunque, in quel di Evolution?

NO MORE GODDES

Il tag team match con coinvolte Lita e Trish Stratus aveva un unico senso, se vogliamo escludere quello di dare una vetrina un po’ più importante alle due Hall Of Famer rispetto alle altre wrestler parcheggiate nella Battle royal; il senso era mettere a confronto Alexa Bliss con le grandi del passato. Una Bliss che ha indossato a lungo la cintura di campionessa, cercando di trainare da sola una divisione femminile, sia a Raw che a SmackDown, e che in caso di vittoria avrebbe anche potuto vantarsi di essere superiore a due mostri sacri come Lita e Trish, aggiungendo un tassello importante al suo personaggio. L’infortunio di Alexa ha costretto la WWE a correre ai ripari e il match ha perso quasi del tutto di interesse. L’incontro in sé per sé è stato anche sufficiente, le atlete si sono impegnate tutte, Mickie vs Trish è stata una rivalità importante nella storia del wrestling femminile in WWE; ma detto questo, vedere una come la Bliss costretta a saltare il PPV è stato un duro colpo.

 

VITTORIE E TEMPISTICHE

Quanto è importante il risultato finale nella valutazione di un match? Il dibattito sul tema sembra infinito, ma a quanto pare per i fan i risultati contano eccome. La Battle royal femminile, indetta unicamente per dare il gettone di presenza a più atlete possibile, è stata giudicata bruttina e soprattutto la vincitrice ha lasciato molte perplessità. Se da una parte è “credibile” che sia difficile eliminare una big woman come Nia Jax, senza la classica alleanza tutti contro uno che da anni usano con Big Show, dall’altro la vittoria di Nia pare un’occasione sprecata, dal momento che la Jax ha già avuto modo di scontrarsi con Ronda Rousey a Money In The Bank, anche se in quel caso Alexa Bliss ci mise lo zampino e la valigetta. Accorpo qui il botch più palese della BR, con Lana che sbaglia le tempistiche anticipando un intervento pacificatore tra Tamina e Nia che avrebbe dovuto svolgersi qualche minuto dopo.

 NON FATECI FARE BRUTTA FIGURA

Non sta scritto da nessuna parte che la finale dei MYC dovesse necessariamente essere l’incontro migliore del torneo, ma a molti fan è sembrato che Toni Storm e Io Shirai si siano un po’ risparmiate, inoltre il minutaggio concesso alle due è stato minore di tutti gli altri match titolati, anzi, è stato l’incontro più breve del PPV. Io sono dell’idea che la WWE non abbia voluto far sfigurare troppo gli altri match rispetto a quello che, stipulazioni speciali a parte, poteva rivelarsi l’incontro della serata. Ad ogni modo, minutaggio scarso o meno, le due hanno comunque messo in piedi un grande match.

THAT DAMN CHAIR

Le sedie portano male, è evidente. Il Last Woman Standing match è stato, di fatto, il main event dello show e il miglior match della serata, nessuno potrà togliere questo a Charlotte e Becky Lynch. L’atmosfera che le due sono riuscite a creare era talmente magica da lasciar correre il classico tavolo che non si rompe, tanto ormai è la prassi di qualsiasi show di wrestling. Ma poi è arrivato quel momento, il momento in cui Becky deve liberarsi dalla Figure 8 di Charlotte con ausilio di scala, l’arbitro si accorge che la sedia che Becky dovrebbe utilizzare è troppo lontana e allora che fa? Gliela avvicina palesemente col piede non una, ma ben due volte, cercando di mascherare il gesto come può ma venendo impietosamente beccato da un’inquadratura infelice. La magia ha rischiato di rompersi irrimediabilmente.

UNWORTHY MAIN EVENT

Ho letto addirittura di gente che si è rifiutata di guardare il main event di Evolution come protesta. La decisione di rendere Ronda vs Nikki il main event di Evolution è stata ampiamente contestata sui social. Tuttavia, si è visto dalla reazione del pubblico presente che la scelta, coscienziosa, della WWE, è stata quella di mettere nel main event le due atlete più famose della federazione, sebbene una sia appena agli inizi della sua carriera da wrestler e l’altra sia a tutti gli effetti una Diva di un tempo che fu. Qualità sacrificata alla popolarità dunque, qualcosa a cui eravamo stati ampiamente abituati durante il regno di Brock Lesnar, ma che ad un PPV come Evolution, che avrebbe dovuto segnare un punto di svolta nel wrestling femminile, è sembrato un grave passo indietro. Qualità del match a parte, se qualcuno arriva addirittura a boicottare il main event ritenendolo ingiusto a prescindere, non si può non inserirlo al primo posto di questa FLOP.