Tempo di cambiamenti, tempo di novità, la FLOP 10 cambia gimmick e diventa ufficialmente “TOP FLOP”, un numero di posizioni imprecisate senza una scaletta logica, con l’unico scopo di portare alla luce i momenti più nonsense, involontariamente divertenti e tragicamente assurdi dei PPV WWE, oltre alle orride scelte di booking e ai match dall’indiscussa pochezza, quelli prima o poi rispuntano quando meno te l’aspetti, dia retta a me signora mia.

Tuffiamoci dunque in questa “TOP FLOP” di WWE Hell In A Cell 2016

7) ANNODO A MODO

Partiamo leggerissimi con “The” Brian Kendrick, che cerca di annodare la fasciatura al polso di TJ Perkins alle corde, dico cerca perché, dopo alcuni tentativi, Kendrick si arrende all’impossibilità logistica della cosa e lascia a Perkins l’arduo compito di simulare che sia realmente legato alle corde, con tanto di presa ben salda per mascherare il tutto. “The” non è evidentemente nuovo a questo tipo di spot, dato che già una volta aveva tentato di venderci il fatto che fosse possibile bloccare la mano di qualcuno nei buchi dei gradoni a bordo ring, buchi talmente grandi che se si trattiene il fiato probabilmente ci si passa dalla testa ai piedi

6) 100% TRUE DOCTOR CONFIRMED

Quelli che hanno soccorso Sasha Banks erano sicuramente dei veri paramedici, infermieri e dottori, non erano certo delle povere comparse sottopagate vestite da paramedici, d’altra parte, tutti i dottori allacciano il collare medico incastrandoci dentro un F****TO cavo, dovendo poi fermare la barella, riaprire il collare, estrarre l’oggetto e ripetere la procedura, 100% true doctor magna com laude confirmed

Mi informano dalla regia che i veri paramedici arrivano a tagliare i capelli senza pensarci troppo se questi sono d’intralcio all’allacciamento del collare, t’è andata bene Sasha, t’è

5) LOOK AT ME ROMAN

Ultimamente circolano polemiche riguardo l’utilizzo di Dean Ambrose e riguardo il fatto che sia diventato, sostanzialmente, il Roman Reigns di SmackDown. Le voci devono essere giunte all’orecchio di Seth Rollins, che dunque ha pensato bene di rilanciare tirando fuori dal cilindro una delle tecniche sempreverdi di Reigns, il “non vado giù manco con le cannonate nel pancione stile Homer Simpson”. Vi pregherei di prestare attenzione alla quantità e alla violenza dei colpi che Rollins ha incassato negli ultimi minuti del match contro Kevin Owens, cose meravigliose. Tuttavia Seth, da bravo innovatore quale è, non è rimasto in piedi come il buon Reigns, ma alla fine ha deciso di cedere

4) LA MORTE IN FACCIA

E parlando sempre di Rollins, senza prezzo la sequenza durante la quale lui ed Owens cercano di posizionarsi per la powerbomb sui tavoli, in quei lunghi secondi si legge un rollercoaster emozionale completo, tra paura, sgomento, preoccupazione, ansia e una certa dose di panico, per fortuna tutto è bene ciò che finisce bene

MOMENTO BONUS

Questa faccia qui. Nope, non esprime sofferenza, non comunica dolore, non trasmette pathos, fa solo sorridere, esattamente come Randy Orton che diventa una YouTubePoop vivente

3) REPETITA IUVANT

No, il match tra Roman Reigns non è stato una spina nel fianco; sì, il match non è stato certo chissà quale spettacolo. In definitiva è stato quel che mi aspettavo da due lottatori come Rusev e Reigns, per di più in un contesto come l’Hell In A Cell, alla luce di tutto ciò mi sento di promuoverlo come match, ben costruito, ben congegnato, qualche spot un po’ così così, gente che si lancia contro le pareti della gabbia per ore, ma tant’è. Il punto è che il problema è sempre lo stesso: questi match durano troppo. Se riuscissero a correggere il minutaggio concesso ai match di Roman Reigns (ma anche di Rusev i certi casi), credo che le sue contese potrebbero anche risultare godibili, purtroppo nei suoi incontri ci sono ancora troppo spesso quei minuti di noia in cui fai fatica a tenere gli occhi aperti e ti svegli solo quando parte una Spear dai gradoni, molto pheega, ma noi non ci accontentiamo mai

2) DOVE STATE ANDANDO?

In molti hanno bacchettato Sasha Banks e Charlotte per lo spot non pienamente riuscito dell’iniziale powerbomb sul tavolo di commento, dal momento che la Banks era rimasta troppo in alto rispetto a Charlotte e si è visto palesemente che le due hanno dovuto riposizionarsi. Ma la vera domanda è: perché mai stavano salendo sopra la gabbia? Non stiamo parlando di due charachter un po’ paxxerelli, un po’ imprevedibili, che compiono spesso gesti inconsulti, stiamo parlando di due lottatrici che dal nulla decidono di darsi all’alpinismo al coperto iniziando la scalata al monte Cell; ma alla fine era tutto funzionale allo spot OMG, she killed her, c’è un dottore in sala e così via, perciò tutto ok, giusto?

1)FINALE ANTICLIMATICO

Penso che tra le prime posizioni della TOP FLOP del 2016 (che con tutta probabilità sarà unica per entrambi i brand) ci saranno prepotentemente i tantissimi finali anticlimatici che ci hanno accompagnato durante tutto l’anno. Anche stavolta l’anticlimaticità si fa sentire, arrivando a far storcere il naso a molti dopo un match sicuramente ottimo e storicamente importante come quello tra Charlotte e Sasha Banks: la schiena della BOSS cede durante un tentativo di Powerbomb, e la cosa ci sta benissimo con la storia raccontata non solo durante il match, ma anche nel corso delle ultime settimane e mesi, poi Charlotte lancia Sasha contro un tavolo, che non jobba, Charlotte ci riprova ma il tavolo è un fan dei Metallica, insert meme here, e non si rompe neanche stavolta, Charlotte allora risolve il tutto con una Natural selection, che credo avrebbe dovuto essere comunque la mossa conclusiva del match, dato che non ce l’avrei vista Sasha che cede alla Figure 4, almeno non in quel contesto. Un finale frettoloso e inaspettato che purtroppo dopo un match del genere non ci voleva, non un finale che ha rovinato totalmente l’incontro o altre esagerazioni simili, per carità, diciamo che è stato come gustarsi un pranzo con portate una più buona dell’altra, ordinare il tuo dolce preferito e scoprire che l’hanno terminato e che al suo posto ti offrono una mattonella al cioccolato, che è pur sempre buona, ma che non può lenire il dolore gustativo che stai provando.

E anche questa TOP FLOP si è conclusa. Fa piacere vedere che, generalmente, ultimamente nei PPV WWE non c’è da arrabbiarsi troppo, al massimo qualche match sulla sufficienza un po’ soporifero e qualche botch per il quale mettere in croce il malcapitato di turno, direi che per il momento va bene così

La frase di rito, almeno per ora, non ci sarà, dal momento che devo sbattermi a trovare una nuova, ma sono pigra

Ysmsc